TEATRO SPONTINI, M A I O L A T I S P O N T I N I. STAGIONE 2019

DA VENERDÌ 11 GENNAIO A VENERDÌ 29 MARZO 2019
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) FONDAZIONE PERGOLESI SPONTINI.
COMUNE DI MAIOLATI SPONTINI.
AMAT.

M A I O L A T I S P O N T I N I
TEATRO SPONTINI
STAGIONE 2019

PROGRAMMA

VENERDÌ 11 GENNAIO 2019
Sosia&Pistoia
SERENDIPITY
MEMORIE DI UNA DONNA DIFETTOSA
di e con Serena Dandini

DOMENICA 3 FEBBRAIO 2019
Corvino Produzioni
LEONARDO
di e con Vittorio Sgarbi


MARTEDÌ 19 FEBBRAIO 2019
ITC2000
NEL NOSTRO PICCOLO
scritto da Francesco Villa, Alessandro Besentini
Alberto Ferrari, Antonio De Santis
con Ale e Franz
regia Alberto Ferrari

MERCOLEDÌ 6 MARZO 2019
VicoQuartoMazzini - ATGTP
SEI PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE
da Luigi Pirandello
uno spettacolo di VicoQuartoMazzini
con Michele Altamura, Alice Conti, Simonetta Damato
Filippo Paolasini, Gabriele Paolocà
regia Gabriele Paolocà


VENERDÌ 29 MARZO 2019
EnteTeatro Cronaca Vesuvio Teatro
IL POMO DELLA DISCORDIA
scritto, interpreto e diretto da Carlo Buccirosso
con Maria Nazionale

COMUNICATO STAMPA
Un cartellone di cinque appuntamenti da gennaio 2019: teatro comico, testi classici e contemporanei, artisti beniamini del pubblico per la nuova stagione del Teatro Spontini di Maiolati Spontini, nata dalla rinnovata collaborazione tra Fondazione Pergolesi Spontini, Comune di Maiolati Spontini e AMAT e con il contributo di BANCA GENERALI (main sponsor), SO.GE.NU.S, Annibaldi e Pandolfi – Casa del Commiato, C.P.M. Gestioni Termiche S.r.l..

L’inaugurazione l’11 gennaio è con Serendipity. Memorie di una donna difettosa di e con Serena Dandini che decide di approdare a teatro con una opera buffa che mischia il reading alla musica e agli interventi comici di Germana Pasquero. Tutto ha inizio da una semplice domanda di pensione che la protagonista ingenuamente pensa di poter ottenere dopo anni di onorata carriera. Una serata atipica, più che altro un happening sgangherato che si snoda tra comicità irriverente e riflessioni semi-serie, ma anche serissime, sul destino del genere femminile nel nostro paese.

Le magistrali performance di Vittorio Sgarbi han fin qui dimostrato come, artisti antecedenti il nostro secolo abbiano fortemente inciso il modo di percepire il quotidiano in cui siamo immersi. Dunque con il passo successivo non si poteva che alzare il tiro, e così il 3 febbraio Sgarbi tenterà di svelare un enigma su cui l’umanità si è da sempre interrogata, ecco quindi il terzo percorso approdare a Leonardo di Ser Pietro Da Vinci (1452/1519), di cui proprio nel 2019 ricorreranno le celebrazioni dal cinquecentenario della morte, e con cui attraverso questo spettacolare Leonardo se ne anticipano le celebrazioni. Un lavoro minuzioso delle trame composte e curate da doppiosenso, progetto di Valentino Corvino e Tommaso Arosio dedicato allo studio delle relazioni profonde esistenti tra suono e immagine, dove linguaggi, tecnologie e immaginari vengono rielaborati e messi alla prova nello sviluppo di opere sceniche, performance ed installazioni; e con questa misurata miscela esplosiva, ecco a voi lo spettacolare enigma di “Leonardo” rivelato!

