Brusciano: Ashley Ciccone dalla California alla ricerca delle origini della sua famiglia il cui capostipite emigrò in America 100 anni fa. (Scritto da Antonio Castaldo)

il successo del Sogno Americano è testimoniato da una foto che ritrae il nonno di Ashley, Felice, mentre mette al forno una pizza, trasformata in immagine commerciale con la réclame: “Ciccone’s Italian Cuisine. Introducer of Pizza since 1947 in California”.
Brusciano NA, (informazione.it - comunicati stampa - non profit) Negli ultimi anni si stanno incrementando le ricerche genealogiche degli Italoamericani desiderosi di conoscere il passato delle loro originarie famiglie. I luoghi di antica provenienza, Italia, Europa e quelli di attuale residenza, in gran parte negli USA, sono divisi e distanti con in mezzo l’Oceano Atlantico che assurge spesso anche a simbolico suggello di un oltrepassato confine che non contempla ritorno, ma definitiva permanenza in una nuova condizione esistenziale. Oggi ci sono gli aerei, che in poche ore cancellano i trenta giorni di viaggio via mare che toccavano ai primi flussi migratori, e una volta ripristinati i contatti, grazie ai social network, bastano pochi secondi per incontrarsi online. Ci sono agenzie che lavorano per questo, software che aiutano nella elaborazione dei dati, centri di raccolta, archivi, come quelli di Ellis Island, “Isola delle Lacrime”, che a cavallo dell’Ottocento e del Novecento ha registrato il passaggio, tranne i rispediti indietro per motivi per lo più sanitari, milioni di emigranti. Erano tantissimi gli italiani perché dal 1880 al 1915 furono 4 milioni, su un totale di 9 di emigrati, a scegliere le Americhe. Dal 1900 al 1914 circa il 60% di loro tornò in Italia. Fra coloro che restarono ci furono molti bruscianesi.
Questo è il breve racconto di una esperienza di positiva riscoperta delle proprie origini, rilevata dal giornalista e sociologo Antonio Castaldo dell’Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali. Nella seconda settimana del mese di ottobre 2017 Ashley Ciccone e Brian Fallon, coppia di trentenni provenienti dalla California, si mettono in viaggio per l’Europa con lo scopo principale di giungere a Brusciano in provincia di Napoli, luogo di origine della famiglia Ciccone che ha visto alcuni suoi componenti emigrare negli Stati Uniti d’America ad inizio ‘900. Ashley Ciccone, discendente da papà Antonio, dal nonno Felice e dal bisnonno Umberto Vittorio emigrato in USA, a sua volta nato a Brusciano il quindici ottobre 1892, figlio di Sebastiano Ciccone e Angela Orsola Cimitile, genitori di otto figli, sei maschi e due femmine.
I due giovani americani, lei, Ashley rinomata acconciatrice per donna e lui, Brian di origini irlandesi, agente immobiliare, sono giunti a Brusciano il 12 ottobre nel 525esimo anniversario della scoperta dell’America, ripercorrendo all’inverso l’itinerario di Cristoforo Colombo che ha condotto loro alla scoperta dell’Italia e di Brusciano. Qui hanno trovato il tesoro, aprendo lo scrigno dei ricordi e dei racconti, confrontandoli con il giacimento antropologico locale, di voci e corpi, sguardi e visi, figure e simboli, spazi e architetture, vita quotidiana e sogni futuri, affetti e progetti, di una famiglia, quella dei Ciccone a Brusciano che nella sua storia è attraversata da tre nostalgiche generazioni in USA. E’ in Via Corte, nel cuore del centro storico di Brusciano, inizio di Cortaucci, oggi Via San Francesco in prossimità della Chiesa S. Maria delle Grazie, che tutte le emozioni accumulate si sono sciolte nelle lacrime di gioia di Ashley, quelle che una volta erano lacrime amare di quando partivano “e’ bastimiente pe’ terre assaje luntane” dal porto di Napoli con tanti bruscianesi che lasciavano il loro paese, oltre un secolo fa per cercare fortuna nel nuovo mondo. In questo caso, il successo raggiunto è testimoniato da una foto che ritrae il nonno di Ashley, Felice, mentre mette al forno una pizza, trasformata in immagine commerciale con la réclame: “Ciccone’s Italian Cuisine. Introducer of Pizza since 1947 in California”. Altro successo è quello del fratello del bisnonno Umberto Vittorio, Sebastiano, nato a Brusciano l’undici ottobre del 1889, che ha lasciato il segno in America come capoparanza nella storia del Giglio di Sant’Antonio in USA, radicato in East Harlem a New York 100 anni fa su iniziativa di Gioacchino e Rocco Vivolo e che continua nei nostri giorni con il loro discendente Phil Bruno insieme a tutti i componenti della Giglio Society of East Harlem. La Ballata del Giglio avviene sulla 115th Street fra la 1st Avenue e Pleasant Avenue nei pressi della Chiesa della Madonna del Carmine. Ma di questo Ashley non ha cognizione ed è il ricercatore sociale Antonio Castaldo ad informarla, sulla storia giglistica bruscianese ed americana. Asley però ricorda che tutti i vecchi membri della famiglia Ciccone in America portavano sempre al collo una medaglietta di Sant’Antonio di Padova.
Venerdì 13 ottobre, presso il locale “Pizza e Babbà”, sul tratto nolano dell’Antica Nazionale delle Puglie, è stata allestita una conviviale serata con ospiti principali Ashley Ciccone e Brian Fallon. Promotori dell’iniziativa i coniugi Ciro Ciccone e Maddalena Russo; Maria Laura Ciccone, Consigliera Comunale a Brusciano e Florestano Perrotta, ristoratore, con la loro figlioletta Vittoria; la Dottoressa Rosalba Ciccone che ha ricordato dell’unica breve visita bruscianese del nonno di Ashley, avvenuta diversi decenni fa; Felice giovanissimo artigiano presepista e la sorella Mariangela sfavillante universitaria, figli dell’Avvocato Carmine Ciccone e di Maria Rosaria Maione, con ospite il giornalista e sociologo Antonio Castaldo.
Fra pizze a forma di cuore, di cerchio e di quadrato farcite in vario modo, birra artigianale e prosecco, babà e grappa, racconti e curiosità, è stato svelato anche un momento assai romantico quello in cui Brian ha chiesto ad Ashley di sposarlo, durante la loro escursione in Toscana nel Chianti. I commensali si sono dunque magicamente trasformati in una festante comunità sull’aia di una masseria come nell’antica Brusciano. Un attimo, un flash, un feedback che accende la citazione storica di una realtà sociale che gli emigranti lasciarono per il nuovo mondo, mentre ora le terze e quarte generazione cercano di riannodare i fili della memoria visitando le terre delle origini dei propri avi, cercando fra la gente, commissionando agenzie, esplorando i social media e spesso riescono come nel caso di Ashley Ciccone a fare centro e vincere il premio di un incontro umano che non ha prezzo. Antonio Castaldo chiedendo ad Ashley le tre cose che lei ricorderà di Brusciano, una volta tornata in California, ha ricevuto questa immediata risposta: “A lot of love, tanto amore; A family for ever; una famiglia per sempre; Rediscovery of history and roots, riscoperta di storia e radici”.

IESUS Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali - Brusciano NA -