La corsa al trasporto pubblico nelle valli di Fiemme a Fassa: comunicato stampa di Transdolomites.

La positiva risposta dei cittadini a seguito del potenziamento del TPL nelle valli di Fiemme e Fassa per l’estate in corso.
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - trasporti) La corsa al trasporto pubblico nelle valli di Fiemme a Fassa: comunicato stampa di Transdolomites.

A seguire si presenta il commento più mirato e pertinente ai dati presentati dall’Assessore ai Trasporti Mauro Gilmozzi nei quali viene messa in evidenza la positiva risposta dei cittadini a seguito del potenziamento del TPL estivo nelle valli di Fiemme e Fassa per l’estate in corso.

Siamo ad esprimere la nostra soddisfazione per il risultato conseguito sino al mese di luglio 2017 con la convinzione che questo trend positivo verrà confermato anche nei rilievi per il mese di agosto.

Soddisfazione anche per essere stati ascoltati dalle strutti dell’Assessorato ai Trasporti della P.A.T in occasione della riunione del novembre 2016 ove i tema fu il da farsi per affrontare l’emergenza mobilità per i passi dolomitici e d il fondovalle. L’indicazione di Transdolomites a riflettere sulla necessità di aggredire il trasporto privato sin dal fondovalle per potarsi successivamente in quota è stata ascoltata ed è giusto riconoscere alla Provincia e Trentino Trasporti la determinazione a procedere nella direzione del progetto pilota di potenziamento del servizio sulla tratta Cavalese –Canazei ed i passi.

In nostro invito ora è a non accontentarsi del risultato conseguito ma di essere consapevoli di essere solo all’inizio di una esperienza che dovrà quanto prima porsi obbiettivi molto più ambiziosi.

Bisogna sciogliere le redini , abbandonare il timore del se e del ma.

1) La nostra prima proposta per il futuro è puntare con determinazione sulle ore di punta ad offrire un pullman ogni 15 minuti. Avere in mente insomma un modello di mobilità metropolitana al alta frequenza e capacità.

2) Essere consapevoli che il trasporto pubblico è il pilastro fondamentale per una offerta di turismo di qualità. Dunque anche il TPL è un servizio che va venduto. In che modo?. Non nel senso di fare cassa , ma per il fatto che va promosso nella comunicazione con la mentalità del marketing del privato. Il trasporto pubblico deve farsi pubblicità non limitando all’essenzialità della comunicazione del servizio ma vendendo al turista e residente il senso del vivere un territorio libero dall’uso dell’auto, dello stress della guida, in economia e con il privilegio di godere delle bellezze valli da una posizione di netto vantaggio da chi si muove in auto . Serve , come si fa in Svizzera un agente pubblicitario che mentre vende le Dolomiti come territorio di pregio nello stesso pacchetto offre in maniera indissolubile il viaggio con i mezzi pubblici. Qui sta l’elemento di novità per essere innovativi turisticamente alla pari di che queste operazioni le fa di routine. A ciò vogliamo associare anche la riflessione investire nella grafica esterne dei mezzi i quali non devono recare le firme magari un famoso designer. La vera grafica , come alcuni privati hanno dimostrato di avere capito, è ad es. pellicolare i mezzi riprodunendo i siti naturali nei quali il mezzi fanno servizio. Si distinguono insomma dall’ufficialità del servizio e diventano complici del territorio .

3) Il servizio pubblico ha un costo che se pur nettamente inferiore al mezzo privato va comunque finanziato. La tassa di soggiorno, ossia la compartecipazione dei territori al suo sostegno è un atto dovuto e dunque anche su questa tematica bisogna abbandonare posizioni che sanno più di tattica politica che di attenzione a bene comune.

il continuo ridursi delle disponibilità economiche della Provincia di Trento per sostenere l’economia turistica deve portare a guardare a questa soluzione non come un modo di fare cassa ma interpretandola una risorsa che deve essere reinvestita sul territorio a fronte di una selezione di obiettivi; pochi ma determinanti per incidere sul miglioramento qualitativo del turismo.

