Teatro Bonci, Cesena- "Dieci storie proprio così" Terzo atto.

Martedì 17 aprile 2018, ore 21. Mercoledì 18 aprile 2018, ore 10 (matinée riservato alle scuole). Progetto “Il Palcoscenico della legalità”.
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) Teatro Bonci
Piazza Guidazzi, Cesena


"Dieci storie proprio così"
Terzo atto,
da un’idea di Giulia Minoli.
Drammaturgia Emanuela Giordano e Giulia Minoli
Regia Emanuela Giordano.

Con:
Daria D’Aloia, Vincenzo d’Amato, Tania Garribba, Valentina Minzoni, Alessio Vassallo.
E con:
Tommaso Di Giulio (chitarre) e Paolo Volpini (batteria).

Musiche originali Tommaso Di Giulio.

Produzione Teatro di Roma - Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Napoli - Teatro Nazionale,
Emilia Romagna Teatro Fondazione - Teatro Nazionale, Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani
Onlus - Centro di Produzione Teatrale
in collaborazione con Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
e The Co2 Crisis Opportunity Onlus

Dieci storie proprio così è parte integrante del progetto “Il Palcoscenico della legalità”.
assistenti Giulia Agostini, Noemi Caputo, Tania Ciletti, Ilaria Meli

Durata: 1 ora e 15 minuti e a seguire incontro con il pubblico

Arriva sul palcoscenico del Teatro Bonci Dieci storie proprio così – terzo atto, spettacolo nato da un’idea di Giulia Minoli, con la drammaturgia di Emanuela Giordano e della stessa Minoli e la regia di Emanuela Giordano: un racconto di vittime conosciute e sconosciute della criminalità organizzata, episodi di impegno civile e riscatto sociale, responsabilità individuali e collettive, connivenze istituzionali e taciti consensi.
Lo spettacolo è in scena anche nei Teatri ERT Arena del Sole di Bologna, lunedì 16 aprile, e Teatro Storchi di Modena, giovedì 19 aprile. Il progetto al suo Terzo atto ha infatti sviluppato un forte legame con il territorio dell’Emilia Romagna: sono state raccolte numerose testimonianze di persone colpite dalla criminalità organizzata. Storie di grande attualità e riscatto sociale:

Giovanni Tizian, giornalista calabrese, emigrato nella nostra regione dopo l’omicidio del padre, un funzionario di banca che non si era piegato alla ‘ndrangheta. Tizian scrive per la Gazzetta di Modena dal 2006, conducendo inchieste sulle infiltrazioni mafiose nel territorio, e dal 2011 vive sotto scorta.

Nicoletta Polifroni, 26 anni, calabrese, ha studiato legge a Bologna. Nel 1996 suo padre, un imprenditore edile, è stato ucciso dalla ‘ndrangheta perché si rifiutava di pagare il pizzo.


Cortocircuito, un’associazione culturale antimafia di Reggio Emilia formata da studenti universitari. Nasce nel 2009 come giornalino studentesco indipendente e web-tv per le scuole. Attraverso delle video-interviste e dei reportage ha messo in luce la penetrazione della criminalità organizzata di stampo mafioso nel territorio.

La fattoria di Masaniello Ristorante – Pizzeria Etica nasce nel quartiere Pilastro di Bologna e coinvolge lavoratori svantaggiati e una rete di associazioni e cooperative del territorio con cui mette in campo attività educative, formative e culturali. Per la sua cucina utilizza prodotti realizzati da cooperative sociali che lavorano su terreni confiscati alle mafie, presidi Slow Food, aziende antiracket o che operano in carcere.

Al termine dello spettacolo è previsto un incontro con gli attori e alcuni protagonisti delle storie locali per riflettere e approfondire i temi trattati.
Al Teatro Bonci saranno presenti: Sara Paci, martedì 17 alle ore 21, e Barbara Bastianelli, mercoledì 18 alle ore 10, entrambi membri dell’Osservatorio Antimafia Provincia di Rimini.

Dieci storie proprio così è una provocazione “ragionata” contro quella rete mafiosa, trasversale e onnipresente, che vorrebbe sconfitta la coscienza collettiva, la capacità di capire e reagire. È lo svelamento dei complessi legami che si intrecciano tra economia “legale” ed economia “criminale”, relazioni che uccidono il libero mercato e minacciano gravemente il nostro futuro.
Emanuela Giordano e Giulia Minoli sono partite nel 2012 scavando nella memoria, per ricordare chi ha combattuto le mafie. Questo inizio costituisce l’ossatura imprescindibile della loro esperienza. Da allora hanno viaggiato in tutta Italia, approfondendo il tema della lotta alla criminalità organizzata grazie all’aiuto di alcune università italiane e ai tanti testimoni che hanno raccontato le loro storie. Per questa ragione hanno deciso di concentrarsi sul presente, su ciò che accade ora e su quello che ognuno di noi può realmente fare, assumendoci la responsabilità di un cambiamento faticoso, difficile ma irrinunciabile.

