IOM: svolto un delicatissimo intervento di vertebroplastica transorale

Il prof. Luigi Manfrè, responsabile dell’ interventistica spinale mini invasiva TAC guidata dell’Istituto Oncologico del Mediterraneo (IOM) di Viagrande, ha eseguito con successo un delicatissimo intervento di vertebroplastica transorale che pochissimi in Italia sono in grado di svolgere.
Catania, (informazione.it - comunicati stampa - salute e benessere) Il prof. Luigi Manfrè, responsabile dell’ interventistica spinale mini invasiva TAC guidata dell’Istituto Oncologico del Mediterraneo (IOM) di Viagrande, ha eseguito con successo un delicatissimo intervento di vertebroplastica transorale che pochissimi in Italia sono in grado di svolgere.

Un paziente con metastasi alla seconda vertebra cervicale rischiava un crollo vertebrale con conseguente paralisi. Solitamente in questi casi si interviene con un intervento di neurochirurgia ovvero si inseriscono delle staffe con viti che mettono in sicurezza la vertebra ed evitano il crollo, ma la testa rimane fissa ed il paziente non potrà più muoverla. Invece con questo nuovo tipo di intervento il paziente ha enormi vantaggi perché si ottiene la stabilizzazione della colonna vertebrale senza che il paziente perda nessuna capacità di movimento.

L’intervento si è svolto in anestesia generale, all’interno di una sala operatoria apposita e quindi in ambiente sterile con la collaborazione dell’otorino e l’anestesista; il paziente sdraiato sul lettino della TAC, è stato intubato dal naso con la bocca aperta , il prof. Manfrè ha inserito un ago dalla bocca fino ad arrivare alla vertebra cervicale all’interno della quale ha iniettato il cemento. L’intervento è durato circa un’ ora ed il paziente è andato a casa l’indomani, dovrà portare per un mese il collare per permettere all’osso di abbracciare il cemento e diventare un corpo unico e dopo potrà riprendere tutti i movimenti.

Si tratta – afferma il prof. Manfrè- di un intervento ad altissimo rischio perché ci troviamo ad operare vicinissimi al midollo ed a nervi molto delicati, ci vuole una precisione millimetrica, ma il risultato è sorprendente.




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