Seminario – Convegno annuale in memoria di Francesco Barone . Forlì – 11 / 12 ottobre 2019. 

Complessità, esperti scientifici e valutazione del rischio nelle società democratiche. Viviamo in un tempo in cui circola un forte sentimento anti-esperti. L’intento del seminario è quello di chiedersi il perché e di interrogarsi su quel che dovrebbe essere il ruolo degli esperti puntando ad approfondire diversi aspetti tra loro strettamente connessi....
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Seminario – Convegno annuale in memoria di Francesco Barone .

Complessità, esperti scientifici e valutazione del rischio nelle società democratiche. 

Forlì – 11 / 12 ottobre 2019. 

PROGRAMMA:

Venerdì 11 : ore 14,45 – 19,30 - Salone Comunale – piazza Saffi,8 -Forlì sabato 12: ore 9-13 – Aula Multimediale - Liceo Scientifico Fulcieri PC - Via Aldo Moro,13 - Forlì 

Viviamo in un tempo in cui circola un forte sentimento anti-esperti. 

L’intento del seminario è quello di chiedersi il perché e di interrogarsi su quel che dovrebbe essere il ruolo degli esperti puntando ad approfondire diversi aspetti tra loro strettamente connessi: 

- il tema della complessità 

- il ruolo degli esperti .

- la cultura della valutazione del rischio 

- i processi decisionali nelle società democratiche 

Il seminario, previa richiesta di iscrizione, è aperto anche alla partecipazione di docenti e studenti della scuola secondaria di secondo grado. 

La tematica è coerente con le priorità del Piano Nazionale di formazione docenti 2016_19. 

Sarà rilasciato attestato di partecipazione. 

La richiesta di iscrizione deve essere inviata via mail a [email protected] entro il 9 ottobre 2019. 

Per informazioni: [email protected] oppure telefonare al: 3356372677 

Nota introduttiva 

Il campo di riflessione oggetto del seminario non può prescindere dall’affrontare il tema, assolutamente basilare, della complessità e della prevedibilità dei sistemi complessi, ben sapendo che esso può avere declinazioni diverse a seconda dei diversi ambiti e discipline e tenendo presente le diverse peculiarità delle scienze fisiche e di quelle sociali. 

Stiamo, faticosamente, acquisendo la consapevolezza che l’evoluzione dei sistemi (fisici, biologici,sociali, economici) avviene come frutto di complesse interazioni non lineari tra molteplici fattori interdipendenti. Sappiamo anche che queste interazioni possono generare scenari alternativi e condurre a “punti di svolta”, ovvero situazioni non prevedibili alla luce di ciò che le precede e che influenzano causalmente in modo profondo e decisivo il corso degli eventi successivi. 

Sarebbe tuttavia un errore pensare che l’impossibilità di predire con certezza gli stadi futuri dei sistemi complessi renda superflui gli esperti e tutti coloro che si specializzano in un determinato settore, acquisiscono informazioni particolari e fanno esperienze specifiche. Gli esperti hanno un ruolo importante in ogni ambito e continuiamo ad aver bisogno del loro parere. Abbiamo bisogno delle loro competenze specifiche: dobbiamo poter utilizzare con fiducia le loro valutazioni senza dover mettere in discussione ogni volta se si abbia o no bisogno del loro parere. Il che non vuol dire, ovviamente, che tutti gli esperti pensino allo stesso modo e concordino tra loro su tutto. Ma questa pluralità di punti di vista pone dei problemi estremamente rilevanti per le nostre società democratiche: ad esempio, come può essere improntato il confronto tra opinioni diverse senza rischiare di degenerare in quel che oggi vengono chiamate “fake news”? Il tema ha a che fare con quello della libertà di parola e del come rendere sopportabile questo confine. 

La competenza degli esperti ci serve per comprendere i diversi aspetti della variegata realtà e per prendere delle decisioni per agire. Forse, l’aspetto decisivo è cosa chiediamo agli esperti e, in questo senso, è importante aver ben chiaro il senso del limite nella conoscenza che essi possono portare. Da un lato, come cittadini dobbiamo essere consapevoli che, nell’analisi della realtà, la conoscenza acquisisce sempre più connotati probabilistici e che le nostre interpretazioni sono sempre una idealizzazione o astrazione dalla realtà e, per questa ragione, sempre parziali e superabili. Dall’altro, è opportuno che gli esperti riconoscano e ammettano che, in certi particolari ambiti, quando sono chiamati a supporto delle decisioni da prendere, i loro pareri possono avere una qualche parzialità. Lasciare sempre uno spazio per il dubbio è un antidoto per non farsi intrappolare dal senso comune e mantenere curiosità e apertura per le possibili innovazioni. Inoltre, sarebbe utile per tutti coltivare la virtù dell’umiltà, riconoscendo i propri limiti e imparando a dire “non so” quando si è tirati oltre il campo delle specifiche esperienze. 

