Banche, desertificazione e livelli occupazionali, l’ARS approva ordine del giorno del PD e di Diventerà Bellissima, dalla FABI grande soddisfazione

I documenti sono stati approvati all’unanimità ed è stato fatto proprio dal Governo rappresentato in Aula dal Vice Presidente e Assessore all’Economia Gaetano Armao
PALERMO , (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni)

 Il Coordinatore della FABI Sicilia, Carmelo Raffa, si dichiara soddisfatto del risultato ottenuto che mette ancora in risalto il problema della chiusura delle filiali nei comuni siciliani, della diminuzione degli organici nelle filiali e della conseguente perdita di posti di lavoro in Sicilia.

“Nella seduta di martedì 8 ottobre, -  afferma Raffa,  - l’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato l’ordine del giorno che porta in testa la firma del Capogruppo del PD  Giuseppe Lupo, seguita da quella di tutti i parlamentari dello stesso partito, e l’ordine del giorno presentato dal Capogruppo di Diventerà Bellissima, Alessandro Aricò” . 

I  documenti sono stati approvati  all’unanimità ed è stato fatto proprio dal Governo rappresentato in Aula dal Vice Presidente e Assessore all’Economia Gaetano Armao, recita: “ l’assemblea regionale siciliana, impegna il governo della regione ad adottare ogni iniziativa idonea allo scopo di scongiurare che le scelte di riorganizzazione aziendale, poste in essere dai vertici degli istituti di credito , possano determinare licenziamenti al fine pertanto di salvaguardare i livelli occupazionali e, contestualmente tutelare una presenza organizzata e funzionale alla crescita e al mantenimento dell’apparato produttivo in sinergia con il settore del credito diffuso sul territorio”.

“Nel ringraziare tutte le Forze politiche, - conclude il sindacalista della FABI, - presenti all’A.R.S. che hanno dimostrato il pieno sostegno alle iniziative portate avanti dalla FABI e dagli altri sindacati del settore credito a sostegno della categoria, continueremo la nostra battaglia affinché al più presto si superino le discriminazioni delle Banche nei confronti dei lavoratori, dei disoccupati e del popolo siciliano”.