Forma, colore e musica come terapia al Carcere di Rossano

Presso l'Istituto Penitenziario di Rossano inizia un innovativo percorso multidisciplinare denominato “ Spazio Comunitario”.
rossano, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) Nell’ambito delle diverse attività trattamentali, predisposte dal Dirigente della struttura dell’Istituto Penitenziario di Rossano, particolare attenzione merita un innovativo percorso multidisciplinare denominato “ Spazio Comunitario”.

Il progetto di quest’anno prevede non solo un laboratorio di pittura finalizzato all’arte terapia ma anche un laboratorio di musicoterapia e un laboratorio di chitarra che saranno tenuti da professionisti esterni che saranno convenzionati con questa struttura e coordinati dal Dott. Armando Madeo, specialista psicologo dell’ASP.

Un progetto che si aggiunge a tutte le altre attività, di laboratorio, scolastiche e teatrali che, nonostante le difficoltà dovute alla carenza di personale, vengono portate avanti grazie all’abnegazione dei Poliziotti in servizio al carcere di Rossano e alla guida del Comandante di Reparto Comm. Ciambriello che dimostrando di prendere a cuore il mandato Costituzionale portano avanti il proprio lavoro, tra mille difficoltà, con grande sacrificio, senso di umanità e orgoglio d’appartenenza.
Per il secondo anno consecutivo in Calabria e, segnatamente, a Rossano viene realizzato un progetto di questo tipo in cui i detenuti scoprono nuove forme espressive. “ La significativa valenza artistico-terapeutica del corso tenuto lo scorso anno e, soprattutto, la forte richiesta della popolazione ristretta mi hanno spinto a riproporre agli Uffici competenti il finanziamento di un progetto simile a quello svolto ma al tempo stesso più completo e, se vogliamo, più ambizioso. E’ previsto un vero e proprio team di psicologi ed esperti nel campo delle arti interessate che lavoreranno sinergicamente, ognuno nel rispetto delle proprie competenze, fondendo le loro professionalità al fine di ottenere il massimo effetto possibile dalle diverse tecniche applicate. Si tratta di attivare una «comunicazione silenziosa in carcere. Si tratta di trasformare il "tempo di pena" in "tempo di vita", di dare la possibilità al detenuto di sostenere un lavoro introspettivo e di regolazione delle emozioni, di rendere visibile a se stesso e agli altri, attraverso le proprie creazioni, il proprio mondo interiore. L’arteterapia, quindi, aiuta il detenuto\persona a farsi consapevole e ad accettare, di conseguenza, la relazione d’aiuto al fine di superare il proprio disagio interiore e trovare stabilità nella propria esistenza .”

Dunque, è evidente che il Provveditorato Regionale di Catanzaro ha accolto positivamente la progettualità illustrata dal Dott. Carrà e ha premiato l’Istituto di Rossano approvando il progetto “Spazio Comunitario” e facendosene portavoce presso la sede centrale in Roma.

Il corso sperimentale, che inizierà entro il mese di ottobre, durerà circa 6 mesi, coinvolgerà circa 30 detenuti del carcere di Rossano ed è interamente finanziato dal Dipartimento dell’Amm.ne Penitenziaria che ha investito 15.000 €, messi a disposizione della casa di Reclusione di Rossano.
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