Per ogni valutazione si dovrebbe pertanto sempre tener presente che la realtà non procede in modo così deterministico come siamo stati abituati normalmente a pensare. Avere una cultura del rischio diventa quindi importante, anche se nel caso di sistemi influenzati da numerosi fattori è quasi impossibile essere consapevoli del peso specifico di ogni singola variabile. 

E nell’ambito delle decisioni che riguardano la comunità diventa infine essenziale comprendere l’importanza del ruolo delle strutture e dei meccanismi di decisione, controllo e allocazione delle responsabilità. In alcuni casi gli esperti diventano anche decisori: in tal caso è necessario che venga consentito loro di svolgere quel ruolo con autonomia, assumendosi però al contempo la responsabilità delle conseguenze. In altri casi agli esperti spetta il compito di fornire informazioni e proposte e toccherà al processo decisionale democratico vagliare e scegliere, tenendo presente che la sostenibilità sociale e ambientale dovrebbe rappresentare il criterio ultimo in base al quale valutare la capacità della società di assorbire il cambiamento. 

A conclusione del seminario verrà pubblicato un quaderno contenente gli atti dell’incontro nella collana dedicata a Francesco Barone edita da Pisa University Press. Il volume verrà poi presentato nelle scuole superiori e costituirà un elemento formativo per gli studenti. 

Complessità, esperti scientifici e valutazione del rischio nelle società democratiche. 

Forlì – 11/12 Ottobre, 2019 PROGRAMMA 1° Giornata – venerdì 11 ottobre 

- Salone Comunale – piazza Saffi,8 - Forlì 

14.30 - Ritrovo e registrazione partecipanti 14,45 - Inizio lavori Salufi- Roberto Camporesi - Presidente Associazione Nuova Civiltà delle Macchine 

- Rappresentante Comune di Forlì 

Introduzione ai lavori 

- Pierluigi Barrotta - Università di Pisa 

15.00 – Alessandro Pagnini - Università degli studi Firenze 

- “ Università e responsabilita' epistemica” 

15.50 – Giovanni Scarafile - Università di Pisa 

- “Dai segni del cambiamento al cambiamento dei segni: ripensare la comunicazione in un'età di trasformazione” 

16.30 – Massimo Negrotti - Università di Urbino 

- “Complessità, eterogeneità e decisione polifica.” 

17.10 - Coffee break 

17.30 – Pierluigi Barrotta - Università di Pisa 

- “ Il disaccordo tra esperfi scienfifici e il rischio induttivo. Il caso del cambiamento climafico” 

18.10 – Gustavo Cevolani - Scuola IMT Alti Studi Lucca - - Luca Tambolo - ricercatore 

- “Decisioni, democrazia e giudizio esperto” 

18.50 - Marco Mamone Capria - Università degli Studi di Perugia 

- “La fragilità della scienza ufficiale e lo scetticismo attivo come dovere civico” 

Cena - ore 20.30 circa 

2° Giornata – sabato 12 ottobre - Aula Multimediale - Liceo Scientifico Fulcieri PC - Via Aldo Moro,13 - Forlì 

9.00 – Eleonora Montuschi - Università Cà Foscari Venezia 

- “ L'esperto nei "grovigli" della prafica” 

9.40 – Carlo Martini - Università VITA SALUTE SAN RAFFAELE 

- “Esperfi e pseudoesperfi, come riconoscerli.” 

10.20 -Roberto Gronda - Università di Pisa 

- “Esistono gli esperfi sociali?” 

11.00 Coffee break 

11.20 – Giulia Bistagnino - Università degli Studi di Milano 

- “Contro la tentazione epistocrafica. Il rapporto tra esperfi e cittadini dalla prospettiva della filosofia polifica” 

Ore 12.00 – conduce: Roberto Camporesi – Presidente Associazione Nuova Civiltà delle Macchine 

- Considerazioni e commenti tra relatori e pubblico 

Fine lavori: ore 13.00 circa -

 

INFO:

www.nuovaciviltadellemacchine.it www.cfs.unipi.it 

er.festivalculturatecnica.it/ 

Ufficio Stampa
Giancarlo Garoia
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