LEGA NORD CASTELFRANCO EMILIA - CASA DI RECLUSIONE DI CASTELFRANCO EMILIA: ENNESIMA “EVASIONE"!

SOTTOPOSTI A MISURA DETENTIVA DI SICUREZZA, SI DILEGUANO DOPO AVER PRANZATO CON IL PAPA.
Comunicato Precedente

next
Comunicato Successivo

next
CASTELFRANCO EMILIA, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni) Purtroppo registriamo l’ennesimo caso di “evasione” dalla Casa Circondariale di Castelfranco Emilia: il fatto si è verificato la scorsa domenica, in occasione della visita di Papa Francesco a Bologna.
I due “evasi”, sottoposti a misure di sicurezza in quanto ritenuti socialmente pericolosi, si legge che già in passato si erano “arbitrariamente allontanati dalla struttura” e che facevano parte di una "delegazione" autorizzata dall'Istituto a partecipare alla giornata speciale in città: pranzo con il Santo Padre e fuga.
La vicenda, all’apparenza “comica”, in realtà è sintomatica dei gravi problemi presenti all’interno del “Forte Urbano”: oltre a chiederci come mai avvengono tanti casi di evasione, chi abbia scelto i soggetti facenti parte della citata delegazione e chi li sorvegliasse durante la “visita autorizzata”, non possiamo fare a meno di esprimere solidarietà e vicinanza all’Agente di Polizia Penitenziaria aggredito pochi giorni fa nello stesso Istituto di Pena ad opera di un internato con gravi problemi psichici.
Ricordiamo che a “Forte Urbano” vige un regime detentivo “promiscuo”: vi è una sezione “riservata” ai detenuti definitivi (tossicodipendenti) e una per internati, cioè per soggetti sottoposti ad una misura di sicurezza detentiva poiché ritenuti socialmente pericolosi ed a questa appartengono i due “evasi”.
Ricordiamo che il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria ha fortemente criticato questa convivenza anche perché la struttura non garantisce la separazione tra le due tipologie di “ospiti” e soprattutto perché gli internati sono molto più numerosi dei detenuti, circostanza che, inevitabilmente, porta al fallimento della cosiddetta custodia attenuata riservata ai tossicodipendenti. Riteniamo, quindi, non più procrastinabile un intervento forte e deciso non solo del Garante, ma delle competenti Istituzioni per porre rimedio a questa situazione. Ovviamente, auspichiamo che i due “allontanatisi arbitrariamente” vengano catturati prima che possano compiere altri e peggiori reati.
Ed in un contesto simile, come del resto anche in molte altre strutture carcerarie, probabilmente anche sottorganico, si trovano ad operare gli Agenti di Polizia Penitenziaria che potremmo definire i veri detenuti: mentre i governi di sinistra si preoccupano di “depenalizzare” reati, noi sosteniamo con forza la “certezza della pena” e saremo sempre al fianco delle Forze dell’Ordine.

Castèl - Castelfranco Emilia (Mòdna-Modena), 12/10/2017

Cristina Girotti Zirotti
Capogruppo Lega Nord
Ufficio Stampa