Il 19 febbraio l’appuntamento è con Ale e Franz e Nel nostro piccolo, “un viaggio alla ricerca del nostro punto di partenza, quello che ha mosso la nostra voglia e ricerca di comicità”, come affermano i protagonisti.
“Nel costruire le tappe di questo percorso – proseguono - ci siamo imbattuti nei nostri punti fermi, che ci hanno, grazie al cielo, condizionato: Giorgio Gaber e Enzo Jannacci. Loro sono stati la scintilla che ci ha permesso di vedere l’uomo come il centro di tutto. Tutto questo porteremo con noi, sul palco, quei pensieri, quelle parole, quelle note, in cui c’è anche il punto di partenza, la nostra piccola storia. Il nostro piccolo. E vi racconteremo la fortuna di aver potuto respirare la stessa aria che Gaber e Jannacci respiravano. L’aria di Milano. Di quegli anni. Ma ridendo sempre!!! Nel nostro piccolo”.

Uno dei più grandi testi del teatro italiano, Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello, arriva in scena il 6 marzo nell’allestimento di VicoQuartoMazzini con ATGTP per la regia di Gabriele Paolocà. Lo spettacolo offre una visione non scontata dei classici temi pirandelliani (il teatro nel teatro, la crisi dell'io, il contrasto tra vita e forma), rendendo omaggio all'opera attraverso una chiave interpretativa che possa portare lo spettatore a riflettere su questi temi con un nuovo spirito e un rinnovato interesse.

La stagione si avvia alla conclusione il 29 marzo con Il pomo della discordia, una commedia frizzante di Carlo Buccirosso, che vede come protagonisti lo stesso Buccirosso e Maria Nazionale. Il testo, che gioca con il mito greco della mela lanciata dalla dea Eris sul tavolo del banchetto di nozze tra Peleo e Teti, è di grande divertimento e tratta con garbo e non senza una franca ironia il tema dell’omofobia, riuscendo a mettere in luce con leggerezza, ma anche facendo riflettere il pubblico, tutte le distorsioni di quella che è una mentalità ancora troppo largamente diffusa.

Rinnovo abbonamenti dal 14 al 30 novembre, nuovi abbonamenti da sabato 1 dicembre.
Per informazioni: biglietteria Teatro Pergolesi 0731 206888.

VENERDÌ
11 GENNAIO
SERENDIPITY
MEMORIE DI UNA
DONNA DIFETTOSA


reading con disturbi comici e musicali
di e con Serena Dandini
con Germana Pasquero, Dmitri Cebotari
una produzione MISMAONDA


Serena Dandini decide di approdare a teatro con una opera buffa che mischia il reading alla musica e agli interventi comici di Germana Pasquero.

Tutto ha inizio da una semplice domanda di pensione che la protagonista ingenuamente pensa di poter ottenere dopo anni di onorata carriera. Ma l’insano desiderio si scontra con l’implacabile Legge Fornero che ha già rigettato milioni di inconsapevoli italiani. A spiegarlo in scena è la Fornero in persona o meglio la sua migliore incarnazione (Germana Pasquero) che con il cinismo lacrimoso ormai noto toglie ogni speranza alla malcapitata. Inutile ogni racconto, tratto dai libri della protagonista, delle innumerevoli vicende, avventure , passioni e fallimenti che hanno costellato la sua avventura lavorativa. Ad aggravare la situazione un’intervista-interrogatorio “non richiesta” da parte di una sulfurea Leosini (Germana Pasquero) che inchioda la Danda alle sue responsabilità svelando lati oscuri e delittuosi(?) della sua vita: Dalla passione per i giardini a quella per la musica, dalle ossessioni per le cose inutili alle numerose debolezze, tutto viene messo in campo senza pietà dal più famoso pubblico ministero dall tv italiana.
Una serata atipica, più che altro un happening sgangherato che si snoda tra comicità irriverente e riflessioni semi-serie, ma anche serissime, sul destino del genere femminile nel nostro paese.

