Da Napoli parte un grido di libertà per la Palestina

Tita, una voce autentica tra musica ed impegno umano.
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Roma, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

Si chiama Tita, all’anagrafe Rosita Savarese, e il suo percorso artistico è fatto di passione, ricerca e tanta umiltà. Una carriera cominciata sui palchi dei club e nei teatri, tra serate live, cover e spettacoli, che le hanno permesso di crescere, imparare e costruire passo dopo passo una voce personale, sincera.

Negli anni, Tita ha esplorato diverse sonorità, tra cui il rock d’ispirazione internazionale, ma è nel 2020 che avviene una svolta importante: un ritorno profondo alle proprie radici partenopee, che si manifesta in una scrittura più intima e consapevole. È lì che comincia a emergere la cantautrice, con un linguaggio che mescola la forza della terra d’origine e lo sguardo sensibile verso ciò che accade nel mondo.Nel 2023 ha avuto anche una leggera ma significativa parentesi televisiva, partecipando come ospite a Tale e Quale Show – il popolare programma di Carlo Conti in prima serata su Rai 1 – dove ha interpretato con spontaneità Cristina D’Avena, duettando proprio con lei in un momento di leggerezza e gioco, senza mai perdere autenticità.

Nel corso di quest’anno, Tita ha lavorato con dedizione al suo primo album di inediti in italiano e napoletano, un progetto che segna un momento fondamentale della sua crescita artistica e umana. Un disco che racconta la sua storia, i suoi sentimenti e il suo desiderio di non restare in silenzio davanti alle ingiustizie.

Proprio da questo impulso nasce anche una poesia toccante, scritta nei giorni in cui il massacro in Palestina scuoteva la sua coscienza. Parole semplici, ma cariche di dolore e solidarietà, che si sono trasformate in una canzone in collaborazione con l’artista Yko (Enrico Bellotta), attualmente in fase di produzione. Il brano nasce con un intento chiaro: sensibilizzare, combattere l’indifferenza, ricordare che ciò che succede nel mondo ci riguarda tutti.

“Non possiamo chiudere gli occhi – racconta Tita – anche se non abbiamo le risposte, possiamo scegliere di non restare in silenzio ed è anche per questo motivo che ho deciso, finalmente, di dare voce e musica a ciò che sento dentro.” Con la musica come compagna di viaggio, Tita continua a cercare la verità nelle emozioni e nella condivisione. E nel farlo, costruisce un cammino che non rincorre riflettori, ma significati.

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