Al Teatro Bonci, Cesena " Don Perlimplin" ovvero Il trionfo dell’amore e dell’immaginazione. Opera di Bruno Maderna

Ballata amorosa di Federico García Lorca. Un progetto dei Dipartimenti di Canto e di Musica elettronica del Conservatorio Bruno Maderna-Lettimi. Giovedì 29 febbraio 2024, ore 20.30
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Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

 

Un progetto dei Dipartimenti di Canto e di Musica elettronica del Conservatorio Maderna Lettimi per riscoprire, a 50 anni dalla scomparsa, la figura di Bruno Maderna, geniale compositore, tra i più significativi dell’avanguardia del secondo dopoguerra, brillante direttore d’orchestra e fondatore dello Studio di Fonologia della Rai di Milano: giovedì 29 febbraio (ore 20.30) è in scena al Teatro Bonci di Cesena Don Perlimplin – ossia il trionfo dell’amore e dell’immaginazione, opera radiofonica che il musicista ha tratto da un dramma del 1933 di Federico Garcia Lorca in occasione del Premio Italia del 1962, trasmessa in prima assoluta sul Terzo Canale RAI il 12 agosto dello stesso anno. 

Il Maestro Andrea Cappelleri dirige l’Orchestra del Conservatorio Maderna-Lettimi, Manuel Zurria al flauto solista, Laura Zecchini (soprano), Alda Caiello e Stefano Vizioli (attori). Live electronics di Mattia Mazzocchio.

 

Sono due i momenti di approfondimento sul compositore e sull’opera organizzati nell’ambito del ciclo Conversando di teatro: mercoledì 28 febbraio alle ore 18.00, nella Sala Dallapiccola del Conservatorio, il Maestro Carlo Boccadoro, consulente artistico della Stagione musicale 23/24 di ERT a Cesena, dialoga con la musicologa Monica Boni, docente di Storia della Musica e Bibliotecaria dell’Istituto Superiore di Studi Musicali di Reggio Emilia e Castelnovo ne’ Monti, intorno alla figura di Bruno Maderna (Incontro con Bruno); giovedì 29 febbraio alle ore 18.00, nella Sala Morellini del Teatro, la Professoressa Associata in Musicologia e Storia della Musica dell’Università di Bologna Anna Scalfaro e Enrico Pitozzi, docente e Coordinatore del corso di Laurea in Discipline della musica e del teatro, introducono l’opera Don Perlimplin (Figure del suono).

 

Molto più noto all'estero che in Italia, Bruno Maderna (Venezia 1920 – Darmstadt 1973) è stato una delle personalità musicali più rilevanti e poliedriche del Novecento, incarnando come pochi la natura vivace, eclettica e cosmopolita della cultura e dell’arte del suo tempo. 

Violinista a sette anni, studente di composizione a quattordici, diplomato al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma a venti, docente al Conservatorio di Venezia a ventotto, dai precoci e prodigiosi esordi alle ultime visionarie opere dell’inizio degli anni settanta ha sempre affiancato l’attività di compositore a quella di direttore d’orchestra, dedito sia alla promozione delle sperimentazioni artistiche più ardite sia alla trasmissione di patrimoni musicali del passato. Dotato di un impeto comunicativo che gli permetteva di padroneggiare un vasto repertorio e armonizzare una molteplicità di ideali estetici all’apparenza distanti, concepiva la musica più come un fatto sociale che intellettuale e si poneva la questione di come avvicinare il pubblico alla musica non convenzionale attraverso programmi che potessero davvero coinvolgerlo. Il suo non è quindi un lascito soltanto compositivo, ma anche legato all'intensa opera di divulgazione della musica d’avanguardia, con molte novità italiane e straniere da lui tenute a battesimo in qualità di concertatore. 

 

L’opera Don Perlimplin costituisce il primo approccio di Maderna al teatro, non sul palcoscenico ma attraverso la mediazione della radio. 

