Giacomo Bruno intervistato da Fortune Italia

Fortune è la rivista di business più famosa a livello internazionale. Fondata da Henry Luce nel 1930 e pubblicata dalla Time Inc.'s Fortune, questo mensile è famoso in tutto il mondo per la sua Fortune 500: la lista annuale che classifica le 500 maggiori società statunitensi misurate sulla base del fatturato.
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - editoria e media) Fortune è la rivista di business più famosa a livello internazionale. Fondata da Henry Luce nel 1930 e pubblicata dalla Time Inc.'s Fortune, questo mensile è famoso in tutto il mondo per la sua Fortune 500: la lista annuale che classifica le 500 maggiori società statunitensi misurate sulla base del fatturato.

È per me quindi un grande onore essere stato intervistato e vedere la Bruno Editore citata come esempio del successo dei libri digitali. Vi riporto qui l'articolo completo:

Il vero successo dei libri digitali

I numeri dell’intero settore sono in crescita ma rallentano. Un argomento però sembra davvero perfetto per la fruizione su ebook: il self-help. E la Bruno editore l’ha capito già nel 2002.

“Nel 2002 leggevo molto in inglese. Quando ordinavo libri dall’America, mi arrivavano dopo diverse settimane per via dei tempi di spedizione di allora. Un giorno ho scoperto i siti che vendevano libri in formato digitale: come lettore sono stati una vera svolta”. Così si è avvicinato ai libri digitali Giacomo Bruno, che fondando la sua omonima casa editrice ha introdotto gli ebook nel mercato italiano, anni prima che lo facessero player imponenti come Amazon.

In quel periodo, ricorda Bruno, “stavo scrivendo il mio primo libro: quando ho deciso di pubblicarlo l’ho fatto in forma di ebook, visto che si erano dimostrati così comodi”. La rapidità dell’acquisto e della fruizione degli ebook si è dimostrata particolarmente adatta al settore in cui si è specializzato Giacomo Bruno: i libri di crescita personale e auto-aiuto. “Quando una persona vuole imparare nuove competenze non ha voglia di aspettare la spedizione di un libro, in modo simile a come si cercano articoli di quell’argomento su blog e social si cerca l’immediata fruizione degli ebook”. Il successo “è arrivato subito”, dice l’ingegnere elettronico che ha stabilito la sua Bruno editore nella Capitale proprio nel 2002, quando ha cominciato anche a pubblicare altri autori, “sempre nell’ambito della crescita personale, professionale e finanziaria”.

I numeri del mercato digitale dei libri sono sempre in crescita, anche se ultimamente in Italia sono rallentati: nel 2018 il mercato si è attestato a 67 mln di euro (il 5% del mercato trade di varia), con una crescita del 6,3%, più debole di quella degli anni 2010-2016, secondo l’Aie. “Ma in Italia siamo sempre in ritardo: nel mondo siamo arrivati a un miliardo di lettori di ebook”, sottolinea il fondatore della casa editrice, convinto comunque che il libro di carta “non morirà”.

Ma qual è stata l’evoluzione dei numeri della Bruno editore? “I primi anni hanno avuto una crescita esponenziale costante: siamo passati da 20mila euro nel 2002 a un milione di euro di fatturato nel 2007”.

Una cifra che, nonostante l’arrivo della concorrenza di altri editori, l’ingresso di un player come Amazon e l’abbassamento dei prezzi, è riuscita ancora a crescere grazie “all’aver completamente rivoluzionato il modello di business", arrivando a 1,2 milioni di euro.

Una cifra rimasta stabile negli anni seguenti, periodo nel quale è arrivata la concorrenza di altri editori, l’ingresso di un player come Amazon e l’abbassamento dei prezzi, e in cui “abbiamo completamente rivoluzionato il modello di business. Noi oggi i libri – alcuni, o in occasione di promozioni particolari - li diamo gratis. In questo modo si raggiungono dalle 10 alle 50 volte più lettori”. Bruno sottolinea come nonostante la produzione considerevole (“52 titoli l’anno”) e la strategia sui prezzi, la qualità dei libri venga garantita sia dall’autorevolezza degli autori, anche debuttanti, che dal processo di scrematura (“ci arrivano 5-6 proposte al giorno”) verifica e guida (sugli autori stessi, che vengono aiutati dagli editor) operato dalla casa editrice.

La strategia di diffusione dei contenuti dell’editore si unisce a quella personificata dallo stesso Giacomo Bruno nel ruolo che ha creato per sé stesso, quello del ‘book influencer’, che attraverso i suoi canali social promuove i libri raggiungendo, dice Bruno, oltre 1 milione di follower tra Facebook e Instagram. L’obiettivo dell’editore, ora, è un numero: “10 milioni di italiani. Pensiamo di poterli raggiungere con i nostri ebook nei prossimi 5 anni”.

Fonte: Fortune Italia
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