Viticoltura eroica di montagna:siglata collaborazione tra il CERVIM e la Preparatori d’uva

Siglata in occasione del III° Congresso Internazionale sulla Viticoltura di montagna e in forte pendenza svoltosi recentemente in Sicilia
Cormòns, (informazione.it - comunicati stampa - agricoltura) La chiamano, e a ragion veduta, viticoltura eroica perché ci vuole caparbietà, sacrificio, lavoro immane per strappare alla magra terra di montagna il frutto della vite. E altrettanto eroismo ci vuole per resistere a produrre vino in piccole – se non micro - aziende situate in zone montuose, marginali, disagiate in un mondo ormai dominato dalla logica della globalizzazione e asservito alla legge dei grandi numeri e fatturati.
Una viticoltura marginale, che rappresenta meno del cinque per cento della superficie viticola totale europea, ma che ha delle implicazioni importanti sull’economia, la società, l’ambiente e la cultura di molte regioni e nazioni. E che, proprio per questo, va difesa e sostenuta.
Ora un nuovo tassello si aggiunge a quanto si sta facendo in Europa per salvaguardarla, grazie ad un accordo fra il CERVIM - Centro di Ricerca, Studi, Salvaguardia, Coordinamento e Valorizzazione per la Viticoltura Montana e i Preparatori d’uva Simonit & Sirch.
Siglata in occasione del III° Congresso Internazionale sulla Viticoltura di montagna e in forte pendenza svoltosi recentemente in Sicilia, la collaborazione di ricerca prevede l’applicazione del metodo della potatura soft della vite messo a punto dai due tecnici friulani su varietà autoctone e su sistemi di coltivazione caratteristici delle zone di montagna e in forte pendenza e il relativo monitoraggio.
Obiettivo è aumentare il valore strutturale di questi vigneti con una potatura “conservativa” che dia loro la maggiore longevità possibile, formare i viticoltori tramite le Scuole di potatura, allargare l’applicazione del Metodo Simonit&Sirch a varietà autoctone di varie regioni europee.
Grande la soddisfazione per l’accordo e per le possibilità di verifica sul campo del metodo di potatura soffice è stata espressa da Marco Simonit della Preparatori d’uva.
“Il nostro metodo è partito dall’osservazione, dalla ricerca e dall’esperienza applicativa di oltre 20 anni nei vigneti di importanti e accreditate aziende. La ripetitività e la costanza dei risultati raggiunti ci hanno permesso di codificarlo e di renderlo di fatto scientifico. Da tempo importanti università stanno lo studiando e monitorando- spiega- Questa accordo ci permetterà di estendere la nostra collaborazioni a nuovi enti, il che contribuirà ad approfondire la ricerca, cosa a cui teniamo molto. Inoltre poter lavorare in zone dove la viticoltura ancora mantiene molte delle sue caratteristiche originarie e per noi molto interessante e ci riempie di orgoglio e gioia, se penso che il sistema da noi proposto non è altro che l’applicazione alle moderne tecniche di coltivazione di metodi di potatura che ,seppur in maniera differente, erano in passato molto diffusi nelle vigne.”
Grande soddisfazione è espressa anche da parte del Presidente del CERVIM François Stevenin, che ha affermato: “Questo accordo non fa altro che rafforzare il ruolo del CERVIM nella ricerca della valorizzazione e della salvaguardia della viticoltura di montagna e in forte pendenza, e ci permette di rafforzare anche l’attività di ricerca attraverso un’applicazione pratica volta direttamente ai produttori. Ricordo infatti l’enorme successo che hanno riscontrato le Scuole di potatura organizzate dal CERVIM in collaborazione con i Preparatori d’uva.” “Auspico – ha concluso- che anche in futuro altre forme di collaborazione possano essere promosse all’interno di progetti come questo.”

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