PEDAGGIO CORDA MOLLE: LA PROPOSTA DI EUROPA VERDE A PROVINCIA E COMUNE DI BRESCIA PER GRATUITA' PEDAGGIO SI USINO LE RISORSE DEL SUBENTRO DI AUTOVIE PADANE
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Sulla vicenda del pedaggio della "Corda molle", interviene anche Europa Verde con il suo referente bresciano Dario Balotta, secondo il quale si tratta di un sintomo "della confusione che c’è nel sistema delle concessioni autostradali italiane” e dell'ipocrisia di certa politica locale.
Come non ricordare che, era il gennaio del 2009, l'allora brescianissimo Mauro Parolini, vicepresidente, della Centropadane nonché assessore ai lavori pubblici della provincia, firmo il completamento della corda molle. Dando così il via al bando di gara per la realizzazione dei lavori di costruzione dei primi due lotti del raccordo autostradale fra il casello di Ospitaletto della A4, il nuovo casello di Brescia Sud sulla A 21 e l'aeroporto di Montichiari che interessavano la provinciale 19.
Sottolineando che con un investimento previsto di 346 milioni di euro la corda molle è destinata a diventare un raccordo autostradale a due corsie, per senso di marcia . Non a caso nello stesso periodo a Roma, fu stipulata la convenzione tra l'ANAS (per conto del Ministero dei trasporti) e Centropadane, dove venne aggiornato il Piano economico Finanziario (PEF) che prevedeva l'adozione del pedaggio sulla corda molle per ripagare l'investimento e assicurarne la giusta remunerazione dell'investimento al concessionario.
Pur in scadenza di concessione, Centropadane ha voluto il raccordo autostradale. Forse gli azionisti pubblici Provincia,Comune di Brescia,Cremona e Piacenza speravano così facendo, di avere un prolungamento della concessione. Così non è stato.

Qualche anno dopo la concessione di Centropadane fu messa in gara e la proprietà passò in mano a Gavio nel febbraio 2019. Già nel 2012 una tariffa “ombra” della corda molle entrò in vigore a dimostrazione dell'avvio di un pedaggiamento parziale. Da tempo l'uscita o l'entrata dal casello di Brescia sud (ldove si snoda la corda molle) comporta un pedaggio maggiorato.
Se non si applica un pedaggio sulla corda molle, quali ipotesi si possono immaginare per ripagare l’investimento? Pagano in solido gli Enti locali che l'hanno voluta e approvata al posto degli automobilisti? Si allunga il periodo di concessione ad Autovie? Sì prova ad applicare un pedaggio ombra ( rimborso pagato dalle amministrazioni pubbliche) in misura relativa al volume di traffico sviluppato ?
Nella convenzione del 2017 tra MIT e Autovie Padane è scritto a chiare lettere, nell'allegato “E” del Piano Economico Finanziario che una volta ultimata l'infrastruttura si attiverà il pedaggio. In questi giorni gli enti locali bresciani stanno studiando l'alienazione di alcune delle loro partecipate, tra queste ci sono le quote possedute in Centropadane che fino al 2018 aveva in concessione la A21, la cui gestione è poi passata alla società Autovia Padana.
I soci bresciani complessivamente coprono il 40% della partecipazione. La Loggia vendendo il suo il 10,98 % ,come ha già annunciato di fare, potrebbe portare nella casse comunali 6 milioni di euro mentre la provincia con il rimanente 29% potrebbe incassare 18 milioni. Da questo tesoretto si potrebbero coprire i pedaggi della Corda Molle per i prossimi anni fino ad ammortizzare l'investimento. Gli azionisti di Centropadane avevano incassato da Sias del Grupo Gavio nel 2018, l’indennizzo di subentro al concessionario uscente per un importo di 260 milioni di euro. Con il 40% di queste risorse che si doveva pensare ai bresciani quando sarebbe scattato il pedaggio. Ora è rimasto un un tesoretto da 26,1 milioni di euro nei conti di Centropadane che i soci hanno deciso di dividersi.
Dario Balotta Europa Verde Brescia
Ufficio Stampa
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