Al TEATRO DUSE di Bologna ‘LOVE POEMS’ di MAGUY MARIN e MICHELE MEROLA

Mercoledì 12 febbraio (ore 21) la danza contemporanea torna protagonista al Teatro Duse di Bologna con ‘Love Poems’, trittico composto da ‘Duo d’Eden’ e ‘Grosse Fugue’ con le coreografie ideate dalla signora della nouvelle danse francese, Maguy Marin, e da ‘Vivaldi Umane Passioni’ firmato dall’acclamato coreografo Michele Merola.
Comunicato Precedente

next
Comunicato Successivo

next
Forlì, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

 

Mercoledì 12 febbraio (ore 21) la danza contemporanea torna protagonista al Teatro Duse di Bologna con ‘Love Poems’, trittico composto da ‘Duo d’Eden’ e ‘Grosse Fugue’ con le coreografie ideate dalla signora della nouvelle danse francese, Maguy Marin, e da ‘Vivaldi Umane Passioni’ firmato dall’acclamato coreografo Michele Merola. Sul palco i ballerini della MM Contemporary Dance Company. Al centro dello spettacolo c’è il tema dell’amore nelle sue diverse forme, da quello primordiale tra Adamo ed Eva, passando per l’amore come crescente forza vitale dell’essere femminile, per arrivare all’amore come passione umana, sentimento che porta in sé gioie, tenerezze, ma anche rabbia, attese, tormenti. In scena, dunque, un viaggio appassionante alla scoperta di alcune declinazioni e sfaccettature di questo sentimento universale.

 

Duo d’Eden

coreografia e colonna sonora Maguy Marin

coreografia rimontata da Cathy Polo e Ennio Sammarco

costumi Montserrat Casanova

luci Pierre Colomer

Due corpi, come nudi, avanzano in scena, si avvinghiano l’uno all’altro e non si lasciano più. Un uomo e una donna congiunti l’uno all’altro fino a diventare indissolubili. Lei, una liana che si avvolge, si attorciglia. Lui che la tiene, la ritiene, la sostiene. C’è qualcosa di mitico nella loro danza, in questa fusione totale di due esseri che diventano uno, per non separarsi più. Eden è l’amore originale, quello dei tempi dell’innocenza. C’è anche qualcosa di crudo e di primitivo, in questo duo. L’immagine dei rumori delle cascate e di temporali che compongono il suono della danza. Eden è una danza piena di forza e di bellezza, forse a causa di ciò che di naturale si sprigiona dal movimento della purezza e dalla precisione del gesto, dalle figure quasi plastiche, dalla potenza dei corpi. È da lì che sorge l’emozione. Da questa sobrietà che rivela l’essenziale. Se l’amore è una danza, è sicuramente Eden.

 

Grosse Fugue

coreografia Maguy Marin

coreografia rimontata da Dorothée Delabie

musica Ludwig van Beethoven, Die Grosse Fuge, op.133

costumi Chantal Cloupet

luci François Renard

maestro ripetitore Enrico Morelli

Quattro donne e un brano musicale straordinario come Die Grosse Fuge: la personale lettura di Maguy Marin dell’opera di Beethoven, considerata una pietra miliare del rapporto tra musica classica e danza contemporanea, si basa su un dialogo costante, intimo, tra danza e musica, su un profondo legame tra le due arti. Realizzata nel 2001 per la C.ie Maguy Marin, viene riproposta nell’interpretazione di quattro danzatrici della MM Contemporary Dance Company. Dall’incontro tra le quattro donne e la musica prende forma una complessità tra la crescente forza vitale dell’essere femminile e lo stato di entusiasmo e disperazione di questa partitura. La danza diventa un’esplosione euforica di energia, in cui le quattro interpreti, vestite di rosso, in un’alternanza quasi frenetica, saltano, corrono, si accasciano, si risollevano in un turbine vitale e frenetico. Una metafora della vita che diventa vortice e gara emozionante contro la morte, dove la vertigine della fine stessa ci porta a voler sempre correre all’impazzata senza fiato, a vivere ogni momento come fosse l’ultimo.

 

Vivaldi Passioni Umane

coreografia Michele Merola

musica Antonio Vivaldi

disegno luci Cristina Spelti

costumi Carlotta Montanari

Ad ogni creazione, Michele Merola punta più in alto, convinto che sia possibile esprimere, in danza, gioie, tenerezze, rabbia, attese, pulsioni, tormenti. Per il coreografo, restituire il fuoco delle passioni a corpi contaminati dalla vita, è, da sempre, conditio sine qua non per rappresentare il senso dell’esistere sulla Terra. Ed è nelle pagine dei grandi compositori che Merola ama ricercare prospettive, simmetrie, assonanze tra l’umano sentire e la musica. Nasce da questa volontà l’incontro con Antonio Vivaldi, per una produzione in cui “il rapporto tra musica e movimento fa la parte da leone”, dice Merola che per la costruzione di questo lavoro è partito non solo da Vivaldi ma anche dalle suggestioni provenienti dai dipinti di Marc Chagall.

 

 

 

 

BIGLIETTERIA

Teatro Duse - Via Cartoleria, 42 Bologna - Tel. 051 231836 - [email protected]

Dal lunedì al sabato, dalle ore 15 alle 19 e da un’ora prima dell’inizio degli spettacoli.

On line: teatroduse.it | Vivaticket | Ticketone

 

Ufficio Stampa

Giancarlo Garoia
 RETERICERCA (Leggi tutti i comunicati)
47838
[email protected]
3338333284