Il Gruppo Albatros è lieto di presentare Goccia Leone di Enrica Corradini

Roma, 15/12/2010 (informazione.it - comunicati stampa - editoria e media)

"Mi perdevo spesso nel guardare il buio oltre il finestrino e, quando pioveva, nel seguire le gocce d'acqua rincorrersi sul vetro appannato per strade sempre diverse. C'erano le gocce pecora che andavano tutte insieme ma poi c'erano quelle che mi piacevano, le gocce leone. All'improvviso si staccavano dalle altre e, disegnando tante virgole, prendevano strade che le portavano lontano. Io volevo essere come loro e invece mi sentivo goccia pecora". Così la protagonista in uno dei suoi tanti viaggi nella memoria, obbligati tutti da una tragedia consumatasi nell'arco di una notte. E il racconto si snoda nella ricerca ossessiva di poter ricostruire il presente e ancor più il futuro attraverso immagini spesso sbiadite del passato, nel quale la vita sembra sovrapposizione di tante vite, per lo più slegate l'una dall'altra. Ma un lungo viaggio in treno, l'arrivo a Venezia, sua città di origine, e l'incontro con Silvia, l'amica di sempre, finiscono col ricomporre un disegno che immaginava perduto. È proprio Silvia e il suo percorso, simile e opposto a quello dell'amica, a svelare l'anima segreta non di una vita ma della vita in sé. E a suggerire l'idea di un possibile riscatto alle tante illusioni e speranze tradite. Un romanzo dalla scrittura intensa, a tratti ironica, che scava nel profondo della psiche umana e che procede nella riflessione e nell'emozione, in una circolarità che lega l'ultima pagina alla prima e la prima all'ultima.

L'autrice incontrerà il pubblico presso la sala conferenze del Macro (Via Nizza angolo Via Cagliari) giovedì 16 dicembre alle ore 18.00.

Enrica Corradini è nata a Tolmezzo, in Friuli. Storica dell'arte, ha vissuto a Venezia, Milano e ora a Roma. Ha pubblicato per la RosEn editrice: L'Italia dei Musei. Guida alle Esposizioni 1991 e 1992; Giochinarte. Il Campidoglio dei piccoli (1995); Storia banale di cane e madrona, Giochinarte. La femminilista (2003); Il filo sottile (2005); Buongiorno Botero (2005). Per la Fondazione Querini Stampalia di Venezia ha dato alle stampe Il Silenzio dell'assassino. Ha inoltre curato i testi e la produzione del documentario Cristo Salvatore. Storia di una cattedrale, su materiali cinematografici forniti dal Patriarcato di Mosca e inediti in Europa.