"Il mondo non è preparato": le autorità italiane e brasiliane mettono in guardia sulla criminalità organizzata nell'ambiente digitale
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Gratteri ha messo in guardia sulla facilità con cui i criminali trovano e commerciano prodotti illeciti nel dark web, dalle droghe e armi da guerra al traffico di esseri umani. Il Procuratore ha anche sottolineato il cambiamento nelle rotte del traffico di droga, con il porto dell'Ecuador che guadagna importanza rispetto al porto di Santos.
Michelle Carbone, a capo della Direzione Investigativa Antimafia (DIA) italiana, ha sottolineato la capacità della mafia di adattarsi alle nuove tecnologie e alla globalizzazione, il che consente loro di operare su scala globale e commettere crimini che trascendono i confini geografici.
Ha evidenziato la sfida rappresentata dalle cripto-attività, in cui l'azione dei criminali è globale, mentre le leggi e l'applicazione della giustizia sono ancora locali. Il Segretario alla Pubblica Sicurezza dello Stato di Rio de Janeiro, Victor César dos Santos, ha sottolineato la natura transnazionale del crimine digitale e il suo impatto in Brasile, dove la criminalità organizzata ha movimentato 348,1 miliardi di R$ nel 2024, spaziando dal traffico di droga ai crimini legati ai combustibili e altri servizi.
I partecipanti all'evento hanno sostenuto la necessità di un approccio olistico e della cooperazione internazionale per combattere la criminalità organizzata anche nel cyberspazio. Il presidente della Fondazione Magna Grecia, Nino Foti, ha sottolineato l'importanza della collaborazione tra Italia e Brasile in questo sforzo.

L'evento ha visto anche la partecipazione di autorità brasiliane e italiane, come il deputato Francesco Romano, che ha affrontato le sfide della digitalizzazione nella pubblica amministrazione, ed esperti come Antonio Nicaso, che ha analizzato il rapido adattamento di organizzazioni criminali come il PCC e la 'Ndrangheta all'uso di criptovalute e altre tecnologie.
"C'è stato un caso eclatante di un attacco di hacker ai sistemi di sicurezza del porto di Anversa, in Belgio, un importante hub per il traffico internazionale di droga", ha esemplificato.
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