Un altro passo a favore degli Osteopati esclusivi

Esenzione IVA per professioni sanitarie in attesa di regolamentazione: Sentenza Corte di Giustizia UE pubblicata il 27/06 u.s.. Comunicato dell'Associazione Degli Osteopati Esclusivi (ADOE)
Como, (informazione.it - comunicati stampa - salute e benessere) La sentenza di cui all’oggetto sancisce che l’esenzione IVA non sia riservata alle sole prestazioni sanitarie regolamentate dagli Stati membri. Quindi, anche in Italia Osteopatia e Chiropratica potranno beneficiare dell’esenzione, per quanto le stesse professioni sanitarie siano ancora in attesa dei loro regolamenti di attuazione.

La soddisfazione della nostra Associazione è motivata non solo dal fatto che la sentenza contraddica l’interpretazione dell’art. 10, comma 1 n.18 del DPR 633/72 che riconosce l’esenzione IVA alle sole “professioni e arte sanitarie soggette a vigilanza (…)”, confermata dai successivi riferimenti amministrativi e giurisprudenziali nazionali.

Con tale pronunciamento, la Corte europea conferma il rispetto della neutralità fiscale allo scopo di evitare che prestazioni simili in concorrenza tra loro ricevano un trattamento diverso ai fini IVA. Il riconoscere agli osteopati esclusivi, in quanto privi di diversa qualifica sanitaria, un’aliquota analoga a quella dei professionisti regolamentati che dichiarino la prestazione osteopatica rappresenta, infatti, un ineludibile principio di equità fiscale, commerciale e deontologica.

La stessa sentenza, inoltre, pone l’attenzione sulle qualifiche professionali necessarie per beneficiare dell’esenzione IVA da parte dei professionisti sanitari non regolamentati. Ovvero, si evidenzia come il potere discrezionale degli Stati membri, non potendo discriminare tra loro prestazioni sanitarie analoghe, debba tuttavia riferirsi ai soli professionisti non regolamentati che abbiano effettuato corsi di studi legalmente autorizzati. Questa indicazione rappresenta, di conseguenza, indirizzo e stimolo per le immediate regolamentazioni professionali, non potendo queste ultime prescindere dalla verifica di conformità delle attestazioni pedagogiche ad oggi acquisite in Italia e all’estero per le nuove professioni.

Si conferma, pertanto, la bontà dell’iniziativa ADOE che si pone come obiettivo l’immediato riconoscimento degli osteopati che possano documentare competenze derivate da corsi di studi internazionali, autorizzati in Italia, ovvero disponendo di titoli professionali riconosciuti all’estero. Riferimento questo anche per l’adeguamento delle competenze da parte di tutti gli altri professionisti interessati ad esercitare l’osteopatia.

Luigi CIULLO – Presidente ADOE
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