Presentato il programma del "Ravenna Festival 2013" (23 maggio-14 luglio)

Grandi incontri musicali e di danza, con uno sguardo sul "popolare", dalle trascrizioni verdiane al liscio romagnolo
Forlì, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

Presentato il programma del "Ravenna Festival 2013" (23 maggio-14 luglio).
Grandi incontri musicali e di danza, con uno sguardo sul "popolare", dalle trascrizioni verdiane al liscio romagnolo

Presentato il programma del Ravenna Festival 2013, che conferma un’estensione tenporale lungo l’intero arco dell’anno.

Dopo l’anteprima con “Alchemy” dei Momix, il corpo centrale del Festival si colloca nei mesi di giugno e di luglio, mentre viene riproposta una “trilogia verdiana” a novembre, questa volta dedicata al rapporto del compositore con le tragedie shakespeariane.

Il tema di quest’anno ha risentito delle suggestioni nate dall’incontro con la “trilogia popolare” verdiana del 2012. E’ il concetto stesso di “popolare”, infatti, ad innervare buona parte della programmazione 2013, e questo ha spinto gli organizzatori ad indagare la diffusione ai di fuori dei teatri d’opera delle musiche di Giuseppe Verdi attraverso le trascrizioni per strumenti diversissimi (dal pianoforte, con le tante parafrasi, ai più “umili” fisarmonica o ocarina), ed anche per le bande.

Un’altra dimensione che verrà scandagliata è quella della musica da ballo romagnola, ovvero il cosiddetto Liscio. A partire dalle figure di Carlo Brighi, detto Zaclèn e soprattutto di Secondo Casadei, che a questo genere ha conferito la dimensione di leggenda.

Con la presenza di musicisti dei nostri giorni verrà quindi reinterpretato in chiave attuale lo sterminato repertorio del “liscio” romagnolo, anche “contaminandolo” con altre tradizioni musicali quali quella delle brass band balcaniche, il jazz, la musica klezmer ecc.

Tutto ciò in un luogo che sarà dedicato alla musica popolare e al ballo, e quindi con un palco, una pista, una “cassa armonica” per le esibizioni bandistiche: la Balera ai Giardini.

Per quanto riguarda la centrale sezione sinfonica del festival, è più che mai insostituibile la presenza di Riccardo Muti, che dedicherà a Verdi due concerti, con l’Orchestra Cherubini a con l’Orchestra e il Coro del Teatro dell’Opera di Roma con il Nabucco di Verdi in forma di concerto.

Sleeping BeautyL’orchestra Cherubini sarà poi protagonista in altre quattro originali proposte, variamente connesse con il tema del festival, fra le quali la serata dedicata a Secondo Casadei, a cui verrà dedicato un grande concerto con trasposizioni “sinfoniche” dei suoi evergreen

Non è stato trascurato l’ambito cameristico, per il quale si avranno le presenze straordinarie della pianista argentina Martha Argerich, con un programma dedicato al tango, e del violoncellista Yo-Yo Ma, accompagnato dalla pianista Kathryn Stott, nonché il il recital bachiano del pianista iraniano Ramin Bahrami.

Il tradizionale “Concerto dell’Amicizia” si terrà quest’anno a Mirandola, uno dei paesi più colpiti dal terremoto dell’Emilia, dove Riccardo Muti dirigerà la Cherubini un programma di arie verdiane, con l’apporto di musiisti e coristi dei paesi del territorio.

Confermati i concerti di musica sacra e liturgica nelle basiliche bizantine di Ravenna, incentrati anch’essi sul tema del rapporto tra musiche di tradizione popolare e musica colta.

Impossibile dimenticare che anche la danza rimane presente, con vari appuntamenti internazionali di grande livello, fra i quali la prima italiana di Sleeping Beauty, l’ultima creazione del coreografo e regista inglese Matthew Bourne.

Dopo l’esperienza dello scorso anno, viene riproposta infine una “trilogia verdiana” in autunno, che questa volta si concentra su capolavori tratti dalle opere di Shakespeare: Macbeth, Otello e Falstaff.


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Ravenna Festival
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