FABRIANO, TEATRO GENTILE: IL BARBIERE DI SIVIGLIA CON L’ORCHESTRA RAFFAELLO DIRETTA DA STEFANO BARTOLUCCI.

DOMENICA 11 NOVEMBRE
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) FABRIANO, TEATRO GENTILE:
IL BARBIERE DI SIVIGLIA CON L’ORCHESTRA RAFFAELLO DIRETTA DA STEFANO BARTOLUCCI.

DOMENICA 11 NOVEMBRE.

Domenica 11 novembre al Teatro Gentile di Fabriano va in scena Il barbiere di Siviglia, opera buffa in due atti di Gioachino Rossini con l’Orchestra Raffaello diretta da Stefano Bartolucci, regia di Roberto Ripesi, proposta come fuori abbonamento nella stagione promossa dal Comune di Fabriano con l’AMAT.

Il barbiere di Siviglia su libretto di Cesare Sterbini è tratto dalla commedia omonima di Beaumarchais. Il titolo originale dell’opera era Almaviva, o sia l’inutile precauzione. Prima di Rossini Giovanni Paisiello aveva messo in scena il suo Barbiere di Siviglia nel 1782 (dieci anni prima della nascita di Rossini). Con quella stessa opera Paisiello aveva riscosso uno dei maggiori successi della sua fortunata carriera. Il precedente successo di Paisiello faceva sembrare inammissibile che un compositore di ventitré anni - per quanto dotato - osasse sfidarlo. Rossini in realtà non aveva nessuna responsabilità sulla scelta del soggetto. L’opera fu infatti scelta dall’impresario del Teatro Argentina di Roma, il duca Francesco Sforza Cesarini; questi voleva commissionare a Rossini un’opera per l’imminente carnevale. A quei tempi qualsiasi rappresentazione doveva scontrarsi con le forbici della censura pontificia. Per andare sul sicuro l’impresario propose come soggetto Il barbiere di Siviglia, che fu subito approvato dai censori pontifici. La prima rappresentazione ebbe luogo il 20 febbraio 1816 al Teatro Argentina a Roma e terminò fra i fischi. Il clima generale era di totale boicottaggio, dovuto ai sostenitori della versione dell’opera di Paisiello, favorito anche dall’improvvisa morte dell’impresario del Teatro Argentina. Già dalla seconda recita il pubblico acclamò l’opera di Rossini, portandola a oscurare la precedente versione di Paisiello e diventando una delle opere più rappresentate al mondo.

Il cast è composto da Carlo Giacchetta, Juljia Samsonova Khayet, Daniele Girometti, Roberto Ripesi, Ken Watanabe, Daniela Bertozzi, Guglielmo Ugolini, Olivier Mani con il Coro Città futura, le scenografie sono di Giada Pachiega, l’allestimento scenico è di Leonardo Bordi e Gian Marco Bordi.
Per informazioni e biglietti (da 8 a 20 euro): biglietteria del teatro 0732 3644. Inizio spettacolo ore 17.

Barbara Mancia
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