AGRITURISMO: IN LUNIGIANA, GARIBALDI E I PRODOTTI TIPICI, L’INSOLITO (ORIGINALE) ABBINAMENTO.

In mostra giovedì 31 maggio, dalle 20, nell’agriturismo “Casa Turchetti” a Comano, il cappello ed una lettera originale autografata dell’eroe dei due mondi donata al medico e fraterno amico lunigianese, Odoardo Turchetti, in un abbinamento insolito con i prodotti tipici della Lunigiana. Emanuele Bertocchi, responsabile Coldiretti: “Agriturismo custodi di tradizioni e di storia”.
, (informazione.it - comunicati stampa - varie) Agriturismi custodi della memoria e della storia italiana, oltre che delle tradizioni agricole ed enogastronomiche del territorio.

In Lunigiana, crocevia naturale per pellegrini e mercanti che, Via Francigena arrivavano a Roma, si ricorda e si celebra Giuseppe Garibaldi, l’Eroe dei Due Mondi nell’anno del Bicentenario della sua nascita (1807-2007) con un abbinamento insolito e un’iniziativa davvero originale: una cena a base di prodotti tipici lunigianesi arricchita dall’esposizione, in anteprima assoluta, di due rarissimi cimeli – un cappello appartenuto a Garibaldi e una lettera autografata indirizzata all’illustre medico lunigianese Odoardo Turchetti che curò, subito dopo l’unità d’Italia, il condottiero.

Odoardo Turchetti, destinatario della missiva e del copri capo di Garibaldi, è un avo del proprietario di “Casa Turchetti”, Raffaele Turchetti, che ha deciso, grazie alla collaborazione e al coinvolgimento di Terranostra, l’associazione degli agriturismi di Coldiretti, di creare un evento davvero insolito per rendere pubblici due piccoli pezzi del grande mosaico che hanno dato forma alla nostra patria.

Unendo le tipicità agroalimentari del territorio ad un pezzo di quella storia custodita in uno dei tanti casolari recuperati con fatica ed amore dall’uomo e strappati dal tempo e dall’anonimato, si può infatti, recuperare la nostra memoria storica riscoprendo al contempo, le tradizioni agroalimentari, paesaggistiche ed architettoniche di una realtà misteriosa e affascinante come la Lunigiana.

“Questo è un esempio – sottolinea Emanuele Bertocchi della Coldiretti che sta collaborando con il titolare di Casa Turchetti all’evento – di come l’agriturismo possa essere non solo un habitat semplice e rilassante dove trascorrere momenti piacevoli e vacanze ma anche un museo ed un ambiente privilegiato per ospitare manifestazioni storico-culturali o come in questo caso, pezzi della nostra storia passata. L’abbinamento agroalimentare e storia, è uno dei molteplici aspetti, del concetto di multifunzionalità che la nostra organizzazione sta promuovendo con forza.

L’agriturismo, come l’azienda agricola, non deve essere più considerata e vissuta come esclusivamente legata ai prodotti della terra o alla zootecnia ma anche, e in futuro soprattutto, a tutta una serie di attività aggiuntive e legate ai servizi per la fruizione, la gestione e la conservazione di particolari patrimoni architettonici come castelli, pievi, e mulini, o la produzione di agro-energie. L’agricoltura e la mentalità di chi fa agricoltura sta cambiando e l’evento di “Casa Turchetti” è solo la punta dell’iceberg”.

I due cimeli, già stimati dalla prestigiosa casa d’aste londinese Christies, tra le più antiche ed importanti del mondo, ma mai esposti in pubblico, saranno visitabili oltre che durante la cena, il sabato e la domenica (ingresso gratuito) all’interno della corte di “Casa Turchetti”.

Per informazioni e prenotazioni “Casa Turchetti”: 0187-484502
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Andrea Berti
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