DOMENICA
3 FEBBRAIO
LEONARDO


uno spettacolo di e con Vittorio Sgarbi
musiche composte ed eseguite dal vivo da Valentino Corvino
scenografia e video Tommaso Arosio
messa in scena e allestimento doppiosenso
produzione Corvino Produzioni

Vittorio Sgarbi esordì a teatro nell’estate 2015 con lo spettacolo teatrale Caravaggio, con sorprendenti salti temporali condusse il pubblico in un percorso illuminante dentro le vicende artistiche e sociali del Merisi, tali vicende hanno disvelato straordinari fenomeni premonitori della contemporaneità, così il pubblico, ammaliato dall’inedita percezione, e stimolato dall’abile miscela di racconto, immagini e suoni, ha potuto sperimentare l’indissolubile comunione con l’esperienza caravaggesca, esperienza rinnovata nel sequel dell’altrettanto fortunato spettacolo Michelangelo.

Le magistrali performance di Vittorio Sgarbi han fin qui dimostrato come, artisti antecedenti il nostro secolo abbiano fortemente inciso il modo di percepire il quotidiano in cui siamo immersi. Dunque con il passo successivo non si poteva che alzare il tiro, e così tenteremo di svelare un enigma su cui l’umanità si è da sempre interrogata, ecco quindi il terzo percorso approdare a Leonardo di Ser Pietro Da Vinci (1452/1519), di cui proprio nel 2019 ricorreranno le celebrazioni dal cinquecentenario della morte, e con cui attraverso questo spettacolare Leonardo ne anticipiamo per nostro conto le celebrazioni. Leonardo ingegnere, pittore, scienziato, talento universale dal Rinascimento giunto a noi, ha lasciato un corpus infinito di opere da studiare, ammirare, e su cui tornare a riflettere ed emozionarsi, ci saranno sicuramente Monna Lisa in compagnia dell’Ultima Cena, e ogni aereo ingegno che il genio di Leonardo studiò, fino a spingersi alla tensione del volare. Proprio un altro viaggio, con tempi e modalità sorprendenti, con il lavoro minuzioso delle trame composte e curate da doppiosenso, progetto di Valentino Corvino e Tommaso Arosio dedicato allo studio delle relazioni profonde esistenti tra suono e immagine, dove linguaggi, tecnologie e immaginari vengono rielaborati e messi alla prova nello sviluppo di opere sceniche, performance ed installazioni; e con questa misurata miscela esplosiva, ecco a voi lo spettacolare enigma di “Leonardo” rivelato!

MARTEDÌ
19 FEBBRAIO
NEL NOSTRO
PICCOLO

scritto da Francesco Villa, Alessandro Besentini
Alberto Ferrari e Antonio De Santis
con Ale e Franz
e con Luigi Schiavone chitarra elettrica/acustica
Fabrizio Palermo basso e voce
Francesco Luppi tastiere e voce
Marco Orsi batteria
regia Alberto Ferrari
produzione ITC2000
distribuzione Terry Chegia

Nel nostro piccolo è un viaggio alla ricerca del nostro punto di partenza, quello che ha mosso la nostra voglia e ricerca di comicità.
Ma Ridendo. Il racconto di un mondo visto dalla parte di chi ha il coraggio, con le proprie idee, di vedere dentro la vita di ognuno. Raccontare le piccolezze, le sconfitte, le paure che ci accompagnano.
Sempre Ridendo. Il coraggio di vivere storie non sempre vincenti. La forza di trasmettere emozioni vere: i fallimenti di una vita, la delusione degli ideali, la conoscenza profonda di sentimenti penetranti, come l’amore. La gioia della vita.
Ridendo ovviamente. Ridendo riusciamo a scoprire i nostri difetti. La risata è il nostro veicolo fondamentale per
riuscire a parlare di noi senza prenderci troppo sul serio. Nel costruire le tappe di questo percorso ci siamo imbattuti nei nostri punti fermi, che ci hanno, grazie al cielo, condizionato: Giorgio Gaber e Enzo Jannacci. Loro sono stati la scintilla che ci ha permesso di vedere l’uomo come il centro di tutto. Conoscere il suo mondo. Vederlo mentre ci gira intorno. Un mondo, sofferto e gioioso, colorato e grigio, assolato e buio. Ma sempre, e comunque un mondo vero, reale. Senza timori, senza remore. Ci hanno mostrato che chi si muove e vive accanto al nostro fianco, chi cammina nelle strade, chi respira la nostra stessa aria, sono uomini, persone, uguali a noi. Perché un amore andato male è una storia che abbiamo sentito mille volte, e mille volte ancora sentiremo, perché le emozioni non finiscono mai. Tutto questo porteremo con noi, sul palco, quei pensieri, quelle parole, quelle note, in cui c’è anche il punto di partenza, la nostra piccola storia. Il nostro piccolo. E vi racconteremo la fortuna di aver potuto respirare la stessa aria che Gaber e Jannacci respiravano. L’aria di Milano. Di quegli anni. Ma ridendo sempre!!! Nel nostro piccolo.

