Comunicati Stampa
Arte e Cultura

1984 di George Orwell. 22 - 25 novembre, Teatro Bonci, Cesena

Produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione, CSS Teatro stabile di innovazione del FVG. Regia di Matthew Lenton.
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

1984
di George Orwell.

Adattamento e traduzione Matthew Lenton e Martina Folena.

Regia Matthew Lenton.
Scene Guia Buzzi.
Luci Orlando Bolognesi.

Composizione musicale e disegno sonoro Mark Melville.
Costumi Gianluca Sbicca.
Video Riccardo Frati.

con (in o.a.) :
Luca Carboni; Winston.
Eleonora Giovanardi : Charrington.
Nicole Guerzoni: Narratore.
Stefano Agostino Moretti: Parsons.
Aurora Peres: Julia.
Mariano Pirrello: O'Brien.
Andrea Volpetti: Syme.



Direttore tecnico Robert John Resteghini; direttore di scena Gianluca Bolla; capo elettricista e tecnico video Lorenzo Maugeri; fonico Pietro Tirella; attrezzista e Madrilena Gallo; sarta realizzatrice Elena Giampaoli; amministratrice di compagnia Yumi Suzuki.
Scene costruite nel laboratorio di Emilia Romagna Teatro Fondazione
capo costruttore Gioacchino Gramolini; costruttori Riccardo Betti, Marco Palermo, Sergio Puzzo;
impianti led Roberto Riccò,
foto di scena Guido Mencari.

Si ringrazia per la collaborazione Peter Kelly.
Si ringraziano gli allievi della Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro – laboratorio permanente per l’attore, corso Allievo attore, approvato dalla Regione Emilia-Romagna e cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo, per le preziose giornate di studio e le stimolanti discussioni sul testo.

Produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione, CSS Teatro stabile di innovazione del FVG.

durata 2 h.

Emilia Romagna Teatro Fondazione sceglie per 1984, con il CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, il pluripremiato regista britannico Matthew Lenton, direttore artistico e fondatore della compagnia Vanishing Point con sede a Glasgow, già insegnante presso il Royal Conservatoire of Scotland e primo regista britannico ad aver lavorato all’Ecole des Maitres presso lo stesso CSS di Udine.

Lenton dirigere un cast di attori italiani e si confronta con il celebre romanzo di George Orwell, 1984.

Scritto quasi di getto nel 1948, al centro di 1984 di George Orwell vi è la vicenda di un comune funzionario di partito, Winston Smith, impiegato al Ministero della Verità dello stato-continente Oceania; il pianeta dopo un lungo conflitto è infatti diviso in tre grandi stati totalitari, Oceania, Eurasia ed Estasia. Winston per lavoro ogni giorno rettifica libri e quotidiani già pubblicati, modificando la storia e inverando così l'infallibilità del “leader” del paese, il Grande Fratello.

In Oceania infatti qualsiasi opinione, gesto, sentimento o desiderio è strettamente controllato e indirizzato, grazie a teleschermi-spia, delazioni, riti di “sfogo” collettivo e una sistematica riduzione del linguaggio e del pensiero. Winston però tradisce e, in segreto, tiene un proprio, “veritiero”, diario, attività severamente vietata dal regime: ogni mattina, in un angolo forse non osservato della sua stanza, appunta con la sua mano sulla carta il ricordo di ciò che nel mondo accade...

A partire da un’indagine sulla verità e sulle diverse forme di controllo del pensiero attraverso i mezzi di comunicazione di massa, nel suo 1984 Lenton mette in luce quanto Orwell sia attuale oggi più che mai: in un mondo costantemente sorvegliato, quanto è improbabile che le autorità arrivino a controllarci del tutto?

Non andare su Facebook, non andare su Twitter, non usare gli smartphone. Essere presente, camminare nelle strade e parlare con le persone che si incontrano. Uscire da tutto questo sistema virtuale e vivere.

I social-media costringono a un pensiero binario: bianco o nero. Un pensiero che ha mandato in crisi tutta la società liberale e le sue abitudini di “correttezza politica”. Un pensiero che influenza i nostri sentimenti, per indirizzare così le nostre opinioni sulla realtà.

La grande forza dei social-media sta negli algoritmi. Sono un fac-simile di un sistema neurale, ma capace di processare un'enorme quantità di dati con lo scopo di incrociarli e carpire ciò che, in modo apparentemente naturale, ogni persona preferisce.

Quest'abilità rende i social-media il più sofisticato ed efficace mezzo di persuasione e manipolazione del pensiero che oggi esista. A vantaggio di chi?
Questi i dubbi da cui è partito Matthew Lenton: allora diventa cruciale saper guardare ai fatti e saper costruire un dibattito intorno a essi. Ecco perché 1984 contiene – sempre secondo Lenton - ancora degli elementi di contatto con il nostro presente, con questi “tempi interessanti”, come li chiama Slavoj Žižek, tempi in cui Donald Trump non è più uno scherzo ma una realtà, capace di polarizzare le persone dividendole radicalmente tra suoi sostenitori e “nemici”, senza lasciare spazio ad altre e più complesse articolazioni di pensiero. Tempi in cui ogni critica più profonda è stata spazzata via da forme brutali e semplificate di opposizioni binarie, ancora una volta bianco contro nero. Tutto questo non modifica solo il modo di dibattere, ma quello di ragionare. E – si chiede Lenton – se il nostro modo di ragionare sta cambiando, chi o cosa guida questo cambiamento?

Matthew Lenton .

Matthew Lenton è direttore artistico e fondatore della compagnia teatrale Vanishing Point (Glasgow). I suoi lavori con Vanishing Point sono stati rappresentati in Europa, Sud America, Russia, Asia e Cina.
Tra le recenti produzioni si ricordano: Bluebeard’s Castle da Bartok e The 8th Door prodotti per la Scottish Opera e Vanishing Point, The Destroyed Room (Festival Internazionale di Edimburgo) e Interiors (Festival Internazionale di Edimburgo /Theatre de la Ville Paris/FIBA Buenos Aires/Napoli Teatro Festival Italia/Stanislavsky Festival di Mosca/Santiago A Mil, Cile/BOZAR Brussels, Brighton Festival/New Classics of Europe Festival, Lodz); Tomorrow (Brighton Festival/CenaContemporanea Festival, Brasilia/Stanislavsky Festival, di Mosca/Hangzhou Westbrook International Arts Festival, Cina), The Beautiful Cosmos of Ivor Cutler (National Theatre of Scotland/Brighton Festival) e il progetto Tabula Rasa, una collaborazione tra Vanishing Point e lo Scottish Ensemble, ispirato alle musiche di Arvo Part.

Tra gli spettacoli recentemente realizzati al di fuori della compagnia: Charlie Sonata di Douglas Maxwell (Royal Lyceum Theatre, Edinburgh), Il mercante di Venezia (Teatro Nazionale del Kosovo), Striptease e Out at Sea (Citizens Theatre Glasgow/FIT Festival, Lugano), Sogno di una notte di mezza estate (Royal Lyceum Theatre, Edinburgh), Mister Holgado (Unicorn Theatre, London) e Home (National Theatre of Scotland).

Tournée 2018-2019:
16 e 17 novembre, Teatro Palamostre, Udine.
22 - 25 novembre, Teatro Bonci, Cesena.
27 -30 novembre, Teatro Bellini, Napoli.


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