Monferrato: In duemila all’inseguimento del Cigno

Oltre duemila turisti si sono ritrovati in Monferrato lo scorso weekend all’inseguimento del designer noto anche come “Cigno di Noceto”. Intervistato da una nota pubblicazione internazionale, dal suo buen retiro londinese, raccontava della bellezza del Monferrato: i borghi, la cultura, le colture, le genti, un sistema ricettivo ben strutturato.
Londra, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

 

Potere dei social o attrazione fatale con uno dei territori più ricchi per storia e qualità’ della vita, il fatto e’ che almeno duemila turisti si sono ritrovati lo scorso weekend all’inseguimento del designer noto anche come “Cigno di Noceto”.

Questi, intervistato da una nota pubblicazione internazionale, dal suo buen retiro londinese raccontava della bellezza del Monferrato: i borghi, la cultura, le colture, le genti, un sistema ricettivo ben strutturato.

Fatto sta che la performance del designer parmigiano, come un novello Virgilio, e’ stata sufficiente a scatenare la curiosità’ di un numero rilevante di turisti e visitatori disposti a lasciarsi guidare in un’esperienza culturale e sensoriale inaspettata. 

Da Svizzera, Francia, Inghilterra, per non dire di lombardi, emiliani e le vicine località’ piemontesi, l’esercito dei duemila “bon vivants” ha scoperto e apprezzato la cortesia e le prelibatezze del Monferrato creando un legame durevole a tutto vantaggio delle attività’ produttive del territorio.

Habitat, quello monferrino, che di fatto nulla ha da invidiare a percorsi forse più’ celebri ma certamente non di maggior fascino.

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