MERCOLEDÌ
6 MARZO
SEI PERSONAGGI
IN CERCA D’AUTORE

da Luigi Pirandello
uno spettacolo di VicoQuartoMazzini
con Michele Altamura, Alice Conti, Simonetta Damato
Filippo Paolasini, Gabriele Paolocà
regia e luci Gabriele Paolocà
assistente alla regia Paola Ricci
produzione VicoQuartoMazzini, ATGTP
con il sostegno di Asini Bardasci

Un ex teatrante, dopo una lunga giornata passata in giro a dare volantini per promuovere la paninoteca per cui lavora, torna nel teatro dove vive: un teatro chiuso, dove non si dà più spettacolo, dove l'uomo non fa altro che dormire e ubriacarsi per non pensare a un passato che lo tormenta a tal punto da fargli decidere di farla finita. In quel momento degli strani individui irrompono nel suo teatro. Dicono di essere dei personaggi abbandonati dal loro autore e di portare con sé un dramma doloroso, macchiato di sangue e vergogna. Chiedono all'ex teatrante di poterlo vivere lì, davanti a lui, affinché́ lo possa trascrivere donandogli vita eterna. L'ex teatrante è titubante, lui ha smesso col teatro, e non fa altro che ripetere: “Io non voglio più̀ essere io”. Ed è così, che quasi senza accorgersene, l'uomo verrà catapultato in una sorta di sogno/incubo dove la finzione si mischierà alla realtà, dove il confine tra l'uomo e i personaggi diventerà impercettibile e il teatro e la vita si confonderanno fino a diventare una cosa sola.
Lo spettacolo offre una visione non scontata dei classici temi pirandelliani (il teatro nel teatro, la crisi dell'io, il contrasto tra vita e forma). Lo fa per esaltare l'opera attraverso una chiave interpretativa che possa portare lo spettatore a riflettere su questi temi con un nuovo spirito e un rinnovato interesse.

Quando una compagnia del ventunesimo secolo, con le sue difficoltà e le sue gioie, le sue ambizioni e le sue amputazioni si mette di fronte a un classico di tale portata, la prima cosa che salta agli occhi è l'abissale distanza che c'è tra la sua condizione e quella della compagnia degli attori con cui si relazionano i sei personaggi nel testo originale. Attraverso la noia e il cinismo con cui fa parlare gli attori, Pirandello mette alla berlina un sistemo tronfio di vizi e scarno di virtù, dove il suggeritore è incapace di suggerire, gli attori di recitare e il regista di imporre il proprio pensiero, dove l'uomo di teatro è paragonabile a un impiegato statale in attesa di finire il proprio turno di lavoro. No, noi (per fortuna e purtroppo) non siamo questo. Noi la compagnia degli attori la simboleggiamo attraverso un uomo solo, prigioniero dei ricordi, intrappolato in un passato decisamente più interessante del suo presente; un uomo che non ha più una compagnia, che ha smesso di fare teatro (perché si deve pur mangiare) ma che al teatro non riesce a smettere di pensare e l'ossessione di questo ricordo lo porta a compiere una sciocchezza: puntarsi una pistola alla tempia. Questo spettacolo potrebbe durare un istante, quell'istante, quando il freddo del ferro ti preme sulla tempia e il futuro, dall'altra parte, da dentro le cervella, aspetta in silenzio. E' a quest'uomo che i personaggi chiedono di essere ascoltati, è a lui che chiedono di poter rappresentare la propria storia. È a lui che offrono una chance. Gabriele Paolocà

