La sicurezza stradale non è onere del singolo. Meritocrazia Italia chiede al Ministro Salvini la costituzione di un Garante per l’Equilibrio nella Gestione delle Risorse Pubbliche per l’Equilibrio Infrastrutturale

Quando la legalità è pretesa a senso unico, ma non garantita in modo reciproco. Un problema sottovalutato è quello della sicurezza stradale urbana. L’asfalto è compromesso da grosse buche, la segnaletica è spesso sbiadita, e i dispositivi di sicurezza risultano obsoleti. Il rischio per l’incolumità di milioni di cittadini e automobilisti è evidente.
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Roma, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni)

Un problema sottovalutato è quello della sicurezza stradale urbana.

L’asfalto è compromesso da grosse buche, la segnaletica è spesso sbiadita, e i dispositivi di sicurezza risultano obsoleti. Il rischio per l’incolumità di milioni di cittadini e automobilisti è evidente.

Nel dibattito pubblico si insiste, condivisibilmente, sui doveri del cittadino. Revisioni, bolli, assicurazioni, patenti a punti. Si tace, però, sui doveri dello Stato, in particolare su quelli degli enti preposti alla gestione delle infrastrutture.

La sicurezza stradale non può essere intesa come onere esclusivo del singolo: esiste una responsabilità pubblica, che impone alle istituzioni di garantire una rete viaria sicura, moderna e funzionale.

La gestione del GRA a Roma, ad esempio, è emblematica di un modello che mostra crepe non solo nell’asfalto, ma nella cultura della responsabilità. Un’infrastruttura concepita per la fluidità del traffico oggi si presenta, in più tratti, come una trappola logorante per i mezzi e un rischio concreto per gli utenti. E mentre l’automobilista è sanzionato per una targa poco leggibile, nulla accade a chi trascura per mesi una corsia deformata, un guardrail danneggiato o una segnaletica scolorita.

È in questo squilibrio che si incrina il rapporto tra cittadino e Stato: quando la legalità è pretesa a senso unico, ma non garantita in modo reciproco.

In Francia e Germania, la manutenzione delle infrastrutture è affidata a enti indipendenti che pubblicano report regolari, valutano la performance degli enti gestori e segnalano le inadempienze ai parlamenti. In Olanda, i finanziamenti sono vincolati a obiettivi misurabili di efficienza e sicurezza. Il tutto, in un contesto di piena trasparenza.

Meritocrazia Italia chiede la costituzione di un Garante per l’Equilibrio nella Gestione delle Risorse Pubbliche per l’Equilibrio Infrastrutturale, organismo autonomo con il compito di:

- monitorare in modo indipendente lo stato delle infrastrutture strategiche nazionali e locali;

- verificare la destinazione e l’efficacia dei fondi pubblici destinati alla manutenzione e all’ammodernamento viario;

- pubblicare rapporti semestrali sul rispetto degli standard di sicurezza da parte degli enti gestori;

- segnalare ritardi, inadempienze o sprechi direttamente al Parlamento e alla Corte dei Conti;

- proporre premi o sanzioni in base ai risultati raggiunti e alla qualità della gestione.

L’Italia ha bisogno di ristabilire un equilibrio credibile tra diritti e doveri. È giusto chiedere al cittadino disciplina e rispetto delle regole, ma lo Stato deve rispondere con lo stesso rigore, offrendo servizi efficienti, infrastrutture sicure e amministrazioni trasparenti.

Stop war.

Roma, lì   07 Maggio 2025                  

Meritocrazia Italia 

Il Presidente Walter Mauriell

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