Salute e Benessere
Il sondaggio europeo di ASBM viene presentato al Ministero della Sanità italiano
Il direttore esecutivo dell'ASBM, ovvero Michael Reilly , per la prima volta ha rivelato le risposte italiane al sondaggio dell'ASBM precedentemente oggetto di un libro bianco in , come si vede qui.
"Le opinioni di chi ha maggiore dimestichezza con l'utilizzo clinico di farmaci biologici e biosimilari – fra i medici italiani – rappresentano un prezioso aiuto per le autorità di regolamentazione essendo queste artefici della politica sui farmaci biosimilari per medici, farmacisti e pazienti italiani", ha dichiarato Reilly.
I dati raccolti hanno dimostrato che i medici italiani hanno una maggiore comprensione dei farmaci biologici e biosimilari in rapporto a loro pari negli altri quattro Paesi europei esaminati (ossia Francia, Germania, Spagna e Regno Unito), ma hanno anche reso evidente che fra i medici italiani permane un forte bisogno di ricevere formazione e informazioni supplementari sui biosimilari. Ad esempio, solo il 26% dei medici italiani ritiene di avere "molta dimestichezza" con i biosimilari, mentre il 17% non sarebbe in grado di dare specificazioni o non ha sentito parlare riguardo i biosimilari in precedenza.
Un tema di discussione importante riguardava la chiarezza nella denominazione di medicinali biologici. A causa della estrema complessità riguardante i farmaci biologici, anche la minima differenza tra la struttura di un farmaco biologico d'innovazione e una tentata copia può avere un significativo impatto su un paziente, incluso manifestazioni collaterali quali risposte immunitarie indesiderate. Tuttavia, quanto a segnalare tali manifestazioni, il 22% dei medici fa rapporto soltanto al DCI, il che può comportare una falsa attribuzione. Inoltre, il 25% dei medici usa unicamente la denominazione comune internazionale, o DCI, nel prescrivere i farmaci biologici, il che potrebbe causare situazioni quali pazienti che ricevono un medicinale sbagliato da parte di un farmacista.
"I comportamenti prescrittivi dei medici europei dimostrano che i farmaci biosimilari devono avere l'ulteriore garanzia di denominazioni riconoscibili per assicurare una prescrizione e un monitoraggio chiari", ha spiegato Reilly. "Una denominazione riconoscibile favorisce un'identificazione accurata da parte di medici e farmacisti, aiuta le autorità di regolamentazione nel tracciare e comprendere con precisione tali medicinali e favorisce la trasparenza da parte del produttore.".
Vedere la presentazione di Reilly qui.
Alliance for Safe Biologic Medicines (ASBM) è un ente formato da diversi gruppi e individui del campo della sanità partendo da pazienti fino ad arrivare a medici, società di biotecnologia che sviluppano farmaci innovativi e biosimilari e altri componenti che collaborano per garantire che la sicurezza del paziente sia un tema fondamentale nella discussione politica sui farmaci biosimilari.
Per maggiori informazioni contattare:
Michael Reilly
Direttore esecutivo
Alliance for Safe Biologic Medicines
Telefono: +1-202-222-8326
Email: Michael@safebiologics.org