CNS: portafoglio lavori a 1,62 miliardi e previsione di crescita nel 2025

I dati presentati nel corso dell'assemblea dei soci del Consorzio Nazionale Servizi Digitalizzazione: la gestione dei Cup è il settore con il valore maggiore Il presidente Italo Corsale: Abbiamo già avviato un percorso di cambiamento per essere sempre più vicini ai soci e creare nuove opportunità di mercato
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Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - economia)

Ammonta a 1,629 miliardi di euro il valore del portafoglio lavori del Consorzio Nazionale Servizi (CNS) al 31 dicembre 2024. Un dato che dovrebbe portare ad una crescita del fatturato 2025, previsto a 452 milioni di euro (+8,9% rispetto al 2023, ultimo bilancio approvato, e in crescita rispetto alle stime del preconsuntivo 2024).

Sono i dati contenuti nella relazione di budget che Italo Corsale, presidente del Consiglio di Gestione di CNS, ha presentato nel corso dell'assemblea dei soci, alla quale è intervenuto il presidente nazionale di Legacoop, Simone Gamberini. Obiettivo del Consorzio, uno dei principali player nel facility management, è raggiungere i 500 milioni di euro di fatturato nel corso dell'attuale mandato.

Il settore di maggior peso sul portafoglio lavori è quello della gestione dei Centri Unificati di Prenotazione, un comparto sul quale il Consorzio sta puntando nell'ambito della propria strategia di accelerazione sulla digitalizzazione dei servizi. Il 21% del portafoglio lavori di CNS è costituito da appalti per la gestione dei Cup. Seguono, in ordine di grandezza: ristorazione (17%), ecologia (14%), pulizia (12%).

Nel corso dell'assemblea sono stati illustrati i progetti per lo sviluppo del Consorzio, che mettono al centro la creazione di nuove opportunità di mercato per i soci: piattaforme digitali per la gestione di servizi complessi che i soci potranno utilizzare autonomamente, sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale in grado di favorire le decisioni aziendali, creazione di partenariati pubblico-privati per la rigenerazione urbana e l'housing sociale, lo sviluppo di servizi avanzati per la sanità come le UFA (Unità Farmaci Antiblastici).

"La proposta che abbiamo presentato è articolata e ambiziosa ma ci sono due grandi pilastri di riferimento: i soci al centro e un Consorzio con cui deve essere sempre più facile lavorare. Manterremo alti i controlli ma abbiamo già avviato la razionalizzane dei nostri processi per renderli snelli e efficienti e riorganizzato la struttura per renderla sempre più vicina alle esigenze dei soci - commenta Italo Corsale, presidente del Consiglio di gestione del Consorzio - In questo percorso di cambiamento che stiamo attuando, aggiorniamo il patto con le associate per una transizione del modello di business verso la sostenibilità, in grado di generare impatti positivi".

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