Il Tar Abruzzo sospende l’apertura della caccia alla lepre fino al 1° ottobre

I giudici amministrativi hanno accolto il ricorso del WWF: in partirolare non sarebbe stato motivato il dissenso dall'ISPRA.
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - agricoltura) La Federcaccia regionale dell’Abruzzo ha reso noto come la prima sezione del Tribunale Amministrativo Regionale si sia espresso sul ricorso presentato contro il calendario venatorio relativo alla stagione 2018-2019. In pratica, è stata accolta la domanda cautelare del WWF, fortemente contrario al resto. Nell’ordinanza che è stata depositata questa mattina, il TAR ha ufficialmente sospeso l’efficacia del calendario venatorio nella parte in cui fissa la data di apertura della caccia alla lepre. Il prelievo slitterà in questa maniera al prossimo 1° ottobre. Come si legge nella pronuncia dei giudici, la prima udienza pubblica è stata fissata al mese di maggio del 2019. In particolare, la sospensione è la conseguenza della mancata motivazione sulle ragioni del dissenso della Regione Abruzzo dal parere espresso dall’ISPRA. L’Istituto aveva indicato l’apertura della caccia alla lepre al 1° ottobre per garantire la salvaguardia delle ultime nascite e del completamento della stagione riproduttiva. Inoltre, nella sentenza si parla della possibilità di posticipare la caccia durante le fasi della riproduzione, cone stabilito dal comma 1 bis dell’articolo 18 della Legge Nazionale sulla Caccia. Tra l’altro, ci sarebbe stato un difetto di interesse all’esame della domanda di sospensione a causa del nuovo calendario venatorio stabilito per due specie, fagiano e quaglia. Per questo prelievo si dovranno quindi attendere circa due settimane.
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