Il pilastro che noi riteniamo appunto sia sempre più determinante è quello dei trasporti. Basta leggere la cronaca regionale, nazionale, europea per rendersi conto di quanto sia in crescendo l’attenzione su questo tema e di conseguenza gli investimenti verso servizi e infrastrutture per la mobilità pubblica.

Cosa allora si potrebbe fare in tema di trasporti con questo provvedimento guardando anche ad suo aumento in Valle di Fassa? Il ragionamento che proponiamo è quello di compartecipare con Trentino Trasporti e SAD al potenziamento delle corse delle rispettive società:

1) Per Trentino Trasporti puntare nelle ore di punta stagionali al cadenzamento ai 15 minuti tra Cavalese e Canazei e ai 30 minuti verso i passi.

2) Far sì che le valli possano ereditare anche nel resto del periodo dell’anno un servizio di TPL potenziato con cadenzamento ai 30 minuti. Questo sarebbe un modo per far si che dalla tassa di soggiorno ne derivi anche una risorsa che va a vantaggio anche dei residenti e non solo dei turisti.

3) Raddoppiare le corse di SAD tra Bolzano e Pera di Fassa da 5 a 10 giornaliere. Se è probabile che ciò possa avvenire comunque dal 2018 per decisione di SAD , la collaborazione finanziaria della Valle di Fassa potrebbe dare una certezza alla cosa.

4) Potenziare i collegamenti tra Ora-Cavalese e San Giovanni di Fassa sulla S.S.48 con corse senza cambio a Cavalese

5) Promuovere il progetto di trasporto bici anche sui mezzi di linea come avviene in alter parti del Trentino ( senza maggiorazione di biglietto) o in alcune località del Sudtirolo .

6) Attivare azioni di partenariato con Trenitalia ( Frecce) con gli Eurocity delle ferrovie di Trenord, Austria e Germania per associare il viaggio in treno con il raggiungimento delle località turistiche per mezzo della fermata ferroviaria più vicina e successivamente proseguire con i transfert verso le valli.

In parallelo il ragionamento deve spingersi anche più in là nella dimensione territoriale. Assurda questa offerta frammentata di card di mobilità; assurda e costosa e non corrispondente alla necessità di mobilità di turisti e residenti ai quali poco importa dei confini amministrativi mentre ben più interessa potersi muovere con servizi efficienti e documenti di viaggio che permettano un’accessibilità totale e semplice dei territori. Assurdo che mentre nell’Euroregione si sia giunti ad un unico documento di viaggio per i giovani mentre in casa continuano a sopravvivere incompatibilità tra i territori in materi di documenti di viaggio

7) Investire nell’istituzione di un efficiente servizio di trasporto bagagli dall’abitazione all’Hotel o appartamento per ferie.

8) Coinvolgere anche gli affittacamere in questa operazione assieme agli impiantisti, commercianti, impianti sportivi. Ogni luogo di destinazione deve insomma essere un tassello di questa rete di servizi.

Azioni che hanno il senso di razionalizzare i costi di esercizio, potenziare e rendere più efficienti i servizi di mobilità pubblica penalizzando quella privata, e con un impegno economico che verrebbe ad utilizzare forse un terzo del ricavato della Tassa di soggiorno. Ciò vuol dire che in essa resterebbero disponibili altre risorse finanziarie per altri settori del turismo.

Tutto ciò naturalmente con i limiti posti dalla soluzione su strada. Quando come in questi giorni le code di auto bloccano la valle di Fassa anche il servizio pubblico soffre e rimane bloccato . La vera soluzione nel medio periodo è realizzare una corsia preferenziale per il trasporto pubblico per garantire puntualità e qualità del servizio. Questa corsia si chiama ferrovia e sarà questa la vera sfida tar intraprendere il prima possibile.

INFO:

Massimo Girardi.

Presidente di Transdolomites.

Cell. 320.4039769
Ufficio Stampa
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