Sut (M5S) cofirmatario proposta legge pignoramento indennità parlamentari

Il deputato pordenonese appone la sua firma per la modifica dell’art.5 della legge 1261/65: “Dopo il taglio ai vitalizi, vogliamo rendere pignorabili indennità e diarie”.
roma, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni) Dopo i vitalizi, ci prepariamo a intervenire sulle indennità parlamentari, proponendone pignorabilità e sequestrabilità come avviene per i redditi di tutti i comuni mortali”.
E’ quanto dichiarato da Luca Sut, ingegnere pordenonese neodeputato nelle file del Movimento Cinque Stelle, impegnato in questi giorni nel rush finale della discussione sul Dl Dignità e, nelle ultime ore, cofirmatario della proposta di legge nata dall’iniziativa della vicepresidente della Camera, Maria Edera Spadoni (M5s) in materia di modifica dell’art. 5 comma 4 della legge 1261/65. “Concordo appieno con la ratio di fondo espressa dal testo presentato da Spadoni, che interviene su una norma anacronistica che, con entusiasmo e convinzione, voglio contribuire a modificare, in continuità naturale con l’opera di ridimensionamento del trattamento economico e previdenziale degli eletti a Montecitorio e Palazzo Madama - ha dichiarato Sut a margine degli impegni parlamentari del giorno -. “Oggi non è più pensabile escludere indennità e diaria dalla possibilità di pignoramento e sequestro in caso di posizione debitoria in essere – ha poi proseguito, aggiungendo: “Se ci paghi tasse e contributi previdenziali, questa indennità e i relativi rimborsi è giusto renderli anche pignorabili. A ricordarcelo sono i cittadini che, a chiare lettere, hanno detto basta all’Italia dei privilegi, rendendo depositari di questa istanza chi, come noi del Movimento, ha dimostrato nei fatti di voler riportare la politica sul vettore del principio egualitario, costituzionalmente sancito”.
Con queste parole ha infine voluto suggellare la sua firma alla proposta di legge di Spadoni:
“Ringrazio la nostra vicepresidente della Camera per aver voluto depositare un nuovo tassello del mosaico anticasta, disegnato dai cittadini e colorato dai colori dell’uguaglianza e della giustizia sociale ”.
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