"Una stanza tutta per noi. Le case di Jane Austen" al Teatro Comunale di Gradara (PU) prodotto dal Teatro Bancherò

GIOVEDÌ 7 MARZO 2019.
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

A GRADARA PER TEATRI D’AUTORE

UNA STANZA TUTTA PER NOI. LE CASE DI JANE ASUTEN.

GIOVEDÌ 7 MARZO 2019.

Giovedì 7 marzo al Teatro Comunale di Gradara prosegue Teatri d’Autore, Stagione di Prosa nei Teatri Storici della provincia di Pesaro e Urbino, organizzata da AMAT con il sostegno della Regione Marche e dei Comuni della Rete.

Alle ore 21.15 l’appuntamento è con lo spettacolo "Una stanza tutta per noi. Le case di Jane Austen": divertimento teatrale con musica prodotto dal Teatro Bancherò, con la preziosa collaborazione de Il Club Sofa and Carpet di Jane Austen di Riccione, scritto da Roberto Bertinetti, diretto da Pietro Conversano e interpretato da Francesca Di Modugno, Francesca Gabucci e Francesco Falabella.

Della vita di Jane Austen sappiamo poco perché la sorella Cassandra bruciò gran parte delle lettere che aveva inviato, ma almeno un dato è certo: per lei la casa fu sempre un problema. Nella canonica di Steventon, dove nacque, rimase sino a quando il padre non decise di trasferire la famiglia a Bath, poi dopo la morte del reverendo cambiò molti alloggi per approdare infine a Chatwon grazie alla generosità di un fratello che mise un cottage a disposizione di Jane, della madre e di Cassandra. Forse è per questo che nei suoi romanzi le protagoniste parlano senza sosta di case amate, perdute o desiderate. Nelle diverse sistemazioni, più o meno precarie, Austen aspira spesso a un’abitazione nella quale poter scrivere in pace, senza venire disturbata e, attraverso le parole delle sue eroine, mostra quanto sia stato difficile per una donna nubile nel Regno Unito all’inizio dell’Ottocento poter disporre di uno spazio da non condividere con altri. Attingendo esclusivamente all’epistolario, lo spettacolo ricostruisce in dettaglio la vita di Jane Austen, le sue speranze e i suoi timori, offre spazio alla sua breve carriera pubblica sempre protetta dall’anonimato (le opere uscirono firmate “by a Lady”), alle abitudini domestiche di epoca Regency. Jane Austen è riuscita a sottrarre la penna dalla mano agli uomini e l’ha utilizzata per offrire il punto di vista delle donne in romanzi che Edward Morgan Forster giudicava macchine narrative perfette. È grazie a lei se per la letteratura di lingua inglese si apre una nuova fase in cui molti stereotipi in merito ai rapporti tra i sessi iniziano, sia pure con esasperante lentezza, a esser messi da parte, garantendo così alle donne quella stanza tutta per loro di cui in seguito Virginia Woolf parla in un celebre saggio.

Prima dello spettacolo, alle ore 18.30, si terrà presso Palazzo Rubini Vesin - l'incontro di Scuola di Platea, progetto di introduzione al teatro per gli studenti degli istituti superiori promosso dall’AMAT - con Giuseppe Lerolli (My sweet Lady Jane Austen), in memoria di Roberto Bertinetti in collaborazione con il Liceo Nolfi-Apolloni di Fano e il Liceo Mamiani di Pesaro.

È possibile raggiungere Gradara (ed assistere all’incontro delle 18.30 e allo spettacolo delle 21.15) prenotando un posto in bus (gratuito) al n. 0721 3592515 o 366 630550 (tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.00).

Barbara Mancia

ufficio stampa

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