Pallanuoto in Sardegna: l'Italia si impone sulla Serbia e vince la Sardinia Cup

Un premio legittimo da spartire idealmente sia con la tifoseria ammirevole, sia con l’organizzazione impeccabile che per otto giorni di fila ha portato a Sassari una novità in tutti i sensi. A fine gara lo stesso CT italiano sdrammatizza sugli episodi violenti succedutisi in ammollo, ed è pronto a scommettere che in nottata i protagonisti faranno scorrere fiumi di birra attorno ad una tavolata amicale
Sassari, (informazione.it - comunicati stampa - sport)

Una serata finale da fare invidia alle riunioni di pugilato rende ancor più pittoresca la prima volta della Sardinia Cup a Sassari.

I nostalgici di Bud e Terence sono stati accontentati, con il diversivo della piscina che si sostituisce al saloon. Sommari regolamenti di conti a suon di schiaffoni e mosse proibite sommerse sono seguite passo, passo dagli sceriffi dal fischietto stridulo che mandano in prigione ben sette giocatori. Ciò che fa inorgoglire l’arena di Lu Fangazzu è che gli attori del Settebello sembrano degli autentici gladiatori, a tal punto da far allontanare una volta per tutte il luogo comune che vuole l’italiano mammone e frignone. E papà Alessandro Campagna non va per il sottile quando nota che i suoi adorati figlioli ne stanno prendendo di santa ragione in tutti i sensi da quella Serbia vantante un blasone da urlo e dominatrice del quadrangolare sardo a punteggio pieno. Alla lunga i vice campioni del mondo sovvertono l’andamento della gara, ingeriscono rabbia e spinaci, prendono di petto le nuove interpretazioni arbitrali e se le addomesticano, ottenendo quel vantaggio finale di due reti che significa anche il primo posto della Waterpolo Sardinia Cup. Un premio legittimo da spartire idealmente sia con la tifoseria ammirevole, sia con l’organizzazione impeccabile che per otto giorni di fila ha portato a Sassari una novità in tutti i sensi. A fine gara lo stesso CT italiano sdrammatizza sugli episodi violenti succedutisi in ammollo, ed è pronto a scommettere che in nottata i protagonisti faranno scorrere fiumi di birra attorno ad una tavolata amicale. In attesa che i paparazzi di turno forniscano delle prove concrete su questa auspicata riconciliazione, preoccupa un po’ il prossimo quadrangolare “amichevole” che verrà ospitato proprio a Belgrado con la partecipazione anche di Francia e Croazia. Ma è lo stesso Campagna a mettere subito le mani avanti: “L’importante è non scendere mai in campo col timore reverenziale”.

LA SERATA PROSEGUE CON L’ULTIMA SFIDA E LE PREMIAZIONI

Non è dello stesso spessore agonistico l’ultima gara del calendario che vede la Croazia incamerare subito un consistente vantaggio ed amministrarlo nel corso dei quattro tempi: e così quella Grecia che era partita a razzo sconfiggendo gli azzurri, si ritrova all’ultimo posto della graduatoria. Lascia il segno uno sparuto gruppo di tifosi ellenici dall’ugola inscalfibile capace di pronunciare “Ellas, Ellas” talmente tante volte che in presenza di una giuria del Guinness si sarebbe assicurato il record. Ma nell’arco dell’intera manifestazione sono stati diversi i supporters stranieri soggiornanti nell’isola che hanno deciso di andare a sostenere i loro pallanuotisti del cuore. È croato invece il giocatore migliore del torneo: un pool di esperti ha deciso che il premio andasse a Loren Fatović, autore di sei reti proprio nel match conclusivo.

E poi festa grande con tutti i protagonisti intenti a sfilare davanti alle personalità del nord Sardegna, approfittando degli ultimi scampoli di celebrità prima dell’arrivo in terra catalana di Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica che offuscherà inevitabilmente la loro immagine nel periodo ferragostano.

Non c’entra nulla con gli affari sardi il vicepresidente nazionale della FIN Giuseppe Marotta che rimane profondamente colpito dall’ambiente gioioso creatosi nel capoluogo turritano. Ed è lui ad omaggiare Gianni Lonzi, referente della manifestazione per conto della FIN, un nome che ha fatto la storia della disciplina, in quanto medaglia d’oro alle Olimpiadi del 1960 con il Settebello.

