Gran successo a Caserta per il libro “Il colore dell'inferno”

Un libro quello di del Monaco che incita a fare prevenzione, a svegliarsi e non attendere più nessuno per ripristinare la legalità, ma agire uniti con tutte le forze disponibili
Napoli, (informazione.it - comunicati stampa - istruzione e formazione) Un nuovo successo di partecipazione di pubblico alla presentazione del libro, “Il colore dell'inferno”edito da Guida, scritto dal Colonnello Antonio del Monaco, della Scuola militare Nunziatella, avvenuta a Caserta nell'auditorium della Chiesa del Buon Pastore, ha fatto eco al precedente esordio, con grande acclamazione, avvenuto nella basilica di San Domenico Maggiore a Napoli.
Alla presentazione del libro che va letto per impegnarci a fare di più è intervenuta
la poetessa Angela Chiosi che ha letto nel corso della cerimonia, alcuni brani del libro, che vedrà devoluti gli interi incassi delle vendite alla fondazione di Don Merola “A Voce d'e' Creature”, e che desta una suspance di conoscerne i contenuti sin dall'inizio con le parole di Osho riportate: ”Le persone sono tristi vogliono essere amate ma non sanno amare. L'amore non è un monologo, ma un dialogo pieno di armonia”. Un parterre di eccellenti oratori hanno, attraverso i loro interventi, dimostrato alle tante persone accorse che gremivano il gran locale della chiesa messo a disposizione per l'evento, le finalità del libro.
Moderati dalla giornalista Francesca Nardi direttrice di TV Luna2, si sono succeduti nelle loro esposizioni il padrone di casa don Antonio Giannotti Direttore della Caritas Diocesana, che con la comunità del Buon Pastore, che conta 10mila abitanti con tante problematiche di vita sociale ha messo a disposizione le sala per la manifestazione, Pio Del Gaudio Sindaco di Caserta, il magistrato Raffaello Magi (relatore della sentenza Spartacus), Andrea Funari Presidente Piccola Industria - Confindustria Caserta, don Roberto Comune (teologo e scrittore), don Luigi Merola fondatore della fondazione “A Voce d'e' Creature”, la Madrina della serata On Giovanna Petrenga ed ovviamente il Colonnello Antonio del Monaco. .
Alla kermesse è intervenuto anche il Sindaco di Maddaloni Antonio Cerreto e l'editore di TV Luna2 Pasquale Piccirillo, che si è prodigato per la vendita di un cospicuo numero di libri ed ha personalmente, pubblicamente, consegnato l'incasso a Don Ligi Merola mettendo inoltre a disposizione le telecamere per le intere riprese della serata che verrà trasmessa dall'emittente TV Luna2.
Significativo l'intervento di Merola con l'affermazione che “occorre che la Scuola come la Chiesa siano sempre più la risorsa per accogliere i ragazzi ed attraverso la creazione di oratori possano invogliare questi ad essere accolti ed aggregati, ad essere cittadini protagonisti per toglierli dalla visione di televisione spazzatura e dall'innovazione tecnologica di Facebook che li ha incretiniti rendendo i ragazzi molto fragili dove la vera amicizia non è più quella reale ma è divenuta virtuale”. “Attraverso il libro del colonnello Antonio del Monaco – ha continuato Merola - vogliamo raccontare l'associazione anticamorra fatta a Napoli “A Voce d'e' Creature”,
Alla domanda: quale brano del libro ha maggiormente destato la sua attenzione, il battagliero Prete anticamorra risponde: “Il passaggio, che nel corso della lettura del volume colpisce più di altri, potrebbe essere quello di Annalisa Durante, che si trovava non nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, ma si trovava sotto casa sua e non è stata libera di circolare perchè dei criminali le hanno spento la vita”.
Un libro quello di del Monaco che incita a fare prevenzione, a svegliarsi e non attendere più nessuno per ripristinare la legalità, ma agire uniti con tutte le forze disponibili, cosa che ora è sempre più possibile con l'impegno di tanti fra cui associazioni che si dedicano allo scopo come A Voce d'e' Creature, perchè, come dice Don Luigi Merola, “Il nostro cuore deve continuare a battere, non aspettiamo più, ma facciamo il nostro dovere fino in fondo”.
Interessante come l'autore abbia rievocato le significative e vere storie che destano nel lettore la volontà di scendere in trincea a combattere la camorra. Nel suo intervento Antonio del Monaco ha rivolto un grido di appello agli insegnanti, così incitandoli: “Tornate con amore a fare gli educatori perchè la scuola è la culla della società, del lavoro, della cultura, dell'amore e noi dobbiamo rispondere alla camorra non con altre pistole ma con la cultura”. Nel salutare gli attenti e sensibili uditori, lo scrittore per la pace e la riconquista della piena legalità, ha fatto notare che è importante diffondere il volume per comunicare i principi e gli intendimenti che attraverso i casi in esso raccolti divengono lo scopo della promulgazione del destare l'interesse al ripristino della Legalità. Affermando: “ho lasciato nel mio libro anche la mia E-mail, perchè l'ultima parte del libro l'ho dedicata al lettore, dicendo adesso ho finito di scrivere, adesso tocca a te, cerca come seminare la cultura dei valori, ma soprattutto cerca con me di mantenere alta quella che è la forza di dire perchè paradossalmente chi non ha paura di essere nel giusto è un'eccezione in questo mare di criminalità”. L'autore ha chiuso il suo parlare lanciando ancora una sfida:”personalmente comprerò venti libri che donerò ai boss della camorra con la speranza che qualcuno di essi possa leggerlo, riflettere e farmi arrivare qualche e-mail”.
La strada della legalità, è il filo conduttore del messaggio educativo per le nuove generazioni, ma anche segnale forte di speranza per quanti hanno vissuto e vivono di perenne sclerocardia emozionale, affinchè attraverso la lettura di questo testo possano trovare la chiave giusta per un cambiamento radicale della loro esistenza. Restituire senso all'esistere, attraverso parole ed incontri affettivi, ristabilire una quiete dopo un tempestoso e drammatico evento...non ne determina i confini, ma ne testimonia la costante presenza, attraverso uno spazio di riflessione più attento ed adeguato al tutto. La manifestazione ha reso ancor più evidente che se non partiamo dalla formazione dei ragazzi che sono le nuove leve, facendo comprendere che la legalità è il fattore primario da difendere perchè senza di essa non si può parlare ne di crescita ne di sviluppo, tutto andrà sempre più a rotoli, e certamente tutti staremo sempre peggio, senza una costruzione di un futuro migliore per le nuove leve della società.
Giuseppe De Girolamo
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