Dalla ricerca è nato anche il documentario Dieci storie proprio così, prodotto da RaiCinema e JMovie e vincitore del premio speciale ai Nastri d’Argento 2018.


Note di regia
Questo nuovo spettacolo, il terzo dal nostro inizio, mantiene l'impegno di veicolare prima di tutto la forza delle storie che raccontiamo ma questa volta scrittura e messa in scena spingono l'acceleratore sull'idea della scelta, sul cosa possiamo fare noi, noi tutti. La criminalità organizzata si sta appropriando della nostra economia e noi non ce ne siamo accorti? È una forma di distrazione di massa o siamo complici? Cambia la logica del merito, del diritto, cambiano le regole del profitto e del mercato e siamo incapaci di reagire, ammutoliti e stanchi. Abbiamo tracciato il profilo di personaggi collusi, grazie alla loro complicità le mafie hanno potuto infiltrarsi in tutti i settori dell'economia. E non solo di quella. Ma non è con il disincanto che possiamo combatterli. Non è l'assenza di impegno a salvarci. Per fortuna c'è chi si oppone, rischia, denuncia, indica alternative fattibili a questo degrado. C'è chi sceglie. Vogliamo raccontarvi un'Italia poco conosciuta: il sindaco che combatte le logiche mafiose che intossicano la sua città, il commercialista che contrasta il rapporto tra aziende e denaro sporco, il giornalista, il collaboratore di giustizia, il testimone. Vogliamo farvi conoscere le strategie di impegno di un gruppo di liceali, la sfida di alcuni imprenditori, vogliamo mostrarvi un'Italia viva: aziende, università, comunità che ci propongono un modo diverso di concepire le risorse economiche, gli spazi comuni, la nostra stessa esistenza. Possiamo farlo anche noi. Stare insieme, in teatro, può aiutarci a imparare.
Emanuela Giordano


Il teatro civile
Il teatro civile nasce come necessità di recupero della memoria storica di un paese, di una nazione, come spazio laico di condivisione umana, condivisione di riflessioni, domande, esperienze del passato che hanno determinato (nel bene e nel male) ciò che siamo oggi e ciò che potremo diventare. Segna una linea di continuità tra il prima, il presente e il nostro domani. Il teatro ha sempre raccontato i conflitti e le contraddizioni umane, attraverso metafore o racconti fantastici, il nostro teatro usa nomi, luoghi ed eventi che sono realmente accaduti, porta in scena storie vere, persone vere, orrori perpetuati e azioni coraggiose, ingiustizie e riscatto.
Quello che leggiamo sui giornali si confonde con mille quotidiane sollecitazioni e spesso si dimentica, il silenzio e il buio del teatro ci inducono all’ascolto, a sentirci più comunità e meno individui soli e distratti facendo riemergere il senso del vivere civile.
Giulia Minoli


Lo spettacolo è parte integrante di “Palcoscenico della Legalità”, progetto sperimentale di collaborazione tra teatri, istituti penitenziari minorili, scuole, università e società civile, ideato e coordinato da Co2 Crisis Opportunity Onlus con la partecipazione di attori, ricercatori, docenti, giornalisti, magistrati, studenti. “Palcoscenico della legalità “è promosso da Fondazione Pol.i.s., Libera, CROSS Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell’Università degli Studi di Milano, LARCO Laboratorio di Analisi e Ricerca sulla Criminalità Organizzata dell’Università di Torino, Fondazione Falcone, Centro Studi Paolo Borsellino, Fondazione Silvia Ruotolo, Italiachecambia.org e DaSud. Con il Patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ed il Ministero della Giustizia ed il sostegno di Fondazione con il Sud, Eni Spa, SIAE, Poste Italiane.




Informazioni e prenotazioni:
Biglietteria Teatro Bonci - Piazza Guidazzi, Cesena
Prezzi dei biglietti: da 15 a 4€
tel. 0547.355959 dal martedì al sabato ore 10-12,30
[email protected] | www.teatrobonci.it | www.vivaticket.it



Ufficio Stampa Emilia Romagna Teatro Fondazione
Debora Pietrobono
tel. 051 2910954 - cell. 347 8798621
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Ufficio Stampa Teatro Bonci
Emanuela Dallagiovanna
tel. 0547 355714
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