La Cravatta simbolo di stile per i Gentleman

Un accessorio per rendere elegante e formale l'abbigliamento maschile.
Sanremo, (informazione.it - comunicati stampa - moda) Sanremo - La cravatta è ancora un accessorio simbolo di gusto, raffinatezza e stile indispensabile per rendere elegante e formale l’abbigliamento maschile?
Il quesito non è da poco, tanto che se ne è parlato perfino durante il recente Festival della Canzone Italiana; a Casa Sanremo il contenitore culturale che affianca il festival e che ha ospitato un evento proprio sulla cravatta.
Durante tutte le serate i conduttori Claudio Baglioni (con abiti di Ermanno Scervino) e Pierfrancesco Favino hanno sapientemente alternato l’utilizzo, indossando talvolta anche il papillon.
L’idea di questo fuori festival è stata di Massimo Lucidi, il giornalista partenopeo animatore del Salotto dell’Eleganza, che ha pensato ad un Processo alla Cravatta.
Invitando nella cornice della città dei fiori quello che è riconosciuto come il re della cravatta, ovvero Maurizio Marinella, il barone Ivan Drogo Inglese presidente di Assocastelli l’associazione italiana dei proprietari di dimore e residenze d’epoca e storiche (con al fianco la bellissima soprano montenegrina Ivana Canovic) e Manuela Peressutti una stilista italiana che da molti anni vive e lavora a Vienna.
Anzitutto è emerso che i primi a utilizzarla furono i guerrieri croati che usavano cingere il collo con una striscia di stoffa che, annodata, pendeva sul petto.
Da quel momento, nel corso dei secoli, la cravatta ha modificato il suo utilizzo diventando un segno di distinzione e un accessorio di moda.
Un segno di distinzione poiché, per esempio, le cosiddette “regimental”, all’origine avevano caratteristiche che indicavano l’appartenenza ad un determinato reggimento militare.
Ma la cravatta, soprattutto nei tempi moderni, ha suscitato spesso contrapposizioni.
Negli anni ’50 l’editore Leo Longanesi affermava che “non portare la cravatta è un atto di indipendenza dai vincoli borghesi”.
In tempi più recenti, a metà degli anni 2000, furono i civilissimi giapponesi a lanciare una campagna per limitare l’uso della cravatta. Sostenevano che ciò avrebbe fatto risparmiare energia (e quindi limitare l’inquinamento) poiché consentiva di abbassare la potenza dei condizionatori d’aria.
Molti personaggi che utilizzano cravatte hanno i propri fornitori di fiducia
Marinella di Napoli è certamente il più noto con tanti clienti famosi tra le quali alcune teste coronate.
Gabriele D’annunzio indossava quelle realizzate da Nicky di Milano.
L’attore e regista Vittorio De Sica amava quelle di Ettore Berardi.
Silvio Berlusconi predilige quelle del romano Damiano Presta e infine Daniele Bigi di Milano con altri importanti clienti.
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