La rivoluzione dell’idrogeno. Di Giancarlo Elia Valori.

Un nuovo modello di sviluppo che parte dal mare, dal sole e dal vento.
Roma, (informazione.it - comunicati stampa - industria)

E' online il nuovo articolo di Giancarlo Elia Valori che vede al centro dell'analisi l'idrogeno ed il suo utilizzo nel processo di transizione energetica che vedrà impegnati i Paesi più avanzati del mondo nel corso dei prossimi anni.

l “Green Deal” dell’Unione Europea è diventato parte integrante del “Recovery Plan” disegnato per aiutare i paesi dell’Unione a uscire dalle sabbie mobili della crisi produttiva determinata dalla pandemia.
Una fetta consistente di risorse (47 miliardi per l’Italia) viene infatti destinata alla “grande trasformazione” dei nuovi modelli di sviluppo, all’insegna della ricerca e nello sfruttamento di risorse energetiche che, a differenza delle tradizionali “fonti non rinnovabili”, promuovano la crescita economica e industriale con l’uso di nuovi strumenti in grado di operare in condizioni di equilibrio con l’ecosistema.
Il principale di questi strumenti è senza dubbio l’Idrogeno.

E' possibile leggere l'articolo su: Il Denaro.it.

Note sull'autore.

Giancarlo Elia Valori è uno dei più importanti manager italiani. Docente universitario e attento osservatore della situazione politica ed economica internazionale, nella sua lunga carriera ha ricoperto importanti incarichi in prestigiose società italiane ed estere. Attualmente è Presidente dell’International World Group e di Trafomec Europe Technology S.r.l., della Fondazione Laboratorio per la Pubblica amministrazione e la delegazione italiana della Fondazione Abertis.

Inoltre è presidente onorario di Huawei Italia nonché detentore di importanti cattedre in prestigiosi atenei quali la Yeshiva University di New York, l’Hebrew University di Gerusalemme e la Peking University.

Nel 1992 viene nominato Cavaliere della Legion d’onore con la motivazione: “Un uomo che sa vedere oltre le frontiere per comprendere il mondo”, dall’11 maggio 2001 è ambasciatore di buona volontà dell’Unesco per i meriti profusi generosamente nella difesa e nella promozione del patrimonio immateriale. Nel 2002 riceve il titolo di “Honorable” della Académie des Sciences de l’Institut de France.

Tra i suoi libri ricordiamo: Liberi fino a quando? (Lindau 2019), Rapporti di forza (Rubbettino 2019), Geopolitica e strategia dello spazio (Rizzoli 2006), Antisemitismo, olocausto, negazione (Mondadori 2007), Mediterraneo tra pace e terrorismo (Rizzoli 2008), Il futuro è già qui (Rizzoli 2009), La via della Cina (Rizzoli 2010) e Geopolitica dell’acqua (Rizzoli 2011).

A riconoscimento del suo poliedrico impegno di studioso e pubblicista a respiro universale, ha ricevuto il premio giornalistico “Ischia Mediterraneo”, il “Gran Premio Letterario 2011” dal Consiglio Mondiale del Panafricanismo e il “Premio Internazionale della Cultura” dalla International Immigrants Foundation delle Nazioni Unite.

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Adolfo Tasinato
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