Il Teatro dei Venti debutta in Belgio all'interno del festival Theater aan Twater. con "Don Chisciotte", con il sostegno di ATER Fondazione e dell'Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles.

Il nuovo spettacolo per gli spazi urbani, domenica 26 maggio a Boom. I bozzetti di costumi e scenografie sono stati disegnati da F.M. detenuto della Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia, nell'ambito del progetto europeo AHOS All Hands on Stage.
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

Domenica 26 maggio debutta in Belgio "Don Chisciotte", nuova produzione del Teatro dei Venti, in coproduzione con Solares Fondazione delle Arti e Teatro delle Briciole di Parma. Ore 18.00 presso il parco De Schorre, Boom, nella cornice del festival Theater aan Twater. Questa tappa del tour è realizzata grazie al partenariato con ATER Fondazione, in collaborazione con l'Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles.

Ideazione, regia e drammaturgia Stefano Tè. Testi Azzurra D'Agostino. Traduzione Johanna Bishop. Con Alessandro Berardi Oxana Casolari, Francesca Figini, Davide Filippi, Esther Grigoli, Alice Mascolo, Antonio Santangelo, Christian Sidoti, Cesare Trebeschi, Francesco Valli. Musiche Igino L. Caselgrandi, Pietro Colliva, Diego Lancellotti, Nicola Raccanelli. Macchine Teatrali Dino Serra, in collaborazione con Paolo Romanini, Emanuela Savi, Chiara Pettenati. Costumi e scenografie Maria Scarano - Atelier Polvere di Stelle.

Consulenza artistica Mario Barzaghi. Assistente alla regia Francesco Cervellino.
Progettazione audio Luigi Pascale, Tonino La Distruzione, Nicola Raccanelli.

Bozzetti costumi e macchine teatrali di F.M., detenuto della Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia, nell’ambito del progetto europeo AHOS All Hands on Stage.

Rileggere Don Chisciotte oggi, attraverso la poetica del Teatro dei Venti, mette in luce la possibilità di continuare ad agire nel mondo in modo corale. Risvegliare la potenza di ciascuna persona, affinché possa continuare a combattere le ingiustizie, aprirsi alla meraviglia, farsi carico delle fragilità. Insieme allo stupore creato dagli strumenti tipici del teatro di strada - trampoli, musica dal vivo, macchine teatrali - si porta nella tradizione l'innovazione di una scelta atipica: la parola poetica. Quello che affrontiamo insieme per le strade e le piazze è dunque un viaggio onirico che sprona a tornare alle radici dei nostri desideri. Ciò per cui lotta Don Chisciotte, e che si riverbera anche in Sancho, è la possibilità di non rassegnarsi, di non abituarsi al male, con lo sguardo rivolto al futuro, che ha bisogno di tutta la nostra consapevolezza presente.

SINOSSI

Don Chisciotte è uno spettacolo di strada liberamente tratto dal capolavoro della letteratura spagnola di Miguel de Cervantes Saavedra. Come nel romanzo, il protagonista è Alonso Chisciano che, dopo essersi perso nella lettura di libri di avventura, si convince di essere un cavaliere errante. Parte così dalla povera regione della Mancia, dov’è residente, e si mette in viaggio come paladino di giustizia, pace, difesa degli oppressi e dei più alti valori. Al suo fianco compare fin dall’inizio, nel ruolo di scudiero, Sancho Panza, uno “stolto” che si incammina in groppa al suo asino inseguendo la promessa di una futura ricchezza, fatta di terre di cui sarà governatore.
La drammaturgia dello spettacolo non segue cronologicamente la successione degli eventi del romanzo, ma unisce una punteggiatura di tempi e luoghi differenti, per costruire un ritratto dei personaggi adatto al teatro negli spazi urbani.
A raccontarci questa storia è un Narratore, che insieme alla sua controfigura, scandirà l’andamento delle scene e guiderà gli spettatori nell’utopico viaggio dei due protagonisti.
Come nel romanzo, tutte le azioni di Chisciotte si riveleranno fallimentari, scontrandosi con le griglie rigide di una realtà impietosa e senza vie d’uscita. Passo dopo passo, sconfitta dopo sconfitta, assisteremo al progressivo inabissamento di Don Chisciotte nella disperazione. In lui muore il sogno che lo ha fatto mettere in viaggio. Sarà dunque Sancho che, seppur scettico all’inizio della vicenda, rimarrà sempre al fianco di Don Chisciotte e si lascerà persuadere dai suoi ideali e dalla sua nobiltà d’animo, raccoglierà la sua eredità spirituale, e con un toccante monologo finale rivolto al pubblico inviterà gli spettatori a non arrendersi e a credere che, uniti verso la ricerca di una vera giustizia, un cambiamento è possibile.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI IN CALENDARIO

Dopo il debutto in Belgio lo spettacolo sarà l'8 giugno a Carpi (MO) per Concentrico Festival, il 16 giugno a Pennabilli (RN) per Artisti in Piazza, il 22 giugno a Santa Sofia (FC) per Di Strada in Strada, il 29-30 giugno a Sibiu (Romania) nell'importante FITS.
Il 30 giugno ad Arte Sella, provincia di Trento, debutta "In cima alle Favole", progetto speciale creato per Pergine Festival, con gli ospiti delle Case di Riposo del territorio, in replica dal 2 al 13 luglio a Pergine Valsugana (TN). Il 13 luglio il Teatro dei Venti presenterà a Castroreale (ME), nell'ambito InCastro Festival, "Favole senza età", progetto di racconto e ascolto in cuffia che raccoglie anche le voci e le storie degli anziani della Casa Residenza SG Bosco di Modena.
Il 15 luglio a Lecce torna in scena "Don Chisciotte", nella rassegna Teatro dei Luoghi.
Dal 24 al 28 luglio il Teatro dei Venti accoglie il pubblico a Gombola, Appennino Modenese
per Trasparenze Festival XII edizione, in cui debutterà il nuovo spettacolo creato con gli abitanti del territorio, all'interno del programma di Montagna Mia, cartellone promosso dall'Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e ATER Fondazione.  "Don Chisciotte" torna il 31 agosto a Rovereto (TN) all'interno di Oriente Occidente Festival e il 1 settembre a Cuneo per Mirabilia Festival.

TEATRO DEI VENTI

 Compagnia teatrale con sede a Modena (Italia), attiva dal 2005 nella creazione di spettacoli e nella realizzazione di progetti che accostano creatività e comunità in funzione di una efficace coesione sociale. Realizza progetti permanenti nelle Carceri, nell'ambito della Salute Mentale, nella Cooperazione Internazionale, con un'ampia esperienza nei progetti di Creative Europe. Ha sviluppato una ricerca artistica nel teatro per gli spazi urbani, attraverso l'utilizzo di scenografie mobili di grande impatto e il coinvolgimento dei cittadini, con tournée in Italia e all'estero. Ha intrapreso una ricerca artistica per la produzione di una nuova opera per gli spazi urbani, "La Misura Umana" (titolo provvisorio) con diverse tappe di creazione e debutto previsto nel 2026. In attesa di questo grande progetto nell'estate 2024 è in tour con "Don Chisciotte", nuova produzione per gli spazi urbani, e con altri progetti in connessione con i territori. Dal 24 al 28 luglio 2024 organizza Trasparenze Festival XII edizione a Gombola, Appennino modenese, all'interno del programma di Montagna Mia, cartellone promosso dall'Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e ATER Fondazione.

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Ufficio Stampa