TONINA GAROFALO, HOLLYWOOD

Sarà inaugurata sabato 17 marzo 2018, alle ore 18, al MUSEO VENANZO CROCETTI di Roma, la mostra “TONINA GAROFALO / Hollywood”. Interverranno il critico d’arte Tonino Sicoli, direttore del MAON, Museo d’Arte dell'Otto e Novecento di Rende (Cosenza), e il critico cinematografico Antonio Monda, direttore artistico della Festa del Cinema di Roma. La mostra resterà aperta fino al 29 marzo.
Roma, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) Scrive Tonino Sicoli: “In un’operazione un po’ vintage Garofalo recupera un clima e un repertorio dal fascino antico, sulla scia di un percorso iconografico leggero e fascinoso, fra pensieri di carta e foto sbiadite. Restano in vita figure di un universo spettacolare, sogni di celluloide, fotogrammi di film, che diventano quadri di una pittura rinnovata. I giornali strappati vengono ridipinti in modo da adornare le stelle del cinema con tocchi e sottolineature di colore, segni evidenziatori.
I protagonisti cinematografici restano sulla scena dell'arte, fanno da base per una nuova iconografia, recuperati come pezzi di un reportage bellamente custodito. La pittura di Garofalo accarezza e ridefinisce figure di un mondo di notorietà e di gloria, di attori d’altri tempi, di miti incancellabili. Sophia Loren, Marilyn Monroe, Brigitte Bardot, Grace Kelly, Liz Taylor, Linda Christian, Gina Lollobrigida, Ingrid Bergman, Charlie Chaplin,Gregory Pack, James Dean, Tyron Pawer, tanti divi di Hollywood ma anche quelli di Cinecittà come Vittorio Gasmann o Alida Valli.
Vecchi settimanali come L’Europeo, Oggi, Bolero, Novelle Film, giornali di cronaca e racconti, diventano raccolte di immagini per una pittura filmica, per una galleria di foto-dipinti.
Le immagini della macchina da presa fanno da base per una fantasiosa visione, che, in chiave pop, usa le icone di un passato recente. È evidente il riferimento alle Marilyn di Andy Warhol e alle star dei manifesti strappati o ridipinti da Mimmo Rotella. I protagonisti dello star system portano spunti di un nuovo insieme di figure riproposte non come ritratti in sé di idoli dello schermo ma come simboli di un apparato iconografico, che assembla in un nostalgico artificio le facce di ieri.
Quelle di Garofalo sono fotopitture, frammenti di un campionario sottratto all'oblio, riciclato su tavole pittoriche, in un nuovo protagonismo, che va oltre la storia. Tutto rivive fra i tocchi di pennello e gli occhi emozionati di una pittrice, che ama il cinema e la pittura, che richiama il passato nel presente, fra appunti di un viaggio, che sbobina antiche pellicole nel mondo di oggi, alla ricerca continua di suggestioni dipinte.”
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