VENERDÌ
29 MARZO
IL POMO DELLA
DISCORDIA

scritto, interprettao e diretto da Carlo Buccirosso
con Maria Nazionale
e con [in ordine di apparizione] Monica Assante di Tatisso, Giordano Bassetti
Claudiafederica Petrella, Elvira Zingone, Matteo Tugnoli, Mauro de Palma
Peppe Miale, Fiorella Zullo
e con la partecipazione di Gino Monteleone
aiuto regia Martina Parisi
luci Francesco Adinolfi
scene Gilda Cerullo e Renato Lori
costumi Zaira de Vincentiis
coreografie Elvira Zingone e Matteo Tugnoli
musiche Sal Da Vinci
produzione Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro


Doveva essere un giorno felice, si celebravano le nozze della dea del mare con un uomo bellissimo, e tutti gli dei erano venuti a festeggiare gli sposi, portando loro dei doni!… La sala del banchetto splendeva di mille luci e sulla tavola brillavano caraffe e coppe preziose, colme di nettare ed ambrosia, e tutti gli invitati erano felici e contenti… solo Eris, dea della discordia, non era stata invitata, ma nel bel mezzo del banchetto, arrivò, lanciò una mela d’oro sul tavolo imbandito e scappò via, creando dissapori e contrasti tra i tutti i presenti.
Tutto ciò, in breve, appartiene alla classica mitologia greca, ma proviamo a trasferirla ai giorni d’oggi, in una normale famiglia benestante, dove l’atmosfera e l’euforia di una festa di compleanno organizzata a sorpresa per Achille, primogenito dei coniugi Tramontano, potrebbe essere turbata non da una mela, non da un frutto, bensì da un pomo, un pomo d’Adamo, o meglio, il pomo di Achille, il festeggiato, ritenuto un po’ troppo sporgente… E se aggiungiamo che Achille, vivendo un rapporto molto difficile con suo padre Nicola, è continuamente difeso a spada tratta da sua madre, la epica Angela, non essendosi ancora dichiarato gay, e non avendo mai presentato Cristian, il proprio fidanzato, che da anni bazzica in casa spacciandosi per il compagno di sua sorella Francesca… se aggiungiamo poi che alla festa sarà presente anche Sara, prima ed unica fiamma al femminile della sua tormentata adolescenza, Manuel estroso trasformista, Marianna garbata psicologa di famiglia, ed Oscar un bizzarro vicino di casa che non ha mai tenuto nascoste le proprie simpatie nei confronti di Achille… beh, allora possiamo realmente comprendere come a volte la realtà, possa di gran lunga superare le fantasie, anche quelle più remote della antica mitologia… Omero mi perdoni! Carlo Buccirosso

ABBONAMENTO [5 spettacoli]

RINNOVO ABBONAMENTI
con conferma del posto dal 14 al 30 novembre
NUOVI ABBONAMENTI
da sabato 1 dicembre
posto unico € 80
speciale giovani under 30 € 50

BIGLIETTI

in vendita dal 15 dicembre
posto unico € 20
ridotto € 18
speciale giovani under 30 € 10

RIDUZIONI
under 26, over 65, convenzionati vari

INFORMAZIONI

BIGLIETTERIA TEATRO G.B. PERGOLESI
Piazza della Repubblica, 9 – 60035 JESI (AN)
dal mercoledì al sabato
9.30 - 12.30 e 17 - 19.30
e da un’ora prima dell’inizio degli spettacoli presso il Teatro Spontini
0731 206888
[email protected]
www.fondazionepergolesispontini.com

AMAT
Palazzo delle Marche
Piazza Cavour 23, 60121 Ancona
071 2072439
www.amatmarche.net

PREVENDITE

biglietterie Circuito AMAT
call center 071 2133600
on line www.vivaticket.it

INIZIO SPETTACOLI
ore 21
Ufficio Stampa
Giancarlo Garoia
 RETERICERCA (Leggi tutti i comunicati)
47122 (Bologna) Italia
[email protected]