Milva Maria Cappellini: sorprendente esordio letterario edito da Corsiero editore

“Ferite”, una raccolta di racconti dall’inconsueta originalità e intraprendenza narrativa
Trieste, (informazione.it - comunicati stampa - editoria e media)

Da anni, il panorama editoriale ha abituato i lettori a protagoniste femminili raccontate attraverso cliché visti e rivisti. Pagine riempite di modi di pensare e di agire incastrati in stereotipi, rafforzativi di quei luoghi comuni che inscatolano le donne in categorie. Dalle madri coraggio alle senza cuore in carriera, talvolta, si ha l’impressione che all’essere femminile non siano concesse sfumature.

Davanti al titolo Ferite, della raccolta di racconti di Milva Maria Cappellini (Corsiero editore), si può pensare che, per l’ennesima volta, si rimarrà impelagati nei soliti schemi, in questo caso, che si finirà tra gli eccessi di donne addolorate e piangenti. Sin dalle prima righe, invece, la scrittura di carattere di Cappellini non lascia margine di fraintendimento.

Una scrittura che seduce, per la capacità di creare immagini visive nette, curatissime nei dettagli, forte di un linguaggio devoto alla parola, di certo, non ai cliché. Una perla di libro, snocciolato con graffiante mano esperta, seppur esordiente, che mette in evidenza tutt’altro che il già letto o già sentito.

Sono donne uniche nel loro genere, quelle di Cappellini. Irriverenti, paradossali come i loro stessi pensieri, forti di una lucida e, a tratti, inquietante capacità di rielaborare ciò che è stato e di trasformarlo nell’impensabile. Un’autrice acuta, che porta raffinata novità. Si legge tutta d’un fiato, e lascia senza fiato.

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