Rendite algerine sfruttate lontano dalle politiche di sviluppo del popolo algerino

Sarebbero strutture fondamentali per il popolo algerino ma che purtroppo sono realizzate lontano da dove le esigenze sarebbero reali.
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - agricoltura)

In un documento del 2021,consultabile al sito (spcommreports.ohchr.org/TMResultsBase/DownLoadPublicCommunicationFile?gId=25805), si legge che “i rifugiati del Sahara occidentale che vivono nei campi di Tindouf sono considerati rifugiati a prima vista dal 1975. Si stima che 173.600 sahrawi vivono nei campi di Tindouf, di cui circa 90.000 vivono in condizioni precarie, secondo il rapporto. per le stime sui rifugiati.

La popolazione dei rifugiati rimane estremamente vulnerabile e completamente dipendente dall’assistenza internazionale per i propri bisogni primari e la sopravvivenza. La malnutrizione e l’anemia sono problemi comuni tra i saharawi nei campi di Tindouf, secondo il rapporto del Segretario generale (S / 2020/938).

Le limitate opportunità economiche, legate al clima rigido e alla lontananza, hanno lasciato ai profughi saharawi pochissime fonti di reddito. In assenza di un quadro giuridico adeguato all’asilo, i rifugiati non beneficiano di alcuna protezione, poiché sono considerati persone in situazione irregolare.”Dalla lettura di tutto il documento  emerge un quadro veramente drammatico che se provato pone diversi problemi sul piano etico e morale.

Sul piano etico, perché l’uso sistematico della forza sia contro coloro che vivono nei campi di Tinduf e le ripercussioni sociali che le famiglie dei malcapitati è un fatto che merita chiarezza e una risposta che sia soddisfacente . Sul piano morale dobbiamo domandarci se gli abitanti o migranti  di questi campi sono effettivamente liberi di godere le garanzie consacrate nei documenti delle Nazioni Unite? Domande legittime visto che spesso , troppo spesso in questi campi in territorio algerino le libertà fondamentali delle persone sembrano essere calpestati. Se non vi fossero problemi come mai né l’unione europea, ne le Nazioni Unite possono accedere?

Viviamo in mondo che non può più tollerare aree dove non si possano verificare le condizioni dei profughi. Se si fa parte delle Nazioni Unite occorre applicare sempre i principi di questa organizzazione. La società ed il mondo di oggi non può avere solo il sospetto di aree prive di uno stato di diritto I campi di Tinduf sono in territorio algerino e per la trasparenza che ogni nazione deve dare non è possibile avere sospetti di mancanza di una corretta applicazione dei principi di legalità che si deve ad ogni Nazione.

In questi giorni un sito di informazione (www.barlamane.com/fr/le-fils-dun-haut-cadre-du-polisario-sest-frauduleusement-offert-en-equateur-une-clinique-huppee/) ha riportato la notizia che il figlio di un noto esponente del Polisario ha aperto una clinica di nuova generazione in Equador.

Se confermate sono notizie che fanno male. Perchè sono strutture e risorse che potevano essere realizzate in Algeria o nei campi di Tinduf. Sarebbero strutture fondamentali per il popolo algerino ma che putroppo sono realizzate lontano da dove le esigenze sarebbero reali. Inotre , se tutto fosse confermato , si tratta di fondi che potrebbero essere destinati al popolo algerino e non a beneficio dei leader del polisario che accumulano le loro ricchezze a spese della popolazione che si trova reclusa a Tindouf.


Marco Baratto

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