Chiude domenica 7 gennaio 2018 al MAR - Museo d’Arte della città di Ravenna - la grande mostra "Montezuma, Fontana, Mirko. La scultura in mosaico dalle origini"

L'installazione virtuale e multimediale della tomba di Rudolf Nureyev e "L’albero della vita" di Adolfo Wildt.
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) Chiude domenica 7 gennaio 2018 al MAR - Museo d’Arte della città di Ravenna- la grande mostra "Montezuma, Fontana, Mirko. La scultura in mosaico dalle origini", una esposizione assolutamente originale anche per le dimensioni (con circa centoquaranta opere).

La mostra parte dalla civiltà azteca, aprendosi con una Impugnatura antropomorfa di coltello sacrificale, realizzata prima del 1521, e conservata attualmente al Museo delle Civiltà di Roma.

Di grande rilievo appare l'opera di Adolfo Wildt "L’albero della vita (La fontanella santa)" (1921; marmo, mosaico, bronzo dorato e onice, 47,5 x 44,7 x 10 cm; Forlì, Palazzo Romagnoli, Collezioni del Novecento), documento unico di inserimento marmoreo nel mosaico da parte dello scultore di cui ricordiamo la recente grande mostra ai Musei San Domenico di Forlì.
E infine la tomba di Rudolf Nureyev, del quale proprio il 6 gennnaio 2018 ricorre il 25-mo anniversario della morte, a soli 55 anni, a Parigi, ma presente in mostra con una installazione virtuale e multimediale assolutamente originale.

E poi gli anni Trenta, da Gino Severini ( 1883 – 1966) a Mirko Basaldella ( 1910 – 1969) e Lucio Fontana ( 1899 – 1968), fino alle esperienze di Antonio Trotta, Athos Ongaro, Sandro Chia e Mimmo Paladino.

Nelle epoche più recenti assumono importanza in mostra designer come Alessandro Mendini ed Ettore Sottsass, attivi dagli anni Ottanta fino a oggi.

La mostra del MAR è curata da Alfonso Panzetta con la collaborazione di Daniele Torcellini ha l'obiettivo "di sondare e documentare la nascita, l’evoluzione di questo linguaggio e le differenti declinazioni del concetto di tessera da parte degli scultori a partire dagli anni Trenta del Novecento, momento in cui, dopo che Gino Severini rinnova la pratica del mosaico in funzione della decorazione architettonica, si avviano le ricerche plastiche mosaicate di Lucio Fontana e Mirko Basaldella, tra i più geniali artisti del secondo Novecento italiano".

L’esposizione si svolge nel contesto della quinta edizione di Ravenna Mosaico - Rassegna Biennale di Mosaico Contemporaneo, è organizzata da Comune di Ravenna - Assessorato alla Cultura e dal MAR - Museo d’Arte della città di Ravenna, ha il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e della Regione Emilia Romagna, e ha ricevuto il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, e di Marcegaglia Carbon Steel. Il catalogo è edito da Silvana Editoriale.
Ufficio Stampa