FLOWERSTAN
Comunicato Precedente
Comunicato Successivo
Dal 25 gennaio al 30 aprile 2025, CASERMARCHEOLOGICA ospita negli spazi della sede a Palazzo Muglioni (via Niccolo’ Aggiunti 55) a Sansepolcro AR, FLOWERSTAN, project room di Elham M. Aghili, a cura di Barbara Pavan.
FLOWERSTAN è un neologismo che deriva dall’ibridazione dell’inglese Flowerland e del sinonimo persiano Golestan e illustra puntualmente l’ultima evoluzione della pratica artistica che Elham M. Aghili persegue da alcuni anni e che culmina in questa project room in cui si intrecciano le molteplici declinazioni di una ricerca personale e professionale. Qui prende forma, infatti, una sintesi della complessa stratificazione del lavoro dell’artista e al contempo vi si radicano nuove prospettive, capaci di aprire orizzonti di riflessione inediti.
Elham M. Aghili, artista italo-iraniana attiva in ambito nazionale ed internazionale, coniuga la speculazione intellettuale con una cifra espressiva che prende forma attraverso una tecnica magistrale e un attento sguardo alle istanze contemporanee di sostenibilità. La sua poetica evoca una natura parallela e immaginifica, dove intrecci di filati – nello specifico scarti di produzione di VIMAR1991 - danno vita a paesaggi che oscillano tra realtà e illusione, tra naturale e artificiale, tra essere e apparire. Con un linguaggio visivo intriso di riferimenti simbolici e culturali, l’artista rilegge il rapporto fra l’uomo e l’ambiente, trasformando i fili in metafore visibili delle connessioni invisibili che legano il pensiero umano al mondo naturale.
Mai come nel presente, il “giardino sottosopra” concepito da Aghili per questa occasione si impone quale eloquente metafora di un mondo sconvolto da emergenze climatiche, conflitti bellici e pandemie globali. L’opera evoca una natura in bilico, sospesa tra sopravvivenza e annichilimento, che si aggrappa disperatamente a ogni spiraglio per affermare la propria esistenza. Attraverso l’uso sapiente di fili di scarto e materiali recuperati, l’artista plasma un universo capovolto, destabilizzando il senso comune e costringendo l’osservatore a confrontarsi con un nuovo ordine percettivo. L’opera si configura non soltanto come evocazione estetica, ma anche come allegoria di una lotta incessante per la vita. Il sovvertimento delle leggi della gravità e della percezione si traduce in un invito alla riflessione critica, superando la mera rappresentazione per farsi veicolo di una narrazione più profonda e stratificata. Aghili conduce l’osservatore oltre i limiti del visibile, dischiudendo le meraviglie di una natura che, sebbene nascosta agli occhi disattenti, costituisce la matrice primaria della vita.
FLOWERSTAN si colloca come atto critico e poetico insieme, un monito sui paradossi del nostro tempo e una denuncia del rapporto predatorio che la modernità ha instaurato con il mondo naturale fin nelle sue viscere, in quell’universo sotterraneo di radici, connessioni e trasformazioni che costituisce la linfa vitale del nostro pianeta, suggerendo nuove possibilità di rigenerazione e coesistenza.
La project room è dunque un’esperienza immersiva e trasformatrice. È un ribaltamento percettivo che trasfigura la natura da oggetto passivo a soggetto attivo, da cornice decorativa a protagonista di una narrazione universale. L’opera ci impone di guardare oltre la superficie, di esplorare la vitalità nascosta e di rimettere in discussione ogni certezza antropocentriche.
Aghili crea così uno spazio filosofico ed estetico dove i confini tra visibile e invisibile, naturale e artificiale, umano e non-umano si dissolvono: un atto di denuncia e un messaggio di speranza, un invito a ripensare il nostro ruolo all’interno di un sistema vivente interconnesso. Con raffinata maestria, ci restituisce la possibilità di immaginare un futuro in cui l’uomo possa finalmente riconciliarsi con la Terra, non più dominatore, ma parte di un magnifico ecosistema dall’equilibrio fragile e sublime.
Breve nota biografica
Elham M. Aghili, artista italiana di origini persiane nata a Sassuolo nel 1989, è cresciuta immersa nell'universo dei tappeti persiani, che hanno influenzato la sua ricerca artistica. Dopo un iniziale percorso accademico scientifico consegue la laurea specialistica in Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. I suoi lavori sono stati selezionati per il Premio Nazionale delle Arti, XV edizione presso il Museo Mas-Edu di Sassari, per la Biennale Internazionale Contexile di Guimarães in Portogallo, per il Valcellina Awards a Maniago (PN) e per Tramanda a Chieri (TO). Nel 2021 la sua opera Hybrids si è aggiudicata l’Avant Young #Safety Award, promosso da Volvo Car Italia a Milano.
