Si è spento Gillo Dorfles, il ricordo dell’amico manager Salvo Nugnes

“Con dispiacere apprendo la notizia che si è spento, all’età di 107 anni, il Maestro Gillo Dorfles, anima pulsante della critica, padre della storia dell’arte e mio caro amico”. Lo ricorda così Salvo Nugnes, manager della cultura e presidente di Spoleto Arte.
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) “Con dispiacere apprendo la notizia che si è spento, all’età di 107 anni, il Maestro Gillo Dorfles, anima pulsante della critica, padre della storia dell’arte e mio caro amico”. Lo ricorda così Salvo Nugnes, manager della cultura e presidente di Spoleto Arte.
Gillo Dorfles è nato a Trieste nel 1910. Pittore, filosofo, psichiatra, critico d’arte o forse più semplicemente «artista della critica dell’arte». L’esordio in pittura è nel 1948, insieme con Bruno Munari, Atanasio Soldati e Gianni Monnet, Dorfles fonda il Movimento Arte Concreta (Mac) per dare vita a un linguaggio artistico nuovo e superare le correnti astrattiste. Negli anni Cinquanta parte la sua attività di filosofo che culmina, nel decennio successivo, nell’attività di docente di estetica presso le università di Milano, Trieste e Cagliari. Nel 2012 Dorfles ha scelto la Milano Art Gallery a Milano per la sua mostra alla carriera, una vera festa che ha celebrato una vita d’arte, organizzata da Nugnes e che ha visto la presenza, durante il vernissage, di note personalità quali Vittorio Sgarbi, Philippe Daverio, Alessandro Sallusti, Claudio Brachino, Alviero Martini, Francesco Alberoni e molte altre.
Il Professore “era di casa” alla Milano Art Gallery. Non solo visitava spesso la Galleria per ammirare le opere in esposizione, ma ha anche presentato un inedito libro di Poesie ad un nutrito pubblico, all’interno degli appuntamenti di Cultura Milano. Ha partecipato inoltre alle mostre Spoleto Arte e Spoleto Arte incontra Venezia a cura del Prof. Vittorio Sgarbi.
Nugnes afferma: “Ogni anno, il 12 aprile, andavo a trovarlo presso la sua abitazione milanese per celebrare il suo compleanno. Gli portavo una torta con le candeline da soffiare e una bottiglia di Cannonau. Gillo apprezzava molto e mi raccontava aneddoti divertenti e curiosi sulla sua vita. Trascorrevano le ore e non mi accorgevo del tempo che passava. Gillo è stato un grande Maestro di Cultura e di Vita. Ha attraversato un intero secolo con sguardo fiero e curioso. Manca poco più di un mese al suo compleanno e quest’anno non sarò presente quando soffierà le candeline. Sarà in un’altra dimensione, la quarta con Lucio Fontana o quinta, o non so. Grazie Gillo, grazie di cuore”.
Ufficio Stampa