Con “Sweet Rossini” il Majestic festeggia un anno insieme all’Executive Chef Cristian Mometti

Prima degustazione ufficiale fuori Pesaro di Sweet Rossini, il dolce che celebra il compositore nel mondo, vincitore del concorso AMPI presieduto da Gino Fabbri. Personalizzato dall’Executive Chef Cristian Mometti, il dessert ideato dal Maitre Patissier Armando Lombardi, è stato protagonista della serata al Grand Hotel Majestic “già Baglioni”.
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - cibi e bevande) Bologna, 11 aprile 2019_Un dolce ambasciatore di cultura: Sweet Rossini è stato presentato durante la serata organizzata dall’Accademia Italiana della Cucina “Bologna” insieme ad AMPI, Accademia Maestri Pasticceri Italiani, Grand Hotel Majestic “già Baglioni” di Bologna e Comune di Pesaro, città natale di Rossini. Una “ghiotta” occasione per celebrare il primo anno di Cristian Mometti come Executive Chef del ristorante I Carracci, e il passaggio di testimone tra due importanti anniversari: il 150° della morte di Rossini e il 40° della nascita del ROF, il Rossini Opera Festival.

Sweet Rossini, in qualità di ambasciatore del gusto pesarese nel mondo, è un dolce perfettamente personalizzabile: la versione preparata per la serata bolognese è stata ideata da Cristian Mometti, che ha voluto dare il suo “tocco” a una ricetta versatile quanto gustosa. L’occasione, per lui, di festeggiare in grande stile il suo primo anno come Executive Chef del ristorante I Carracci. Sweet Rossini è stato selezionato e riconosciuto come il dessert che celebra il compositore nel mondo, con un vero e proprio concorso, dall’Accademia Maestri Pasticceri Italiani guidata da Gino Fabbri, uno dei padri della pasticceria italiana, presente alla serata al Majestic insieme a Guido Mascioli, Delegato Accademia Italiana della Cucina “Bologna”, con la Vice Delegata Cristina Bragaglia.

Lo chef è stato inoltre il curatore del menu speciale ispirato alle tante ricette che il Maestro Rossini ha lasciato in eredità ai posteri, annotate in ricettari e lettere. E così ecco arrivare in tavola l’uovo in camicia alla Rossini, complessa ed equilibrata alchimia impreziosita dal tartufo, i cannelloni alla Rossini, con panna, arancia amara, parmigiano e tartufo, e i tournedos alla Rossini – il cui nome, derivante dal francese “tourne dos”, alimenta una simpatica leggenda che riguarda il compositore – con spinaci al burro, pinoli ed uvetta.

Palcoscenico dell’evento “Rossini di sera”, il 5 stelle lusso nel cuore di Bologna. Per la prima volta la profumata e soffice composizione di mandarino, vaniglia, cardamomo, caffè e mandorle è stata portata al di fuori dei confini pesaresi. Ideato dal Maitre Patissier Armando Lombardi, il dolce aspira infatti a seguire la traiettoria del grande compositore a cui è dedicato: partire da Pesaro e conquistare il resto del mondo.

Il suo segreto è nel bilanciamento di zuccheri e grassi, che permette di mantenere la sua fragranza nel tempo: anche in virtù di questa caratteristica, che lo rende facilmente esportabile.
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