Parking Lot 3D,un thriller psicologico italiano come manifesto futuro del Cinema 3D
Credo che farò tardi, mamma: mi sono perduta. Devo essere scivolata nello spazio tra il treno e la banchina, e adesso non riesco più ad uscire.
E’ notte. Lorna giace prima di sensi sulla tromba delle scale d'emergenza del parcheggio di un centro commerciale. E' quasi mezzanotte prima che lei sia di nuovo cosciente e scopra che sia la sua borsa che la sua insulina sono sparite. Lorna è diabetica e avendo mangiato poco prima di perdere conoscienza rischia il coma iperglicemico se non ruscirà a farsi la sua iniezione nel più breve tempo possibile.
Lorna non andrà a casa stasera: ha un invito a una festa che non può rifiutare, vittima prescelta di un reality thriller dove ogni sua mossa verrà registrata e ogni grido di aiuto, ogni passo compiuto nel tentativo di riguadagnare la libertà e il suo diritto a tornare nel mondo dal quale era in fuga, sono parte di un viaggio di ritorno prima mentale che fisico. Lorna sarà costretta ad affrontare il suo passato per avere la speranza di riconquistare il suo futuro.
Vieni con noi, vieni a giocare. Segui la x e saprai dove andare
Attendono.. i cacciatori nell'oscurità.
E il calabrone vola. Vola in Parking Lot 3D come non ha mai fatto in Italia e difende la sua unicità servendo tecnologia alla struttura narrativa del film senza la ricerca dell'effetto a tutti i costi. "Nel cinema in 3D" - spiega Harriet MacMasters-Green - "la tecnologia viene utilizzata solo per fini spettacolari e per esaltare gli effetti speciali a discapito della trama. Viceversa nel nostro film la storia non è al servizio del 3D ma esattamente il contrario. L’idea del film è autobiografica: io e Francesco ci siamo davvero persi la macchina di notte in un parcheggio".
3D al servizio della storia con una tecnologia low cost capace di garantire un prodotto finito di qualità almeno uguale a quella di grandi produzioni, spiega Gasperoni: "In media i 3d nativi girati fino ad oggi sono costati circa 70 milioni di dollari ognuno. Se consideriamo poi che, quello fino ad oggi costato di meno, ovvero Street Dance 3D, è costato 7,4 milioni di dollari (5,1 mil euro), il nostro PARKING LOT, che è costato 400 mila euro (ovvero più di 12 volte di meno di quello fino ad oggi considerato il meno costoso) rappresenta un passo avanti assolutamente prodigioso, quasi un miracolo".Per maggiori informazioni su Parking Lot 3D o sulla tecnologia 3Demon, contatta l'ufficio stampa Marina Luca via mail [email protected]
Buona visione!