Fortunato Ammendolia e Riccardo Petricca presentano “Chiesa e pastorale digitale. In uscita verso una società 5.0”

Nel contesto di un mondo che evolve verso società 5.0 si va ben oltre il comunicare con media digitali: viene, cioè, guardata l’infosfera – sfera informazionale, sempre più alimentata da una Rete che si estende e potenzia –, nella quale siamo immersi e che ci colloca in un sistema in cui la separazione tra fisico e digitale è sempre meno definibile. Quali ricadute – in termini di opportunità e rischi – sulla vita dell’uomo e nella pastorale ordinaria?
Trapani, (informazione.it - comunicati stampa - editoria e media)

Fortunato Ammendolia e Riccardo Petricca - “Chiesa e pastorale digitale. In uscita verso una società 5.0”    

 

Gli autori presentano un interessante saggio in cui si approfondiscono il significato e la portata della pastorale digitale, per una pastorale “ordinaria” che interagisca attivamente e opportunamente con il contesto in continua mutazione della digital society. Con una prefazione di Vincenzo Corrado (Direttore Ufficio comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale Italiana) e con una postfazione di Luca Pandolfi (Professore Ordinario di Antropologia culturale nella Pontificia Università Urbaniana).

 

Casa editrice: Il Pozzo di Giacobbe

Collana: Capire il nuovo

Genere: Saggio/Tecnologia, Filosofia, Pastorale

Pagine: 200

Prezzo: 20,00 €

 

«La posta in gioco che il presente volume suggerisce ha a che fare con la modalità dell’essere Chiesa oggi, anzi con l’urgenza e la necessità di individuare forme attestabili per l’annuncio e la testimonianza oggi, nell’attuale contesto della digital

society, senza lasciare spazio a rigurgiti nostalgici e neppure a fughe in avanti. Queste pagine diventano, dunque, uno stimolo alla riflessione. Non c’è modo migliore per studiare i nuovi fenomeni, se non attraverso la conoscenza e l’approfondimento»

 

“Chiesa e pastorale digitale. In uscita verso una società 5.0” di Fortunato Ammendolia e Riccardo Petricca è un saggio di filosofia dell’informazione, tecnologia e pastorale, tra sistematizzazione ragionata di concetti e buone prassi; la strutturazione del testo segue l’iter di un percorso di studio proposto presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma, ed è rivolto principalmente gli operatori pastorali e ai percorsi formativi presso le università (non solo ecclesiali), nei seminari e nelle diocesi. Ciò non toglie che può essere approcciato anche dai non addetti ai lavori, interessati a comprendere come si stia evolvendo la Chiesa ai giorni nostri, e in che modo esprima la testimonianza evangelica in ciò che spesso viene menzionato come “mondo virtuale” o “continente digitale”. La preoccupazione non è solo pastorale, ma interpella l’agire delle istituzioni tutte e dell’uomo d’oggi, collocandosi nel respiro del Vaticano II, intercettando pure gli approfondimenti e la norma europea.

Gli autori propongono un approccio costruttivo che non vuole negare il progresso e le tecnologie digitali ma, al contrario, li interroga quali forze ambientali (e non più strumenti) in quel rinnovamento che la Chiesa sta affrontando, maturando una incarnazione del Vangelo nella nuova prospettiva definita “Onlife” (un termine che si riferisce all’abbattimento della barriera tra mondo fisico e mondo digitale, in cui non c’è più differenza tra online e offline). Come afferma il prefatore dell’opera, Vincenzo Corrado: «Siamo in uno di quei momenti nei quali i cambiamenti non sono più lineari, bensì epocali; costituiscono delle scelte che trasformano velocemente il modo di vivere, di relazionarsi, di comunicare ed elaborare il pensiero, di rapportarsi tra le generazioni umane e di comprendere e di vivere la fede e la scienza». Nel saggio si auspica quindi che la pastorale digitale non si occupi solo di gestire tecnicamente gli strumenti di divulgazione digitale, ma che i suoi processi contribuiscano soprattutto alla costruzione di senso (sane e salde relazioni tra gli uomini e con il creato, in un orizzonte Altro), perché ciò che più conta è impegnarsi per la possibilità di un’esistenza sempre più umana. Gli autori propongono anche dei percorsi laboratoriali affinché ci si possa orientare nel mondo iperconnesso, più precisamente nell’infosfera – sfera informazionale che ci avvolge, sempre più digitale grazie all’estendersi della Rete –: «Anche la Chiesa è chiamata a dare una forma alla perorata Società 5.0. Perché tutto l’uomo sia al centro; perché nell’infosfera serve un progetto umano per un capitalismo della cura».

Fortunato Ammendolia e Riccardo Petricca propongono una brillante rilettura del rapporto tra uomo e tecnologia in chiave cristiana, portando avanti un discorso che abbraccia molti argomenti, tra i quali la privacy, la cybersecurity e l’intelligenza artificiale, con citazioni e spunti di riflessione.

 

SINOSSI DELL’OPERA. Ci si preoccupa di dare una definizione di pastorale digitale, ritrovandone le opportunità nel magistero dei pontefici. Nel contesto di un mondo che evolve verso società 5.0 si va ben oltre il comunicare con media digitali: viene, cioè, guardata l’infosfera – sfera informazionale, sempre più alimentata da una Rete che si estende e potenzia –, nella quale siamo immersi e che ci colloca in un sistema in cui la separazione tra fisico e digitale è sempre meno definibile. Quali ricadute – in termini di opportunità e rischi – sulla vita dell’uomo e nella pastorale ordinaria? La parola chiave resta discernimento nel suo ascoltare, interpretare, scegliere. A completamento della riflessione, il promuovere buone prassi si traduce nella presentazione di alcune pratiche (ad ex-perimentum o assimilate), nonché di orientamenti di fondo e di una scheda laboratoriale. Il testo vuol dare un quadro unitario alla frammentarietà delle esperienze di pastorale digitale per aprire a creatività e nuove ministerialità, e al dialogo con il mondo economico, politico e finanziario; per evitare sbilanciamenti in termini di tendenze.

 

BIOGRAFIA DEGLI AUTORI.

Fortunato Ammendolia è dottore magistrale in Scienze dell’Informazione. Esercita come Business Unit Manager. Con diploma AniCeC della Pontificia Università Lateranense (Roma) e certificazione ALMED (Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (Milano), è Animatore della Comunicazione e della Cultura del Centro di Orientamento Pastorale (Roma). Ivi è studioso di Pastorale digitale, Religious Sentiment Analysis, Intelligenza Artificiale ed Etica, Postumano, nonché autore di numerosi articoli; è promotore e coordinatore di progetti o laboratori di Pastorale digitale nell’ambito di accordi quadri con diocesi. Esperto invitato, coadiuva il prof. Petricca in percorsi universitari.

Riccardo Petricca è ingegnere delle Telecomunicazioni, giornalista e Innovation Manager. Professore incaricato presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma ed il Pontificio Collegio Leoniano di Anagni, tiene corsi di Intelligenza Artificiale, Comunicazione digitale, Informatica e Web. È impegnato in numerosi ambiti di ricerca, tra i quali Integrazione digitale e Sostenibilità, Cybersecurity, Intelligenza Artificiale ed Etica, Pastorale digitale. È responsabile della Sicurezza dei dati – DPO – di aziende ed enti pubblici e privati. Già autore del volume “Pastorale Digitale 2.0” (Roma, 2015) e di "Pastorale Digitale 3.0" (Roma, 2022). Presidente della Commissione Cybersicurezza presso l’Ordine degli Ingegneri di Frosinone.

 

 

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