Sindacato Polizia COISP - G8 - Esposto/denuncia contro Giuliano Giuliani

“Credo che il segretario di quel sindacato (Franco Maccari e il Coisp, ndr.) volesse farsi solo pubblicità. A mio parere si trattava di un delirio, l’ho detto e lo ribadisco, e mi fa piacere che non sono stato il solo a pensarlo. Mia moglie per essersi espressa con serenità sulla questione, è stata pure querelata. Chissà cosa faranno a me quindi".
, (informazione.it - comunicati stampa - varie)

Oggetto: Esposto/denuncia contro Giuliano Giuliani

“Credo che il segretario di quel sindacato (Franco Maccari e il Coisp, ndr.) volesse farsi solo pubblicità. A mio parere si trattava di un delirio, l’ho detto e lo ribadisco, e mi fa piacere che non sono stato il solo a pensarlo. Mia moglie per essersi espressa con serenità sulla questione, è stata pure querelata. Chissà cosa faranno a me quindi".
Queste le dichiarazioni del Sig. Giuliano Giuliani, padre del giovane delinquentello con estintore in mano e marito della senatrice Giuliani, non certo assurta al Parlamento per “meriti sociali e politici”.

Stamane il Cosip, a firma del Segretario Generale Franco Maccari, ha inviato un esposto/denuncia alla Procura di Genova, per chiedere se in tali affermazioni si ritrovino elementi di rilevanza penale ai sensi dell’art. 595 del c.p. od oltraggio a Corpo Amministrativo dello Stato ai sensi dell’art. 342 del c.p., o quanto altro potrà ravvedersi.

“In riferimento alle affermazioni del Sig. Giuliani - ha commentato Maccari - abbiamo chiesto alla Magistratura se esse non siano diffamanti e lesive della reputazione e del buon nome del sindacato e del sottoscritto quale suo Segretario Generale. Non può sfuggire infatti che nell’uso dell’avverbio “solo” il signor Giuliani intendesse ridimensionare l’azione del Co.I.S.P. ad una semplice trovata pubblicitaria. Premesso infatti che tutta l’attività legata alla promozione della manifestazione “L’estintore come strumento di pace”, indetta con tavola rotonda e dibattito, è stata svolta dal sottoscritto ed altri dirigenti sindacali del Co.I.S.P. non a titolo personale, ma ovviamente su mandato del sindacato e perseguiva naturalmente, come per tutti i sindacati ed i partiti politici, la diffusione delle proprie idee, dove la pubblicità è solo strumento di diffusione delle idee e non certamente il fine di se stessa.”

“Se il Sig. Giuliani non era a conoscenza della notevole attività legata a valori, idee e proposte sui fatti del G8 del 2001, in materia di ordine e sicurezza pubblica, legata alla manifestazione del Co.I.S.P., allora ha espresso giudizi negativi ed offensivi su ciò che non conosceva. Eppure il Co.I.S.P ha rilasciato interviste pubblicate su molti giornali ed ha anche diffuso diversi comunicati ai Media per far conoscere a tutti, le ragioni che stavano dietro un’iniziativa solo parzialmente provocatoria. Se invece il sig. Giuliani ha espresso quel giudizio, pur conoscendo il contenuto della manifestazione del Co.I.S.P. negandone l’esistenza con quell’avverbio “solo” allora con l’uso di una menzogna ha inteso dolosamente ingenerare nel lettore la convinzione che la manifestazione richiesta dal Co.I.S.P. fosse solo una trovata pubblicitaria, fine a se stessa. Delle due l’una, quindi, ed in ogni caso con la consapevolezza del Sig. Giuliani di affermare, mediante il falso o la negligente ignoranza dei fatti, un giudizio sminuente non corrispondente al vero, sull’iniziativa del Co.I.S.P. che rileva perché espresso in malafede e con la consapevolezza di diffamare il Sindacato di cui il sottoscritto si onora di essere il rappresentante.”

Non contento – continua Maccari - il sig. Giuliani ha rincarato la dose aggravando la diffamazione, definendo l’iniziativa addirittura un “delirio” come fosse opera di farneticazioni, pur sapendo, per le ragioni appena esposte, che stava diffamando. Per ingenerare nel lettore la convinzione che ciò che stava affermando era vero, ha riposto la sua affermazione all’interno di un sistema formato dal pensiero evidentemente concorde di molti, che però non è dato sapere, guarda caso, chi siano o che ha osato definire sereno come la dichiarazione della senatrice Haidi Giuliani, oggetto già di querela del Co.I.S.P che riportiamo per l’opportuna valutazione e conoscenza, come risposta alla seguente domanda del giornalista Giacomo Russo Spena de “Il Manifesto”: “Nella mattanza ha avuto un peso anche la predisposizione culturale degli agenti nei confronti dei manifestanti?” risposta della senatrice: “Assolutamente si, basta vedere tutti i gagliardetti di destra esposti nelle caserme. Alla voglia di un forte controllo sociale si aggiungono apparati ammalati di fascismo. Così si verifica che tra le forze dell’ordine ci sono delinquenti dediti all’odio e alla sopraffazione. Le morti per mano fascista di Dax a Milano e di Renato Biagetti a Roma sono emblematiche. Nel caso di Dax la polizia ha caricato ferocemente i compagni che si trovavano in ospedale per ricordarlo. Nel processo Biagetti invece sono scomparse misteriosamente le sue ultime deposizioni in modo da salvare uno dei suoi aggressori, non a caso figlio di un carabiniere.”

“D’altra parte il sig. Giuliani lasciandosi andare a quell’ultima considerazione: “Chissà cosa faranno a me quindi” sembrerebbe denotare piena consapevolezza della sua condotta gravemente diffamante che sembrerebbe dare per scontato a tal punto da essere solo incuriosito di sapere le conseguenze, con un senso, che sembrerebbe vagamente ironico…”

“Mi chiedo – conclude e si domanda Maccari – come mai a fronte delle infuocate polemiche politiche di questi giorni intervengano il Capo dello Stato e il Presidente della Camera invocando dialoghi sereni e costruttive azioni per migliorare la credibilità nelle Istituzioni, mentre tacciono a fronte delle offese, delle calunnie e dello stillicidio che da 6 anni colpiscono impunemente la Polizia di Stato, un Corpo istituzionale.”

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