La trama della commedia è piuttosto semplice: convinto a sposarsi dalla sua governante Marcolfa, Don Perlimplin, “un uomo timido e gentile che viveva tranquillo e forse felice in mezzo ai suoi libri”, prende in moglie la giovane Belisa. La sposa, che ha accondisceso al matrimonio solo per interesse e spinta dalla madre, già nella prima notte di nozze lo tradisce. Perlimplin l’ama teneramente e le manda appassionate lettere d’amore, fingendosi un misterioso spasimante: nel primo incontro notturno Belisa scopre che l’amante sognato è il marito, che in quel momento si conficca un pugnale nel petto.

Maderna scrive un radiodramma, quindi un teatro immaginario, fatto solo di parole e musica, radicalizzando l'idea del poeta spagnolo che nel testo prevedeva alcuni intermezzi musicali. Trasponendolo in musica dall'inizio alla fine, affida la parte del protagonista, Don Perlimplin, a un flauto solista, mentre rappresenta la voce della suocera con un quintetto di saxofoni e lascia gli altri ruoli recitati; solo il personaggio di Belinda canta, ma la sua voce è rielaborata elettronicamente e diventa uno straniato madrigale a tre voci. 

Tutto il lavoro musicale è indirizzato verso una forma di simbiosi tra suono e parola.

 

La radio permise al compositore di operare in modo sperimentale con la musica elettronica, arrivando a concretizzare una serie di idee musicali che difficilmente avrebbe potuto realizzare con l’orchestra: con il nastro magnetico riusciva a combinare sezioni, sovrapporre e mescolare materiali sonori, ottenendo risultati inattesi attraverso una rigorosa ricerca seriale.

I materiali registrati che Maderna aveva a disposizione quando, presso lo studio di fonologia della RAI di Milano e assistito dal bravo tecnico Marino Zuccheri, si accingeva al montaggio, erano molto vari: parti strumentali completamente scritte, improvvisazioni realizzate con organici diversi su precisi materiali, suoni di percussione, lunghe parti di flauto solo, dialoghi recitati, due brevi momenti cantati. Durante il processo alcuni di questi materiali hanno subìto elaborazioni più o meno complesse: dalla semplice sovrapposizione ripetuta di uno stesso materiale (come la “sovrapposizione di mandolini” che fà da sfondo alla Canzone di Belisa o l’accordo di arpa “sovrapposta 16 volte” che prepara l’inizio del Terzo Quadro) a trattamenti più sofisticati del suono mediante riverberi, filtraggi o modulatori. 

Oggi, con la tecnologia “live electronics” è possibile un’esecuzione del Don Perlimplin quasi interamente dal vivo.

Teatro Bonci, Piazza Guidazzi – Cesena


Giovedì 29 febbraio 2024,  ore 20.30

Don Perlimplin

ovvero Il trionfo dell’amore e dell’immaginazione

opera di Bruno Maderna

Ballata amorosa di Federico García Lorca

interpreti Manuel Zurria, Laura Zecchini, Alda Caiello, Stefano Vizioli

Orchestra del Conservatorio Maderna-Lettimi

direttore Andrea Cappelleri

live electronics Mattia Mazzocchio

musiche di Bruno Maderna

omaggio a Bruno Maderna a 50 anni dalla scomparsa

progetto dei Dipartimenti di Canto e di Musica elettronica del Conservatorio Bruno Maderna-Lettimi

durata 50 minuti

Informazioni:

Teatro Bonci, Piazza Guidazzi – Cesena tel. 0547 355959 | [email protected]

Biglietteria aperta (nei giorni feriali): ore 11.00–14.00 e 17.00–19.00; nei giorni di rappresentazione serale fino a inizio spettacolo; le domeniche di rappresentazione pomeridiana, dalle 15.00 fino a inizio spettacolo. 

Biglietteria telefonica dalle 16.00 alle 17.00.

Biglietti da 17 a 8 euro. Gli incontri sono a ingresso gratuito.

Ufficio Stampa
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