IL MUSEO NICOLIS PROTAGONISTA ALLA CINETECA DI BOLOGNA: LA RARA LEICA II (D) DEL 1932 ESPOSTA ALLA GRANDE MOSTRA DEDICATA A GEORGES SIMENON

Il Museo Nicolis di Verona è protagonista alla Cineteca di Bologna con un prestigioso contributo alla mostra “Georges Simenon – Otto viaggi di un romanziere”, promossa dalla Fondazione Cineteca di Bologna, curata dal Direttore Gian Luca Farinelli e da John Simenon, figlio dello scrittore e creatore di Maigret, e ospitata nella suggestiva cornice della Galleria Modernissimo. Tra le opere spicca una rara Leica II (D) del 1932, proveniente dalla collezione del Museo Nicolis.
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"Georges Simenon - Otto viaggi di un romanziere"
Fondazione Cineteca di Bologna – Galleria Modernissimo, aperta fino all’8 febbraio 2026

Villafranca di Verona, 7 maggio 2025 - Il Museo Nicolis di Verona è protagonista alla Cineteca di Bologna con un prestigioso contributo alla mostra “Georges Simenon – Otto viaggi di un romanziere”, promossa dalla Fondazione Cineteca di Bologna, curata dal Direttore Gian Luca Farinelli e da John Simenon, figlio dello scrittore e creatore di Maigret, e ospitata nella suggestiva cornice della Galleria Modernissimo. Tra le opere in esposizione spicca una rara Leica II (D) del 1932, proveniente dalla collezione del Museo Nicolis: un autentico simbolo di un’epoca e dello sguardo sul mondo che ha ispirato la produzione narrativa e giornalistica di Georges Simenon.

La Leica II (D) del museo rappresenta uno dei punti focali della mostra, essendo il modello con il quale il celebre scrittore ha scattato innumerevoli fotografie durante i suoi viaggi e reportage, testimoniando così il legame tra la sua arte letteraria e la passione per l'osservazione del mondo attraverso l'obiettivo. Si tratta di un autentico capolavoro che ha segnato un punto di svolta nella storia della fotografia, uno degli esemplari più pregiati tra le oltre 500 macchine fotografiche custodite nella prestigiosa sede di Villafranca di Verona.
Introdotta dalla casa tedesca Leitz nel 1932, la Leica II (D) è una pietra miliare nella storia della fotografia, e rappresenta una svolta nella progettazione delle fotocamere compatte a pellicola 35 mm. Caratterizzata da un mirino con telemetro integrato, questa macchina rappresenta un’innovazione che ha reso la fotografia di reportage più accessibile e immediata, rendendo possibile una narrazione visiva discreta e autentica. Tra gli estimatori e utilizzatori della Leica II oltre a Simenon, si ricorda anche il celebre Henri Cartier-Bresson.

«Siamo orgogliosi che una delle macchine fotografiche storiche della nostra collezione sia parte integrante di una mostra così prestigiosa, dedicata a un gigante della letteratura del Novecento come Georges Simenon. Il Museo Nicolis nasce proprio per custodire e valorizzare le testimonianze della creatività umana. Questa collaborazione è per noi motivo di grande soddisfazione e conferma il valore culturale del nostro patrimonio, oltre all’importanza di condividerlo con un pubblico sempre più ampio.» Silvia Nicolis, Presidente Museo Nicolis.

Sulle tracce di Georges Simenon è una mostra imperdibile che esplora le radici del genio letterario attraverso i suoi viaggi, i suoi scritti e le sue fotografie. Un percorso affascinante tra identità, narrazione e immaginazione, che ci restituisce il ritratto di uno degli autori più profondi del Novecento. La mostra sarà visitabile fino all’8 febbraio 2026 e gode del supporto istituzionale del Ministero della Cultura, della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Bologna, oltre alla stretta collaborazione con Adelphi Editore.

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LEICA II D DEL 1932 La Leica II (Modello D) è considerata una pietra miliare nella storia della fotografia. Introdotta nel 1932 dalla casa tedesca Leitz, rappresentò un punto di svolta nella progettazione delle fotocamere compatte a pellicola 35 mm. Negli anni Venti e Trenta la fotografia era ancora dominata da apparecchi ingombranti e poco pratici. Nel 1925, Leitz aveva rivoluzionato il settore con la prima Leica I, progettata da Oskar Barnack: una fotocamera compatta, robusta e innovativa. La Leica II perfezionò quel progetto introducendo, per la prima volta, un telemetro accoppiato al mirino, che consentiva una messa a fuoco precisa direttamente dall’oculare. Le caratteristiche principali della Leica II (D) comprendevano: Formato 35 mm (24×36 mm), Mirino con telemetro integrato, Ottiche intercambiabili con attacco a vite M39 (39 mm), Otturatore a tendina orizzontale con tempi da 1/20 a 1/500 di secondo, oltre alla posa B, design compatto e solido, con corpo in metallo. Questa Leica rese la fotografia "di strada" e di reportage accessibile e immediata. Tra gli estimatori e utilizzatori della Leica II si ricordano Georges Simenon, celebre autore del commissario Maigret, e Henri Cartier-Bresson.

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