Serra Sant'Abbondio, nozze d'argento per il Palio della Rocca

Sarà un’edizione speciale quella in arrivo per il Palio della Rocca che quest’anno compie un quarto di secolo. L’evento promosso come sempre dalla Pro Loco con la collaborazione del Comune ed i patrocini di Regione Marche, Provincia di Pesaro-Urbino, Comunità montana Catria-Nerone, per l’importante ricorrenza si preannuncia ancor più ricco di iniziative.
Serra Sant'Abbondio, (informazione.it - comunicati stampa - fiere ed eventi) La manifestazione animerà il suggestivo centro storico venerdì 9, sabato 10, domenica 11 e venerdì 16 settembre.
Tradizione e folklore si intrecciano in questa manifestazione storica che si aprì nel 1986 per rievocare un momento significativo della storia di Serra Sant’Abbondio: l’edificazione da parte dell’architetto militare Francesco di Giorgio Martini, durante il governo del duca Federico da Montefeltro (1444-1482), della Rocca di Serra.
L’evento è sia ricerca e rievocazione storica che competizione tra i tre castelli e i tre borghi che si contendono “Il Palio della Rocca”.
Serra aveva nel suo territorio tre Castelli: quello di Leccia, Campietro e Serra Sant’Abbondio o di Sant’Onda. In epoche successive vennero edificati i tre borghi: Montevecchio, Poggetto e Petrara. Questi tre castelli e borghi si contendono il “Palio della Rocca” raffigurante l’immagine di Sant’Abbondio, prete romano e martire sotto la persecuzione di Diocleziano, attraverso una spettacolare corsa delle oche, gioco molto in voga nel periodo medievale e rinascimentale.
La rievocazione è un balzo all’indietro nell’epoca medievale. Il paese, con la sua sfilata in costume, gli addobbi delle vie, l’apertura delle osterie e delle botteghe artigiane vuole ricreare l’atmosfera tra la fine del ‘400 e gli inizi del ‘500. Il paese si trasformerà in un antico borgo medievale riproponendo arti e mestieri. Grazie a un dettagliato e approfondito studio dei costumi e dei modi di vita di quel periodo, verranno riproposti numerosi mestieri, dallo spadaro alla tessitrice, dal cestaio al pittore.
La domenica, il giorno più importante dell’evento, inizierà con lo spettacolare corteo storico dei signori dei borghi e dei castelli. Verranno accolti dal signore del castello principale accompagnati da un alfiere con lo stendardo simbolo del proprio castello e dalle oche protagoniste indiscusse della manifestazione seguite dal proprio ocaro. I sei partecipanti alla gara sono contraddistinti da altrettanti colori e simboli: Campietro, colore bianco azzurro ha come simbolo la colomba; Leccia, colore bianco e giallo (torre con il leccio); Serra Sant’Onda, colore bianco e rosso (leone); Montevecchio, colore bianco e arancione (volpe); Poggetto, colore bianco e nero (falco); Petrara, colore bianco e verde (sorgente d’acqua).
Come sempre prima del “Palio della Rocca”, sarà servito l’antipasto con “Lo Palio dei Monelli”. I bambini dei castelli si sfideranno in una prima corsa delle oche.
Alle ore 18 il momento clou. Al sesto rintocco della campana partirà la storica disfida tra i castelli con la famosissima corsa delle oche. L’oca che con la sua zampa toccherà per prima il traguardo farà proclamare il castello vincitore del Palio della Rocca.
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