Le sue opere, oltre a far parte di prestigiose collezioni private, sono state acquisite da collezioni permanenti di istituzioni quali l’Hub 19M di Parigi, il Consorzio Colibri di Bologna, Fatti ad Arte a Biella, Trame d’autore a Chieri (TO) e dalla collezione dell’Ente Romagna Fiere. Tra le sue partecipazioni più recenti a mostre personali si annoverano l’installazione realizzata in occasione della Milano Design Week 2024 presso lo Spazio Cappellini di Milano, The New Bloom presso gli uffici Chanel a Milano, Fioritura in corso a Villa Bellombra, Bologna, Il Giardino dell’anima a Palazzo Ferrero, Biella, Appesi a un filo alla SCD Gallery di Perugia e per tre edizioni consecutive, nel 2022, 2023 e 2024, la partecipazione a Pitti Immagine Filati per Vimar1991 presso la Fortezza da Basso di Firenze.
Anche le mostre collettive rappresentano un aspetto importante del suo percorso artistico, includendo la sua presenza alla II Biennale Internazionale di Fiber Art Contemporanea presso il MuRTAC - Museo del Ricamo e del Tessile di Valtopina, Threads of our Time alla Gallery Space at Chelsea Market di New York, De Rerum Natura, organizzata in occasione della 59ª edizione della Biennale d’Arte di Venezia al Circolo Ufficiali della Marina Militare presso l’Arsenale di Venezia, Risonanze presso le Collezioni Comunali d’Arte di Palazzo d’Accursio a Bologna, nell’ambito di The World Textile Arts 25WTA, Fiberstorming per il Salone Italia a Bergamo Arte Fiera e nell’ex Ateneo di Bergamo, e The Soft Revolution presso il Museo del Tessile di Busto Arsizio.
La ricerca artistica di Elham M. Aghili si è ampliata attraverso contaminazioni con il mondo della moda e del design, come testimonia la recente collaborazione con il brand londinese Samanta Virginio, per il quale ha disegnato e realizzato l’abito-scultura A New Bloom.
CASERMARCHEOLOGICA E PALAZZO MUGLIONI
Costruito nel 1536 dalla nobile famiglia Muglioni su strutture medievali, Palazzo Muglioni è da secoli un simbolo di Sansepolcro. Questo imponente edificio rinascimentale, caratterizzato da sale decorate a stucco, soffitti lignei, una terrazza e un giardino pensile, ha ospitato nel tempo molteplici funzioni: dimora nobiliare e centro culturale sotto la guida di Minerva Muglioni, prima sede della Buitoni, caserma dei Carabinieri e succursale scolastica negli anni Ottanta.
Dopo decenni di abbandono, nel 2013 un gruppo di studenti del Liceo “Città di Piero” e la loro insegnante, Ilaria Margutti, hanno avviato un progetto di rigenerazione, trasformando il palazzo in uno spazio creativo e intergenerazionale. Grazie al lavoro quotidiano di un team di professioniste culturali l’associazione si è strutturata e ha potuto condurre i lavori di recupero dello spazio di proprietà pubblica portando nel 2017 alla riapertura alla città. Da allora, CasermArcheologica ha trasformato Palazzo Muglioni in un modello di rigenerazione culturale, combinando memoria storica, innovazione sociale e creatività. Il palazzo è divenuto un punto di riferimento per l’arte contemporanea, la formazione e il dialogo con la comunità, promuovendo un continuo confronto tra arte, cultura e didattica.
Inserita in reti nazionali di rigenerazione urbana e sostenuta da enti pubblici e privati, CasermArcheologica opera come un laboratorio permanente di progettualità inclusiva e sostenibile, rivolta a tutte e a tutti, a partire dai più giovani. Stanza dopo stanza, obiettivo dopo obiettivo, il progetto continua a crescere in sintonia con il territorio, puntando a lasciare un’eredità culturale duratura e a ispirare nuove pratiche di valorizzazione del patrimonio e del capitale umano. Le stratificazioni visibili nelle mura del palazzo sono diventate una metafora del progetto stesso, simbolo di una rinascita che intreccia passato, presente e futuro. Oggi Palazzo Muglioni è uno dei cuori pulsanti della cultura a Sansepolcro, un luogo in cui storia e innovazione convivono, dando vita a un esempio virtuoso di rigenerazione artistica e sociale.
SCHEDA TECNICA
Titolo: FLOWERSTAN
Artista: ELHAM M. AGHILI
A cura di Barbara Pavan
Sede: CASERMARCHEOLOGICA
Via Niccolo’ Aggiunti 55, Sansepolcro (AR)
Date: 25 gennaio – 30 aprile 2025
Inaugurazione: sabato 25 gennaio 2025, ore 18:30
Info: www.casermarcheologica.it