Al presidente del Consiglio Regionale della Sardegna Michele Pais l’onore di premiare la Grecia, mentre la Municipalità sassarese rappresentata sia dal sindaco prof Gian Vittorio Campus, sia dall’assessora allo Sport Rosanna Arru si complimentano e gratificano la nazionale serba e quella croata. Tutti insieme e appassionatamente cingeranno d’affetto i connazionali vincitori.

Chi invece riceverà complimenti a ripetizione fino a Natale sarà Danilo Russu che viene ripetutamente esortato a fare il tris nel 2023. Tutte le selezioni maschili e femminili hanno speso parole di encomio per l’ottima organizzazione e questo rappresenta un incentivo per continuare su questa strada. Lui non promette nulla e rimette tutto nelle mani di Sandro Campagna che tornerà nell’isola in autunno per studiare nuove sorprese.

“Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato alla buona riuscita della manifestazione femminile e maschile; e poi, ovviamente i nostri ospiti – ha dichiarato Russu - che ci hanno permesso di crescere sportivamente ed umanamente. Inoltre un saluto speciale ai miei concittadini che hanno dato la giusta importanza ad una kermesse sportiva unica nel suo genere, speriamo che ora si accenda la passione “pratica” con la nascita di almeno una squadra in città”.

I nuovi innamorati del Settebello potranno seguire le vicende dell’Europeo di Spalato, a partire dal 27 agosto e magari accompagnarlo verso un nuovo podio in una stagione davvero ricca di soddisfazioni.

SARDINIA CUP MASCHILE: LE GARE DELLA TERZA GIORNATA

ITALIA - SERBIA 12 - 10

Italia: Marco Del Lungo, Francesco Di Fulvio 3, Jacopo Alesiani, Matteo Iocchi Gratta 1, Andrea Fondelli, Giacomo Cannella, Vincenzo Renzuto Iodice 3, Francesco Condemi 2, Filippo Ferrero 1, Lorenzo Bruni, Edoardo Di Somma, Vincenzo Dolce 1, Francesco Massaro. All. Alessandro Campagna.

Serbia: Dimitrije Strajo Rističević, Dušan Mandić 2, Petar Velkić 1, Sava Ranđelović 2, Dorđe Vučinić 1, Luka Pljevančić 1, Strahinja Rašović, Nikola Lukić 1, Radomir Drašović 1, Marko Radulović, Ognjev Stojanović, Viktor Rašović 1, Lazar Dobožanov, Vasilije Martinović All. Dejan Savić

Arbitri: Filippo Gomez (Italia) e Vojin Putniković (Serbia)

Parziali: 2-4; 3-2; 3-3; 4-1

CROAZIA – GRECIA 15 - 10

Croazia: Marko Bijač, Filip Kržić 1, Loren Fatović 6, Ivan Krapic, Franko Lazić, Luka Bukić 3, Matias Biljaka 1, Marko Žuvela 1, Jerko Marinić Kragic 1, Josip Vrlić, Andrija Bašić, Konstantin Kharkov 2, Toni Popadić. All. Ivica Tucak

Grecia: Panagiotis Tzortzatos, Konstantinos Genidounias 1, Dimitrios Skoumpakis, Konstantinos Gkiouvetsis , Stylianos Argyropoulos Kanakakis 2, Alexandros Papanastasiou 2, Georgios Dervisis, Ioannis Alafragkis, Nikolaos Gkillas, Konstantinos Kakaris, Emmanouil Solanakis, Angelos Vlachopoulos 1, Konstantinos Limarakis, Nikolaos Kopeliadis 4. All. Thodoros Vlachos

Arbitri: Nenad Periš (Croazia) e Luca Bianco (Italia)

Parziali: 4-1;4-5; 4-3; 3-1

CLASSIFICA FINALE: 1. Italia 6, 2. Serbia 6, 3. Croazia 3, 4. Grecia 3.

LE GARE DELLA PRIMA GIORNATA (Lunedì 8 Agosto 2022)

Serbia – Croazia 9 - 7

Italia – Grecia 8 - 9

LE GARE DELLA SECONDA GIORNATA (Martedì 9 Agosto 2022)

Grecia – Serbia 10 - 11

Croazia – Italia 11 - 12

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