INPS non vuole versare assegno unico alla madre? Il Tribunale di Bari obbliga l’ente previdenziale e lo intima di deferirlo in Procura

Ad uno dei due genitori viene assegnato l’assegno unico dal Tribunale e l’Inps rifiuta perché “ritiene il provvedimento … non vincolante”: il giudice barese obbliga l’ente a versare l’assegno al genitore assegnatario e ricorda che anche l’amministrazione può incorrere in reati.
lecce , (informazione.it - comunicati stampa - economia)

Una madre disperata è stata costretta ad una battaglia giudiziaria per vedersi riconosciuto l’assegno unico in favore dei suo figli, entrambi in tenera età, perché il padre non voleva sapere di versarlo ai bambini ed alla fine è stato il giudice del Tribunale di Bari ad obbligare l’INPS a pagare senza alcuna scusa il relativo importo.

Tutto nasce da una donna del capoluogo pugliese che quale genitore collocatario dei figli si era rivolta agli esperti dello “Sportello dei Diritti”, in particolare all’avvocato Giuseppe Paparella del Foro di Bari, non riuscendo in alcun modo a ricevere dall’ente previdenziale un solo centesimo delle provvidenze previste in ragione del diritto al cosiddetto assegno unico, che com’è noto ha sostituito il precedente istituto degli “assegni familiari”. La provvidenza, infatti, finiva direttamente nel conto corrente del padre né l’I.NP.S., lungi da un precedente provvedimento che l’obbligava a versare le somme in favore della madre, nonostante le reiterate richieste formulate da questa per il tramite del predetto difensore, faceva orecchie da mercante arrivando ad addure che “il provvedimento del giudice non…” fosse “…vincolante”. Ed è così che la donna non si è persa d’animo e rivolgendosi nuovamente al giudice ha ottenuto giustizia con recentissimo decreto dall’inequivocabile tenore a mezzo della quale il Tribunale ha così tra l’altro statuito: “conferma, altresì che l’assegno unico universale sia percepito per l’intero dalla …, che potrà pretenderne il versamento diretto da parte dell’ente erogante anche senza necessità del consenso dell’altro genitore, salvo diverso accordo tra l’oro, ammonendo l’I.N.P.S. a versare immediatamente e senza prcrasticazione alcuna lo stesso e per l’intero in favore della…, incorrendo altrimenti nei reati che saranno meglio individuati dalla Procura della Repubblica.”

Una decisione che per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ribadisce il principio che se c’è l’ordine del giudice non occorre il consenso dell’altro genitore al versamento dell’assegno unico e l’INPS rischia di finire a processo se si ostina a non prenderne atto.

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