Al Cinema Tiberio di Rimini grande cinema, l’opera lirica e il balletto

martedì 6 febbraio alle ore 20.15, in differita dal Teatro Bolshoi di Mosca il balletto La Signora delle Camelie con musiche di Chopin su coreografie di John Neumeier
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) Al Cinema Tiberio di Rimini grande cinema, l’opera lirica e il balletto

Il Nuovo Cinema Tiberio di Rimini (via San Giuliano, 16) propone martedì 6 febbraio alle ore 20.15 (biglietti interi € 12, ridotti € 10), in differita dal Teatro Bolshoi di Mosca il balletto La Signora delle Camelie con musiche di Chopin su coreografie di John Neumeier. Il personaggio de La Signora delle Camelie è diventato famoso e noto al grande pubblico grazie all’omonimo romanzo del 1848 di Alexandre Dumas figlio, in cui l’autore si ispira alla sua storia d’amore con Marie Duplessis, morta di tubercolosi a soli ventitré anni.

Molti coreografi ne sono rimasti affascinati creando altrettanti balletti: del 1978 è la versione di John Neumeier creata a Stoccarda per l’étoile Marcia Haydée, allora anche direttrice della compagnia – e Egon Madsen. Dopo la rappresentazione di Stoccarda, nel 1981 il balletto entra nel repertorio del Balletto di Amburgo che Neumeier dirige dal 1973. Il balletto, in tre atti, con le musiche di Fredérick Chopin, inizia col prologo in cui i gioielli di Marguerite Gautier vengono messi all’asta dopo la sua morte. Armand Duval, amante della cortigiana scomparsa, racconta al padre della loro storia d’amore. I due si incontrano al Théâtre des Varietés in occasione del balletto Manon Lescaut, che ha molte analogie con la loro storia. Gli innamorati si trasferiscono in campagna, ma il padre di Armand, all'insaputa del figlio, si reca da Marguerite chiedendole di interrompere la relazione, dal momento che l'altra figlia sta per sposarsi. Marguerite si sacrifica e torna alla vita mondana lasciando una lettera di addio ad Armand, che la umilia corteggiando un'altra donna. In seguito i due amanti si riappacificano, ma assalita da una visione notturna della storia di Manon, Marguerite all'alba lascia Armand e tiene fede alla promessa data. Armand la umilia nuovamente: lei, ormai malata di tisi, muore. Terminato il racconto di Armand al padre, giunge la dama di compagnia di Marguerite che consegna un diario appartenuto alla stessa: Armand scopre così di essere stato lasciato per amore e viene a conoscenza della malattia di Marguerite.

Con questo balletto John Neumaier entra nello spirito letterario di entrambi i romanzi che costituiscono l’intreccio della sua opera, “La Dame aux camélias” e la “Manon Lescault” dell’Abbé Prevost.



Mercoledì 7 febbraio alle ore 20.15 in diretta dalla Royal Opera House di Londra (biglietti interi € 12, ridotti € 10) per la rassegna Opera Live, è in programma Tosca di Puccini con la direzione orchestrale affidata a Dan Ettinger, la regia di Jonathan Kent e Adrianne Pieczonka, Joseph Calleja e Gerald Finley nei ruoli principali.

Roma, giugno 1860. Cesare Angelotti entra correndo nella Chiesa dì Sant’Andrea della Valle. E’ in cerca della chiave che sua sorella ha nascosto per lui ai piedi di una statua della Madonna: con questa potrà aprire la cappella Attavanti dove intende nascondersi dalla polizia che lo insegue. Arriva il sagrestano e quindi il pittore Cavaradossi che sale sull’impalcatura per continuare il suo lavoro sul dipinto di Maria Maddalena. Quando il sagrestano vede il dipinto ne rimane molto sorpreso notando la somiglianza della Maddalena con una giovane donna, che nei giorni precedenti era solita venire a pregare in chiesa.

Giovedì 8, venerdì 9 febbraio alle ore 21.15 e sabato 10 febbraio alle ore 17 (biglietti € 6 interi, € 5 ridotti) nuovo appuntamento per la rassegna Notorius Cineclub dedicata ai film di qualità: in programma Il mio Godard di Michel Hazanavicius con Louis Garrel, Stacy Martin, Bérénice Bejo e Micha Lescot.
Jean-Luc Godard e Anne Wiazemsky: dal regista premio Oscar per “The Artist” un accurato ritratto d’epoca tra privato e pubblico, con al centro la storia d’amore appassionata e tormentata tra il regista di “Fino all’ultimo respiro” e sua moglie, negli anni cruciali tra il ’68 e le proteste per la guerra in Vietnam, mentre l’inquieto autore cerca nuove ispirazioni e provocazioni.

Per informazioni: Cinema Tiberio tel. 328/2571483 Programma completo su www.cinematiberio.it

Paolo Pagliarani
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