CONTRIBUTI ALLE IMPRESE EDITRICI. L’ON. MISEROTTI (PARTITO PENSIONATI) HA VOTATO NO

I giornali, anche quelli di partito, e le imprese editrici nel loro complesso, sono delle aziende per cui devono stare sul mercato, ed è quantomeno inopportuno ogni loro finanziamento da parte dello Stato.
Bergamo, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni) La Camera ha discusso, ed approvato con modificazioni, in data 12 luglio, in via definitiva, il Disegno di Legge, già approvato dal Senato, di conversione del Decreto Legge 18 maggio 2012 n.63, inerente le “Disposizioni urgenti in materia di riordino dei contributi alle imprese editrici, nonché di vendita della stampa quotidiana e periodica e di pubblicità istituzionale”.
Il deputato del Partito Pensionati, Lino Miserotti, ha votato contro questa legge, e a tal proposito ha dichiarato:
“Nel momento in cui il Paese è al collasso e si dibatte fra mille problemi, dai cassaintegrati ai precari, dai pensionati che sono alla fame alle tasse che stanno stritolando il presente e il futuro di lavoratori e imprese, ai malati costretti a mettere le mani in tasca per una sanità sempre più avara, ai milioni di italiani che hanno perso il lavoro, o non lo trovano, è assurdo destinare somme ingenti all’editoria.
I giornali, anche quelli di partito, e le imprese editrici nel loro complesso, sono delle aziende per cui devono stare sul mercato ha proseguito Miserotti –, ed è quantomeno inopportuno ogni loro finanziamento da parte dello Stato. Se non vi riescono con le vendite e con la pubblicità, chiudano ed i soldi risparmiati dallo Stato, vadano a favore delle famiglie e di chi è rimasto senza lavoro e senza pensione.”
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