La lezione di Alessandro Benetton su come evitare il sovraccarico emotivo: “Sappiate mostrarvi fragili”

Volersi mostrare saldi e forti a tutti i costi anche quando siamo tormentati da paure e ansie: questa è la duck syndrome, una vera e propria trappola psicologica da cui Alessandro Benetton vuole mettere in guardia.
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - salute e benessere)

Nella sua rubrica “Un caffè con Alessandro”, il Fondatore e Presidente di 21 Invest Alessandro Benetton ha parlato del fenomeno della cosiddetta duck syndrome, ossia la tendenza a mostrarci forti quando in realtà siamo investiti da un profondo stress e malessere emotivo. Imparare a farsi vedere anche fragili, secondo l’imprenditore, è fondamentale per garantire l’equilibrio mentale necessario a vivere bene e raggiungere il successo.

Alessandro Benetton spiega la trappola della duck syndrome

Nella società contemporanea, così complessa e competitiva, sembra che non ci sia spazio per esprimere le proprie debolezze: secondo Alessandro Benetton, questa condizione riguarda in particolar modo gli imprenditori che, avvolti da una sorta di aura di infallibilità, non si sentono autorizzati a mostrare mai ansie, cedimenti o paure, costringendosi ad apparire sempre forti e incrollabili. Di conseguenza, capita spesso che le persone si sforzino di apparire vincenti quando dentro di sé sono divorati da preoccupazioni e insicurezze. Gli studenti dell’Università di Stanford hanno dato un nome a questo fenomeno: si tratta della cosiddetta duck syndrome, “sindrome della papera”, animale che sulla superficie dell’acqua appare elegante e leggiadro, ma in realtà si mantiene in equilibrio agitando freneticamente le zampe. Alessandro Benetton ha confessato di avere più volte fatto esperienza di questa condizione: “È una cosa che comprendo profondamente perché, da imprenditore, vi dico la verità: ogni tanto è l'unica strada possibile. Siamo come il capitano di una nave: in caso di problemi, il nostro compito è quello di apparire sempre calmi e concentrati, perché se molliamo noi, mollano tutti”. Tuttavia, si tratta di un circolo vizioso. Se sopprimiamo i pensieri che ci preoccupano, questi non faranno altro che ingigantirsi, per poi esplodere nuovamente con rinnovato vigore. Per questo, secondo l’imprenditore, è necessario imparare quando è necessario mettere da parte la maschera della imperturbabilità per rivelare i veri sentimenti.

Come sconfiggere la duck syndrome: le tecniche di Alessandro Benetton per gestire ansia e stress emotivo

Come si è detto, secondo Alessandro Benetton, la sindrome della papera sembra colpire in modo particolare coloro che lavorano nel business, e “conduce manager e imprenditori a negare le difficoltà”. Ma non si può permettere agli stress e alle angosce di accumularsi fino a trasformarsi in un “sovraccarico emotivo, che non fa bene né al benessere mentale della persona né alla serenità con cui conduce gli affari”. Per mantenere la necessaria lucidità mentale e – soprattutto – per essere felici, è necessario poter contare su persone care con cui confidarsi: “Per come la vedo io, l'importante è avere delle valvole di sfogo, persone fidate con cui possiamo permetterci di essere noi stessi senza il bisogno assoluto di sembrare incrollabili”. In secondo luogo, è necessario abbandonare la stigmatizzazione delle emozioni. A tal proposito, il Presidente di 21 Invest cita l’ironica abitudine degli studenti di Stanford di postare in alcuni gruppi social fotografie che ritraggono i posti in cui sono soliti piangere. Normalizzare questo genere di emozioni – anche negative – è fondamentale per viverle meglio. Infine, bisogna soprattutto imparare a non essere troppo duri con se stessi e a non castigarsi di fronte a qualsiasi cedimento. Citando il celebre film Into the Wild, Alessandro Benetton conclude affermando che “la fragilità del cristallo non è una debolezza, ma una raffinatezza.”

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